La situazione a Falluja



Articolo tratto da City (Bari) del 28 /5/2004

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Chi viene sorpreso a vendere alcolici è frustato e mostrato in
pubblico;agli uomini viene "consigliato"di farsi crescere le barbe, mentre
ormai tutti i parrucchieri per donna hanno chiuso.

E loro,le donne, si vedono raramente in giro, e quando escono sono coperte
dalla testa ai piedi dal velo.

Artefici dell'imposizione della sharia, la legge islamica tradizionale,
sono i mujaheddin, i combattenti che si sono opposti alla presenza dei
soldati americani in città.

I marines si sono ritirati da Falluja il mese scorso in base a un accordo
per mettere fine a due settimane di assedio.In teoria la città, dove non
arriva l'autorità del governo provvisorio di Baghdad, è stata lasciata al
controllo della Brigata Falluja formata per lo più da locali e comandata da
ex militari dell'esercito di Saddam Hussein, ripescati per uscire dalla
crisi.

In realtà, però, comandano soltanto i mujaheddin,forti dell'alone di
eroismo e martirio che li circonda per essersi opposti all'occupazione, e
il clero religioso.

"Dopo tutto il sangue che è stato versato -afferma il religioso Abdul
Quader Al Aloussi -accetteremo solo la legge di Dio a Falluja"

Anche prima della caduta di Saddam, la città delle moschee, come viene
chiamata,era nota per la sua osservanza religiosa:la sola nel paese in cui
non erano mai stati aperti negozi di liquori, era anche l'unica ad avere
sale di preghiera annesse direttamente ai ristoranti di kebab.

Ora, però, i mujaheddin stanno superando sè stessi: domenica, per esempio,
un gruppo di combattenti armati, al grido di Allah è grande", ha fatto
sfilare per la città quattro uomini seminudi con le schiene sanguinanti per
le frustate.

La loro colpa: avevano venduto alcoolici. Soltanto dopo la pubblica
umiliazione, i feriti sono stati portati in ospedale.

Altri quattro giovani che portavano i capelli un po' lunghi, considerati da
donna, sono stati bloccati mentre si trovavano al mercato e rasati sul
posto, sempre in pubblico.

Secondo gli stessi abitanti di Falluja, ai barbieri è stato imposto di non
tagliare i capelli "all'occidentale" e di non radere le barbe.

Fino ad oggi, in città ci sono stati ben pochi segni di opposizione ai
mujaheddin, probabilmente anche perché la popolazione ha paura di sfidare
chi è ben armato. Secondo Sheik Omar Said, dell'Associazione degli studiosi
musulmani, con base a Baghdad, in realtà la gente di Falluja non vuole la
legge islamica.

Ma per il momento gli estremisti non hanno freni: in città, anzi, si parla
già di creare un museo che celebri la lotta contro l'occupazione americana.
(AP)


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