(Fwd) Petizione e CONFERENZA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO IRACHENO



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Subject:        	Petizione e CONFERENZA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON
 	IL POPOLO IRACHENO - Parigi 15 maggio [j]
Date sent:      	Fri, 7 May 2004 18:29:00 +0200

Petizione popolare ai sensi dell'art.109 del Regolamento della Camera
dei Deputati RITIRO IMMEDIATO DEI MILITARI ITALIANI DALL'IRAQ

Al Presidente della Repubblica    Al Presidente del Senato
Carlo Azeglio Ciampi      Marcello Pera


Al Presidente della Camera     Al Presidente del Consiglio dei
Ministri Pierferdinando Casini      Silvio Berlusconi

Noi sottoscritti, cittadine e cittadini italiani,

 ritenendo che l'invio, la presenza, la permanenza di truppe italiane
 nell'
Iraq occupato a seguito della ingiustificata guerra preventiva 
avviata
dalla coalizione anglo-statunitense il 20 marzo del 2003, costituisce
una violazione della sovranità e della integrità della Repubblica
Irachena e viola le stesse leggi dello Stato Italiano come l'art.11
della Costituzione;

 valutando che gli eventi prodottisi a seguito dell'occupazione
 militare
dell'Iraq da parte delle forze armate della coalizione
anglo-statunitense, confermano uno scenario di guerra che sta
destabilizzando la regione medio orientale e sta mietendo numerose
vittime tra la popolazione irachena;

 ritenendo che l'invio, la permanenza e l'utilizzo contro la
 popolazione
irachena del contingente militare italiano, configura ormai  l'Italia
come Stato belligerante ed occupante esponendo l'intero paese alle
conseguenze del conflitto, ove, in circostanze diverse  i fatti di
Nassyria e quelli di Madrid hanno rivelato drammaticamente tali
conseguenze;

ritenendo che, in queste condizioni, il finanziamento pubblico e la
presenza di imprese italiane nella ricostruzione dell'Iraq 
configurano
una partecipazione attiva all'occupazione di quel paese e al
saccheggio delle sue risorse;

denunciando che le missioni militari italiane all'estero sono costate
solo negli ultimi cinque anni 3miliardi e 650milioni di euro, fondi
destinati ad operazioni militari che sono stati spesi mentre vengono
sistematicamente tagliate le spese per i servizi sanitari, per la
pubblica istruzione, per gli strumenti di sostegno al reddito per i
precari e disoccupati;

Ritenendo di dover sottrarre il nostro paese ad una guerra che la
stragrande maggioranza dell'opinione pubblica italiana, europea e
mondiale ha rifiutato, per impedire ulteriori e sanguinose 
conseguenze
in Iraq e in Italia, per impedire le gravi ripercussioni del clima di
guerra sulle libertà democratiche nel nostro paese e nelle relazioni
con i cittadini immigrati, per disinvestire dalle spese di guerra ed
incrementare le spese a fini sociali;

chiediamo:

- Il ritiro immediato del contingente militare italiano dall'Iraq

- L'utilizzo dei fondi previsti per le missioni militari italiane
all'estero per misure di carattere sociale destinate ad assicurare
reddito ai precari e disoccupati nel nostro paese, risorse al sistema
sanitario nazionale e al servizio scolastico nazionale.

Nome e cognome INDIRIZZO Professione Firma






Nome e cognome INDIRIZZO Professione Firma

*******************************

                                  Conferenza internazionale di
                                  solidarietà
con il popolo iracheno

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Parigi, sabato 15 maggio
2004<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Dalle 9 alle 17 FIAP Jean Monnet , 30 rue Cabanis
- 75014 Parigi

Chiediamo di portare il vostro sostegno a questa conferenza e, se
possibile, di partecipare con i vostri messaggi e la vostra presenza.
conf-irak at urbs.org


APPELLO CONFERENZA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO
IRACHENO (versione italiana)

