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COMUNICATO STAMPA
- Subject: COMUNICATO STAMPA
- From: "Francesco Palese" <francescopalese at fastwebnet.it>
- Date: Tue, 8 Jun 2004 12:38:40 +0200
Carissimi amici, vi allego il comunicato stampa relativo all'Osservatorio Provinciale per la Sicurezza posto all'attenzione di Beatrice Draghetti e alle princiapali associazioni bolognesi. P.S. Allego documento relativo alle Proposte per la Sicurezza Cordialità Francesco Palese Ufficio stampa Carabinieri per la Pace 06.44.60.144 06.44.60.257(fax) 333/5241891 <http://www.nsd.it>www.nsd.it <http://www.icarabinieri.it>www.icarabinieri.it COMUNICATO STAMPA Lettera aperta di Pallotta a Draghetti Un suo impegno concreto per l' Osservatorio Provinciale per la Sicurezza In una lettera aperta, pubblicata questa mattina dal quotidiano IlDomani, Ernesto Pallotta, maresciallo dei CC candidato al Consiglio Provinciale con DiPietro-Occhetto, rilancia la sua proposta dell'Osservatorio per la Sicurezza e chiede un impegno concreto da parte di Beatrice Draghetti, possibile futura Presidente della Provincia. "La Provincia di Bologna - scrive Pallotta nella lettera - può svolgere un nuovo ruolo politico per un maggior controllo del territorio, attraverso l'uso di nuovi strumenti istituzionali ed operativi. Si deve necessariamente dare al mondo delle associazioni il giusto peso in questo delicatissimo ambito, con una presenza attiva nell'Osservatorio, per una vera politica di sicurezza e di legalità. Spesso questi termini sono stati strumentalmente utilizzati, per fini di propaganda meramente elettorale, da parte della coalizione di centro-destra, senza tuttavia scorgere reali e fattive proposte sul tema. Ma credo che neppure la nostra coalizione si sia impegnata specificamente attraverso il governo dell'amministrazione locale. Porre tali tematiche al centro dell'agenda politica rappresenta un'opportunità per affrontare in termini nuovi temi quali la sicurezza, la prevenzione dei fenomeni criminogeni e l'educazione alla legalità. E' una dimensione che va pienamente affrontata attraverso il dialogo sul rapporto città-sicurezza e città-cittadini. La cultura della legalità ha bisogno di essere sostenuta, ora più che mai, dagli enti locali con la partecipazione attiva delle associazioni e del mondo del volontariato. Non dobbiamo dimenticare, infatti, il ruolo determinante che possono svolgere le associazioni su questo fronte: per questo è necessario istituire una task force guidata direttamente dall'amministrazione provinciale, un Osservatorio per la sicurezza e la legalità, che si occupi di tutto ciò. Una rinnovata attenzione a tali politiche permetterà, inoltre, di porre la questione della legalità al centro della dimensione educativa, facendo del diritto di cittadinanza sicura una pratica educativa in grado di rafforzare il senso di appartenenza critica e consapevole alla comunità". Carabinieri per la Pace UFFICIO STAMPA Tel: 06/44.60.144 Fax:06/44.60.257 Cell. Ma. Ca. Ernesto Pallotta:347/96.80.660 www.nsd.it www.icarabinieri.it PROPOSTE DEL MOVIMENTO DEI CARABINIERI PER LA PACE AL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA BEATRICE DRAGHETTI PREMESSA Indagini recenti dimostrano che il cittadino avverte forte l'esigenza di una più incisiva azione delle forze di polizia sul fronte della prevenzione e del contrasto della criminalità. Il benessere sociale non si misura con il parametro meramente economico, e la sfida che la politica deve affrontare è quella del controllo del territorio inteso come azione di deterrenza e di prevenzione riferita sia alla micro che alla macro criminalità. PROPOSTE 1) Istituzione dell'Osservatorio Provinciale per la Sicurezza. Il Presidente della Provincia non dispone di strumenti idonei per contribuire in termini politici alla ricerca di soluzioni per una maggiore sicurezza del territorio. Tanto più che il Presidente è inserito in seno al Comitato per l'ordine e la Sicurezza Pubblica. La nascita di un "Osservatorio Provinciale per la Sicurezza" supporterebbe il Presidente della Provincia nelle attività da questi svolte in seno al Comitato. L'Osservatorio ha il compito di: a) monitorare i fenomeni di criminalità nell'ambito del territorio attraverso: - i rapporti intrattenuti con le associazioni, ordini, sindacati, enti eccc., rappresentativi degli interessi collettivi; - i dati provenienti dai Comandi di Polizia Municipale, consorziati, dislocati sul territorio; - dalla Polizia Provinciale. b) elaborare i dati provenienti dal Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica; c) formulare osservazioni e proposte in seno a detto organismo; d) nell'ambito della propria attività istituzionale stipula accordi e convenzioni con associazioni e sindacati di categoria per le attività di prevenzione sul territorio riferita ai fenomeni di microcriminalità. 2) Coordinamento delle Forze di Polizia. La riforma della Polizia di Stato, attuata con la legge n. 121 del 1981, ha disposto l'istituzione di Centrali Operative Uniche al fine di coordinare le attività svolte dalle forze di polizia sul territorio. Sino ad oggi tale indicazione non ha trovato concreta realizzazione, ostandovi a ciò una competizione tra i vari corpi, che ha portato a sprechi di risorse umane, logistiche ed economiche. La C.O.U., avrebbe la funzione di coordinare gli interventi in base alle competenze e alla dislocazione dei servizi di prevenzione disposti dalle diverse forze di polizia. E' indubbio che l'intervento su una rapina in corso deve essere attuato dalla pattuglia più vicina sul posto INDIPENDENTEMENTE dalla Forza di Polizia che ha ricevuto l'allarme.La creazione di una Centrale Operativa Unica servirebbe a gestire gli uomini ed i mezzi dislocati sul territorio di competenza in maniera ottimale. Sulla base di esperienze già testate in altre realtà nazionali, e comunque in attesa di una disciplina emanata a livello centrale, si propone di attivare una forte pressione politica per sperimentare, con l'assenso della Prefettura e delle forze di polizia interessate, l'istituzione di una Centrale Operativa Comune per la Provincia di Bologna. La Centrale Operativa utilizzerebbe le strutture esistenti in seno alla Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, che verrebbero messe a disposizione di tutte le forze di polizia, mediante un sistema a rotazione periodica. Nell'ambito della turnazione verrebbe attivato un trasferimento di chiamata verso la Centrale Operativa competente per turnazione. Per fare un esempio, se la turnazione viene decisa su base settimanale, iniziando dalla Polizia di Stato, per quel periodo tutte le chiamate verso il 112 ed il 117, verrebbero dirottate automaticamente al 113, la cui centrale operativa è a disposizione delle forze di polizia con la presenza di un rappresentante di ogni corpo in seno alla turnazione delle centrale. Lo smistamento degli interventi avverrebbe secondo le competenze e la dislocazione delle pattuglie sul luogo di intervento. MA. CA. ERNESTO PALLOTTA
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