COMUNICATO STAMPA



Carissimi amici,
vi allego il comunicato stampa relativo
all'Osservatorio Provinciale per la Sicurezza
posto all'attenzione di Beatrice Draghetti
e alle princiapali associazioni bolognesi.

P.S. Allego documento relativo alle Proposte per la Sicurezza

Cordialità

Francesco Palese
Ufficio stampa
Carabinieri per la Pace
06.44.60.144
06.44.60.257(fax)
333/5241891
<http://www.nsd.it>www.nsd.it
<http://www.icarabinieri.it>www.icarabinieri.it






    


COMUNICATO STAMPA


Lettera aperta di Pallotta a Draghetti

Un suo impegno concreto
per l' Osservatorio Provinciale  per la Sicurezza

In una lettera aperta, pubblicata questa mattina dal quotidiano IlDomani,
Ernesto Pallotta, maresciallo dei CC candidato al Consiglio Provinciale con
DiPietro-Occhetto, rilancia la sua proposta dell'Osservatorio per la
Sicurezza e chiede un impegno concreto da parte di Beatrice Draghetti,
possibile futura Presidente della Provincia.

"La Provincia di Bologna - scrive Pallotta nella lettera - può svolgere un
nuovo ruolo politico per un maggior controllo del territorio, attraverso
l'uso di nuovi strumenti istituzionali ed operativi. Si deve
necessariamente dare al mondo delle associazioni il giusto peso in questo
delicatissimo ambito, con una presenza attiva nell'Osservatorio, per una
vera politica di sicurezza e di legalità. Spesso questi termini sono stati
strumentalmente utilizzati, per fini di propaganda meramente elettorale, da
parte della coalizione di centro-destra, senza tuttavia scorgere reali e
fattive proposte sul tema. Ma credo che neppure la nostra coalizione si sia
impegnata specificamente attraverso il governo dell'amministrazione locale.
Porre tali tematiche al centro dell'agenda politica rappresenta
un'opportunità per affrontare in termini nuovi temi quali la sicurezza, la
prevenzione dei fenomeni criminogeni e l'educazione alla legalità.
E' una dimensione che va pienamente affrontata attraverso il dialogo sul
rapporto città-sicurezza e città-cittadini. La cultura della legalità ha
bisogno di essere sostenuta, ora più che mai, dagli enti locali con la
partecipazione attiva delle associazioni e del mondo del volontariato. Non
dobbiamo dimenticare, infatti, il ruolo determinante che possono svolgere
le associazioni su questo fronte: per questo è necessario istituire una
task force guidata direttamente dall'amministrazione provinciale, un
Osservatorio per la sicurezza e la legalità, che si occupi di tutto ciò.
Una rinnovata attenzione a tali politiche permetterà, inoltre, di porre la
questione della legalità al centro della dimensione educativa, facendo del
diritto di cittadinanza sicura una pratica educativa in grado di rafforzare
il senso di appartenenza critica e consapevole alla comunità".

Carabinieri per la Pace
UFFICIO STAMPA
Tel: 06/44.60.144
Fax:06/44.60.257
Cell. Ma. Ca. Ernesto Pallotta:347/96.80.660
www.nsd.it
www.icarabinieri.it









PROPOSTE DEL MOVIMENTO DEI CARABINIERI PER LA PACE  AL CANDIDATO ALLA
PRESIDENZA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA BEATRICE DRAGHETTI


PREMESSA


Indagini recenti dimostrano che il cittadino avverte forte l'esigenza di
una più incisiva azione delle forze di polizia sul fronte della prevenzione
e del contrasto della criminalità.
Il benessere sociale non si misura con il parametro meramente economico, e
la sfida che la politica deve affrontare è quella del controllo del
territorio inteso come azione di deterrenza e di prevenzione riferita sia
alla micro che alla macro criminalità.

 PROPOSTE

1) Istituzione dell'Osservatorio Provinciale per la Sicurezza.
Il Presidente della Provincia non dispone di strumenti idonei per
contribuire in termini politici alla ricerca di soluzioni per una maggiore
sicurezza del territorio. Tanto più che il Presidente è inserito in seno al
Comitato per l'ordine e la Sicurezza Pubblica.
La nascita di un "Osservatorio Provinciale per la Sicurezza" supporterebbe
il Presidente della Provincia nelle attività da questi svolte in seno al
Comitato.

L'Osservatorio ha il compito di:
a) monitorare i fenomeni di criminalità nell'ambito del territorio attraverso:
	- i rapporti intrattenuti con le associazioni, ordini, sindacati,
enti eccc., rappresentativi degli interessi collettivi;
     - i dati provenienti dai Comandi di Polizia Municipale, consorziati,
dislocati sul territorio;
	- dalla Polizia Provinciale.
b) elaborare i dati provenienti dal Comitato Provinciale per l'Ordine e la
Sicurezza Pubblica;
c) formulare osservazioni e proposte in seno a detto organismo;
d) nell'ambito della propria attività istituzionale stipula accordi e
convenzioni con associazioni e sindacati di categoria per le attività di
prevenzione sul territorio riferita ai fenomeni di microcriminalità. 

2) Coordinamento delle Forze di Polizia.
La riforma della Polizia di Stato, attuata con la legge n. 121 del 1981, ha
disposto l'istituzione di Centrali Operative Uniche al fine di coordinare
le attività svolte dalle forze di polizia sul territorio.
Sino ad oggi tale indicazione non ha trovato concreta realizzazione,
ostandovi a ciò una competizione tra i vari corpi, che ha portato a sprechi
di risorse umane, logistiche ed economiche. 
La C.O.U., avrebbe la funzione di coordinare gli interventi in base alle
competenze e alla dislocazione dei servizi di prevenzione disposti dalle
diverse forze di polizia. E' indubbio che l'intervento su una rapina in
corso deve essere attuato dalla pattuglia più vicina sul posto
INDIPENDENTEMENTE dalla Forza di Polizia che ha ricevuto l'allarme.La
creazione di una Centrale Operativa Unica servirebbe a gestire gli uomini
ed i mezzi dislocati sul territorio di competenza in maniera ottimale.
Sulla base di esperienze già testate in altre realtà nazionali, e comunque
in attesa di una disciplina emanata a livello centrale, si propone di
attivare una forte pressione politica per sperimentare, con l'assenso della
Prefettura e delle forze di polizia interessate, l'istituzione di una
Centrale Operativa Comune per la Provincia di Bologna.
La Centrale Operativa utilizzerebbe le strutture esistenti in seno alla
Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, che verrebbero messe a
disposizione di tutte le forze di polizia, mediante un sistema a rotazione
periodica. Nell'ambito della turnazione verrebbe attivato un trasferimento
di chiamata verso la Centrale Operativa competente per turnazione.  Per
fare un esempio, se la turnazione viene decisa su base settimanale,
iniziando dalla Polizia di Stato, per quel periodo tutte le chiamate verso
il 112 ed il 117, verrebbero dirottate automaticamente al 113, la cui
centrale operativa è a disposizione delle forze di polizia con la presenza
di un rappresentante di ogni corpo in seno alla turnazione delle centrale.
Lo smistamento degli interventi avverrebbe secondo le competenze e la
dislocazione delle pattuglie sul luogo di intervento.



MA. CA. ERNESTO PALLOTTA