Prima dell'invasione dell'Iraq da parte di Stati Uniti e Gran
Bretagna, il mondo intero è stato percorso da grandi manifestazioni 
di
opposizione alla guerra. Alcuni governi si sono opposti alle pretese
di Bush in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU. Ciononostante,
Washington ha fatto invadere l'Iraq, violando ogni legalità
internazionale e in spregio della volontà dei popoli. Per consolidare
l'occupazione, Washington ha designato un sedicente"governo
provvisorio", formato da personalità collaborazioniste scelte dagli
occupanti. La grande disparità delle forze ha Bush e i suoi
consiglieri a crederer che l'occupazione dell'Iraq sarebbe stata cosa
facile. Ma gli Stati Uniti hanno cozzato via via contro l'estensione
di una resistenza popolare sempre più attiva e numerosa, che ha reso
sempre più difficile l'occupazione del paese. Oggi, in Iraq, la 
realtà
ci mostra due grandi forze che si fronteggiano. Da una parte, il
popolo iracheno che resiste all'occupazione del suo paese, con una
resistenza multiforme caratterizzata da un grande ventaglio di
tendenze politiche e ideali. Dall'altra, l'imperialismo USA che tenta
di governare il paese con l'appoggio di un governo fantoccio, per lo
più formato da collaborazionisti iracheni, che ricordano altri
collaborazionismi che la storia ha conosciuto, ad esempio durante le
occupazioni hitleriane. L'occupazione dell'Iraq è un un attentato
inammissibile al diritto internazionale. Bush ed il suo governo
vogliono imporre un"diritto di ingerenza" e condurre "guerre
preventive" : in verità, si tratta della loro libertà di ingerenza,
del loro diritto a bombardare ed occupare paesi e ad eliminare 
governi
sgraditi. Così facendo, gli Stati Uniti disprezzano l'opinione
pubblica mondiale, inventano pericoli inesistenti, armi di 
distruzione
di massa che non esistono e presunte connessioni terroristiche anche
dove esse non sussistono. In realtà, quello che Bush e i suoi
sostenitori pensano è che è venuto il momento di affermare il dominio
degli USA sul mondo, prima che altri paesi possano reagire e che i
popoli del mondo si rendano conto del grande pericolo che corre
l'umanità con la politica imperialistica degli Stati Uniti. Bush ha
annunciato il suo progetto di "riorganizzazione del Medio Oriente" :
un Medio Oriente che andrebbe dall'Atlantico sino alle frontiere 
della
Cina, sotto il controllo degli Stati Uniti, mentre il popolo
palestinese viene massacrato e il muro di Sharon esprime il peggio
della politica di Israele.

