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Leyla Zana: "Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la pace e la soluzione"
- Subject: Leyla Zana: "Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la pace e la soluzione"
- From: "Ufficio d'Informazione del Kurdistan" <uiki.onlus at tin.it>
- Date: Wed, 9 Jun 2004 20:02:17 +0200
Ankara, 9 giugno 2004 Conferenza stampa alla sede centrale del DEHAP per il rilascio degli ex-deputati kurdi del DEP "Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la pace e la soluzione" Facciamo circolare di seguito le parole di Leyla Zana che ha rilasciato, a nome dei quattro deputati, una breve dichiarazione, intorno alle 18:00, poco dopo essere stati liberati dal carcere di Ulucanlar-Ankara, in diretta TV. "Siamo usciti da una strada molto lunga e difficile, l'abbiamo affrontata fra molte difficoltà e orgoglio.(...) è cominciato un nuovo periodo per questo paese, è il periodo della fratellanza. (...) Se i popoli diventano fratelli e si danno la mano gli uni con gli altri kurdi, turchi, arabi, circassi, laz potranno unirsi con il mondo. (...) Se questo paese risolvesse interamente i suoi problemi potrebbe diventare il centro di questa fratellanza per l'area intera. La strada non è finita anzi siamo solo all'inizio del percorso. (...) in questo mondo, tutte le istituzioni, fino agli organi di stampa e al popolo orgoglioso che è alla base devono lavorare per vedere dei nuovi giorni di sole. Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la pace e la soluzione. (...) quella di oggi non è una giornata che fa nascere nuove sofferenze, provocazioni o ostilità, ma è la giornata dell'unione, che toglie pregiudizi e nella quale con scientificità si possa guardare ai progressi, alla crescita in base ai valori universali del XXI secolo. (...) Tutti, a partire da voi giornalisti che per aver fatto riprese siete stati picchiati, che per aver detto al verità siete stati minaciati o feriti dovete lavorare insieme a tutti quelli che vogliono un paese libero. Lavoriamo consapevoli ognuno del proprio dovere di operare per la pace rispettando l'uguaglianza di tutti i cittadini, ognuno deve sforzarsi per la riunificazione sociale, così da poter realizzare il giardino dell'Eden. Leyla Zana ha concluso dicendo: "non risponderò alle domande, sono molto stanca. Il mio cuore è nell'amarezza, anche se io sono stata liberata so che in questo momento sono migliaia le persone che ancora si trovano in carcere ... e sarò felice soltanto quando in Turchia non si parlerà più di carceri ..."
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