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Martedì 15 giugno 2004

[Iraq]

Baghdad - La sorte dei prigionieri iracheni in mano alle forze americane -
tra loro anche Saddam Hussein - non sembra trovare concordi governo di
Baghdad ed autorita' di Washington. Il premier ad interim, Iyad Allawi, ha
detto ieri di sapere con certezza che tutti i prigionieri iracheni verranno
consegnati alle autorita' ad interim nelle prossime due settimane, ossia
entro la data del 30 giugno che segna formalmente il passaggio di poteri
dalle autorita' di occupazione americane alle nuove autorita' irachene.

Londra - Nuove rivelazioni sullo scandalo degli abusi commessi ai danni dei
prigionieri iracheni detenuti a Abu Ghraib: a confermare la precisa
volonta' di alti gradi militari americani di introdurre nel carcere di Abu
Ghraib le tecniche gia' adottate a Guantanamo e' il generale Janis
Karpisnki, sospesa dal servizio per il suo coinvolgimento nello scandalo.
L'intelligence militare - ha affermato la donna, parlando con la BBC -
assunse il controllo e la direzione delle operazioni in una parte del
carcere per condurre interrogatori sul modello di quelli svolti a
Guantanamo Bay a Cuba.

[Palestina]

Gaza - Dopo i colloqui interpalestiensi convocati a Gaza dal premier Ahmed
Qurei, il dirigente di Hamas Mahmoud  Zahar ha riconfermato che la
resistenza armata all'occupazione non si arresterà con il ritiro israeliano
dalla striscia di Gaza, perché lo smantellamento degli insediamenti ebraici
è comunque contemplato dalle risoluzioni internazionali, in quanto tutte le
colonie nei Territori occupati sono illegali, mentre invece l'occupazione
proseguirà a Gerusalemme, in Cisgiordania, nelle acque territoriali, nello
spazio aereo e lungo i confini della striscia di Gaza. Come riferito da al
Jazeera, il ministro degli Esteri palestinese Nabil Shaat ha affermato che
l'Egitto invierà a Gaza esperti della sicurezza per addestrare gli agenti
dell'Autorità nazionale, ma non truppe per pattugliare l'area.  Oggi,
intanto, a Jenin il capo delle Brigate dei martiri di Al Aqsa, Zacharia
al-Zubaydi, uno dei dirigenti palestinesi più ricercati da Israele, è
riuscito a sfuggire a unità speciali dello Stato ebraico, che sono
penetrati in città per catturarlo o assassinarlo. Nella sparatoria, in cui
un palestinese è rimasto gravemente ferito, al-Zubaydi è riuscito a far
perdere le sue tracce.

[Usa]

Washington - Nell'autunno del 2002, quando il Pentagono stava preparandosi
alla guerra in Iraq, un alto responsabile del Dipartimento della Difesa
contattò il colosso petrolifero texano Halliburton prospettandogli
contratti per il ripristino degli impianti in Iraq e ne parlò con stretti
collaboratori del vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney, che della
Halliburton era stato amministratore delegato tra il 1995 e il 2000. Lo
scrive oggi il Washington Post, citando i dubbi di un deputato democratico
della California, Henry Waxman, secondo cui Cheney potrebbe avere avuto un
ruolo diretto nella scelta della Halliburton per la ricostruzione in Iraq.
Che il vicepresidente fosse stato direttamente legato all'attribuzione di
un contratto da miliardi di dollari in Iraq alla Halliburton, lo ipotizzò
già, alla fine del mese scorso, Time Magazine, citando una e-mail del
Pentagono datata 5 marzo 2003, cioè prima dello scoppio della guerra, e
ottenuta tramite Judicial Watch, un organismo indipendente che controlla l'
operato dell'Amministrazione.