L'anno scorso, decine di milioni di persone hanno manifestato nel
mondo per condannare il bellicismo di Bush, per difendere la pace e 
il
diritto internazionale. Lo spirito di queste manifestazioni deve
essere reso permanente. Non bisogna tacere. E' tempo di dimostrare la
nostra opposizione all'occupazione imperialistica USA, a questo
crimine contro l'umanità. È tempo di esigere l'uscita delle truppe di
occupazione dall'Iraq. È tempo di dire a Bush che non siamo disposti 
a
vendere la nostra coscienza e a sottometterci alla sua brutalità. È 
il
momento di manifestare concretamente la solidarietà con la resistenza
irachena che, in condizioni estremamente difficili, si sta
confrontando in prima linea con l'imperialismo. Questa resistenza
nazionale è composta da differenti ideologie, religioni, culture ed
organizzazioni, che hanno però tutte l'obbiettivo comune di espellere
gli invasori dal proprio Paese. Ogni popolo ha il diritto di decidere
da sé le forme della propria liberazione; ci sia consentito di
auspicare che le comprensibili difficoltà e asprezze della lotta non
facciano prevalere azioni che possano colpire indiscriminatamente la
popolazione irachena, perchè ciò renderebbe più difficile la
costruzione di uno schieramento nazionale unitario, capace di
rappresentare un'alternativa vincente agli invasori e al governo
fantoccio che è stato insediato; e renderebbe meno estesa la
solidarietà dei popoli del mondo, che una campagna mediatica 
insidiosa
e ostile cerca di incrinare. La resistenza popolare irachena è parte
integrante della lotta mondiale contro l'espansionismo militare degli
USA. I problemi che essa sta creando alle truppe USA e l'insicurezza
che ne è derivata nel popolo nordamericano favoriscono la lotta dei
popoli e degli Stati per la loro libertà in ogni regione del mondo.
Questa lotta unisce tutte le forze che sostengono la pace, la
sovranità dei popoli e un ordine internazionale democratico; 
favorisce
le lotte dei popoli contro le ingerenze USA, sostenute dalle
oligarchie reazionarie locali. Oggi sono in molti a sostenere che "un
altro mondo è possibile" : la realtà ci dimostra che la resistenza
irachena costituisce  un alleato importante per i popoli che lottano
per " un altro mondo." I motivi che sono all'origine delle grandi
lotte del passato contro la guerra sono ancora attuali. Oggi, bisogna
combattere le occupazioni militari, l'egemonismo sempre più tirannico
degli USA, il disprezzo della sovranità dei popoli; bisogna 
appoggiare
quelli che anche in Iraq combattono contro questo  neo-totalitarismo
internazionale; bisogna sostenere la lotta del popolo iracheno.
Rivolgiamo un appello alle organizzazioni popolari, democratiche e
progressiste del mondo intero, a tutte le personalità oneste.
Chiamiamo tutti ad essere solidali con la lotta del popolo iracheno
contro l'occupazione imperialistica. Con questo spirito annunciamo la
convocazione di una "Conferenza internazionale di solidarietà col
popolo iracheno", che avrà luogo a Parigi, sabato 15 maggio 2004.
PRIMI FIRMATARI: . Ahmed Ben Bella, già presidente dell'Algeria (che
presiederà la conferenza) . Vasco Gonçalves, generale, già Premier 
del
governo portoghese (Portogallo) . Samir Amin, direttore Forum del
Terzo mondo, presidente Forum mondiale delle alternative (Senegal) .
James Petras, politologo, docente universitario (Usa) . Heinz
Dietrich, politologo (Messico) . Michel Chossudovsky, docente 
economia
Università di Ottawa (Canada) . Partito comunista del Sudafrica-SACP 
.
Partito comunista di Cuba-PCC . Jorge Beinstein, economista e
direttore di Enfoques Alternativos (Argentina) . Emil Sader,
sociologo, coord. Laboratorio Politiche Pubbliche dell' Università di
Rio de Janeiro (Brasile) . Tarik Ali, storico e scrittore (Gran
Bretagna) . Georges Labica, filosofo, docente Università di Parigi
(Francia) . Yves Vargas, filosofo (Francia) . Consiglio Mondiale 
della
Pace . Partido comunista do Brasil-PCdoB . Marta Harnecker, 
scrittrice
(Cile) . Luis Britto Garcia, scrittore (Venezuela) . Edmington
Rodriguez, sindaco di Bellem (Brasile) . Carlos Lozano, direttore
periodico Voz (Colombia) . Centre of Indian Trade Unions-CITU (India)
. Federazione Generale dei Sindacati (Siria) . Gyula Thurmer,
presidente del Partito del Lavoro - Munkaspart (Ungheria) . Luciana
Castellina, direzione "Rivista del Manifesto", già presidente della
Commissione cultura del Parlamento europeo (Italia) . Giulietto
Chiesa, giornalista (Italia) . Valentino Parlato, giornalista 
(Italia)
. Giovanni Pesce, medaglia d'oro della Resistenza anti-fascista
(Italia) . Mario Tronti, filosofo (Italia) . Giorgio Bocca,
giornalista e scrittore (Italia) . Lucio Manisco, deputato al
Parlamento europeo (Italia) . Costas Alissandrakis, deputato al
Parlamento europeo (Grecia) . Mauro Bulgarelli, deputato al 
Parlamento
nazionale (Italia) . Piero Bernocchi, COBAS (Italia) . Giorgio
Riboldi, Coordinamento nazionale Slai Cobas (Italia) . Luciano
Canfora, docente universitario (Italia) . Angelo Del Boca, storico
(Italia) . Fosco Giannini, direttore della rivista "l'Ernesto"
(Italia) . Fausto Sorini, direzione nazionale Partito della
Rifondazione Comunista (Italia) . Riccardo Bellofiore, docente
universitario (Italia) . Domenico Losurdo, docente universitario
(Italia) . Carlos Taibo, docente universitario (Spagna) . Pascual
Serrano, giornalista Rebelion (Spagna) . Josè Maria Garcia-Maurino,
segret. generale Cristiani per il Socialismo (Spagna) . Comunidades 
Fe
y vida, COFEVI - Chiesa del Salvador . Reverendo Roberto Pineda,
Chiesa Luterana del Salvador . Reverendo Cornejo, Chiesa Luterana del
Salvador . Reverendo Alex Orantes, Chiesa Luterana del Salvador .
Angel Guerra, giornalista "La Jornada", Rete Internaz. Difesa Umanità
(Messico) . Efraim Davidi, sindacalista, Comitato esec. Histadrut -
Conf. Lavoratori di Israele . Jihad Akel, sindacalista, Comitato 
esec.
Histadut - Conf. Lavoratori di Israele . Pierre Galand, senatore
(Belgio) . Antonio Pessoa, colonnello Forze Armate portoghesi
(Portogallo) . Isabel Monal, filosofa e scrittice (Cuba) . OSPAAAL
(Cuba) . Humberto Hernandez, segretario generale OSPAAAL (Cuba) .
Unione Araba (Cuba) . Jaime Ballesteros, presidente OSPAAAL (Spagna) 
.
Foro Social Mundial di Albacete (Spagna) . Jean Pierre Page,
sindacalista (Francia) . Mauri Pera, vice-presidente Comitato
Finlandese per la Pace (Finlandia) . Erkki Susi, direttore del
settimanale Tiedonantaja di Helsinki (Finlandia) . Leena Brunberg,
presidente Rete delle Donne Democratiche (Finlandia) . René Giraud,
docente universitario (Francia) . Francis Arzalier, direttore di
Africa oggi (Francia) . Danielle Bleitrach, docente Università di Aix
en Provence (Francia) . Emiliano Brancaccio, docente universitario
(Italia) . Massimo Raffaeli, critico letterario (Italia) . Andrea
Catone, associazione " Most za Beograd" (Italia) . Alessandra Riccio,
condirettrice di "Latino America" (Italia) . Manlio Dinucci,
giornalista (Italia) . Bassam Saleh', presidente Comunità palestinese
Roma e Lazio (Italia) . Enzo Santarelli, storico (Italia) . Luigi
Cortesi, direttore della rivista "Giano" (Italia) . Giancarlo
Lannutti, giornalista, esperto di Medio Oriente (Italia) . Guglielmo
Simoneschi, avvocato del lavoro, consulente nazionale FIOM (Italia) .
Tiberio Graziani, docente universitario (Italia) . Vicente Romano,
docente Università di Siviglia (Spagna) . Carlos Alvarez, scrittore
(Spagna) . Magda Kobierska, giornalista (Polonia) . Karim Lakjaa,
docente Università di Reims (Francia) . Klaus von Raussendorff,
giornalista (Germania) . Javier Sàdaba, filosofo (Spagna) . William 
A.
Plez, responsabile esteri Partito Socialista USA . Lo Gourmo, docente
universitario (Mauritania) . Silvina Carrizo, docente universitaria
(Brasile) . Sammi Alaà, Comitato Iraq libero (Danimarca) . Claude
Beaulieu, Comitato Valmy per un'Europa dei popoli e delle nazioni
sovrane (Francia) . Annie Lacroix Riz, storica (Francia) . Thierry
Meyssan, giornalista e scrittore (Francia) . Pierre Levy, giornalista
(Francia) . Yves Vargas, filosofo (Francia) . Iraklis Tsavdaridis,
Comitato per la pace e la distensione internazionale (Grecia) .
Comitato universitari tunisini per il sostegno alla Resistenza
palestinese ed irakena (Tunisia) . Sindacato generale
dell'Insegnamento Superiore (Tunisia) . SOS Iraq (Belgio) . Georges
Mavrekos, vice-presidente Federazione Sindacale Mondiale . Raquel de
Almeida Moraes, docente università di Brasilia (Brasile) . Marmi 
Joana
Michejda, Stop the war (Polonia) . Carla Luciana Silva, storica
(Brasile) . Eurelino Coelho, docente universitario (Brasile) . Percy
Francisco Alvarado Godoy, scrittore (Guatemala) . Rete dei Comunisti
(Italia) . Contropiano, redazione (Italia) . Wadson Ribeiro,
presidente Unione Gioventù Socialista-UJS (Brasile) . Gustavo Petta,
presidente Unione Nazionale Studenti-UNE (Brasile) . Marcelo Gaviao,
presidente UBES (Brasile) . Ana Maria Prestes Rabelo, vice-presidente
Federazione Mondiale Gioventù Democratica per l'America Latina e il
Caribe . Unione dei Giovani Socialisti (Brasile) . Renato Rabelo -
Presidente do Partido Comunista do Brasil (PCdoB) . José Reinaldo
Carvalho - jornalista, Vice-presidente y Secretario de Relaciones 
Internacionales do PCdoB . João Paulo (Partido de los Trabajadores -
PT), Alcalde de Recife . Luciano Siqueira (Partido Comunista do
Brasil, PCdoB), Vice-alcalde de Recife . Edvaldo Nogueira (Partido
Comunista do Brasil, PCdoB), Vice-alcalde de Aracajú . Renildo
Calheiros, Diputado Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB), 
jefe
del grupo parlamentar del PCdoB y miembro de la Comission de
Relaciones Exteriores de la Camara de Diputados . Jamil Murad,
Diputado Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Daniel
Almeida, Diputado Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) .
Vanessa Graziottin, Diputada Federal (Partido Comunista do Brasil,
PCdoB) . Alice Portugal, Diputada Federal (Partido Comunista do
Brasil, PCdoB) . Jandira Feghalli, Diputada Federal (Partido 
Comunista
do Brasil, PCdoB) . Sergio Miranda, Diputado Federal (Partido
Comunista do Brasil, PCdoB) . Perpetua Almeida, Diputada Federal
(Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Inácio Arruda, Diputado 
Federal
(Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Maria José Maninha, Diputada
Federal (Partido de los Trabajadores, PT) y Presidente de la
Confederacion Parlamentar de las Américas (Copa) . Luiz Eduardo
Greenhalg, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Luiz
Couto, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Chico
Alencar, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Ricardo
Zaratinni, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores,PT) . Ivan
Valente, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . João
Alfredo, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Paulo
Rubem Santiago, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) .
Terezinha Fernandes, Diputada Federal (Partido de los Trabajadores,
PT) . Luiz Sergio, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT)
. Walter Pinheiro, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT)
. Fernando Ferro, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) 
.
Mauro Passos, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) .
Clair Castilho, Diputada Federal (Partido de los Trabajadores, PT) .
Siba Machado, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) .
José Pimentel, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT¨) .
Paulo Afonso, Diputado Federal (Partido del Movimiento Democrático
Brasileño, PMDB) . Fernando Lopes, Diputado Federal (Partido
Democrático Laborista, PDT) . Luis Carlos Hauly, Diputado Federal
(Partido de la Social Democracia Brasileña, PSDB) . Morani Torgan,
Diputado Federal (Partido del Frente Liberal, PFL) . Murilo Zanith,
Diputado Federal (Partido del Frente Liberal PFL) . Gilberto Kasseb,
Diputado Federal (Partido del Frente Liberal PFL) . José Carlos
Araújo, Diputado Federal (Partido del Frente Liberal PFL) . Julio
César, Diputado Federal (Partido del Frente Liberal PFL) . Enéas
Carneiro, Diputado Federal (Partido de la Reedificacion del Orden
Nacional, Prona) . Elimar Damasceno, Diputado Federal (Partido de la
Reedificacion del Orden Nacional, Prona) . Simão Sessin, Diputado
Federal (Partido Progressista, PP) . Beto Albuquerque, Diputado
Federal (Partido Socialista Brasileño, PSB) . Athos Avelino Diputado
Federal  (Partido Popular Socialista, PPS) . Socorro Gomes, Jefe
Regional del Ministério del Trabajo y coordinadora de la Camara de
Promocion del Trabajo Rural, Estado (Provincia) del Pará - Brasil .
Nivaldo Santana, Diputado Estadual (Partido Comunista do Brasil,
PCdoB) . Javier Alfaya, Deputado Estadual (Partido Comunista do
Brasil, PCdoB) e director del Instituto Sócio-Ambiental de Bahia .
Ronaldo Carmona, de la Comission de Relaciones Internacionales del
Partido Comunista do Brasil (PCdoB) . Wadson Ribeiro, Presidente de 
la
Union de la Juventud Socialista (UJS) . Ana Maria Prestes, de la
Vice-presidencia de la Federacion Mundial de las Juventudes
Democraticas (FMJD) . Gustavo Petta, Presidente de la Union Nacional
de los Estudiantes (UNE) . Marcelo Gavião, Presidente da Union
Brasileña de los Estudiantes Secundarios (Ubes) . Rubens Diniz,
Secretario Ejecutivo de la Organizacion Continental Latino-americana 
y
Caribeña de Estudiantes (Oclae) . Kátia Souto, Presidente de la Union
Brasileña de Mujeres (UBM) . Wander Geraldo, Presidente da
Confederacion Nacional de las Asociaciones de Vecinos/Barrios (Conam)
. Lejeune Mato Grosso, vice-presidente de la Confederacion Nacional 
de
los Profesionales Liberales (CNPL) . Emir Mourad, Secretario 
Ejecutivo
de la Confederacion Árabe Palestina de Brasil (Copal) . Paulo 
Arantes,
Filosofo, Professor de la Universidad de São Paulo (USP) . Otilia
Fiori Arantes, Professora de la Universidad de São Paulo (USP) .
Ricardo Antunes, professor del departamento de sociologia de la
Universidad de Campinas (Unicamp) . João Quartim de Moraes, professor
del departamento de filosofia de la Universidad de Campinas (Unicamp)
. Marcelo Siqueira Ridenti, professor del departamento de sociologia
de la Universidad de Campinas (Unicamp) . Maria Lygia Quartim de
Moraes, professora del departamento de sociologia de la Universidad 
de
Campinas (Unicamp) . Ângela Maria Carneiro Araújo, professora del
departamento de sociologia de la Universidad de Campinas (Unicamp) .
Márcio Bilharino Naves, professor de la Universidad de Campinas
(Unicamp) . Antônio Carlos Mazzeo, professor del departamento de
Ciencias Políticas y Economicas de la Universidad Estadual Paulista
(Unesp) . Sérgio Lessa, professor del departamento de sociologia de 
la
Universidad Federal de Alagoas (Ufal) . Hector Benoit, professor del
departamento de filosofia de la Universidad de Campinas (Unicamp) .
Paulo Ribeiro da Cunha, professor del departamento de Ciencias
Sociales de la Universidad Estadual Paulista (Unesp) . Sérgio Braga,
professor del departamento de ciencias sociales de la Universdad
Federal do Paraná (UFPR) . Raquel de Almeida Moraes, professora del
departamento de Planificacion y Administracion de la Faculdad de
Educacion de la Universidad de Brasília (UnB) . Virgínia Maria Gomes
de Mattos Fontes, historiadora y professora de la Universidad Federal
Fluminense (UFF) . Cláudio Gurgel, professor de la Universidad 
Federal
Fluminense (UFF) y miembro de la Direccion del Partido de los
Trabajadores, PT - Rio de Janeiro . Andréia Galvão, professora del
departamento de Ciencias Sociales de la Pontifícia Universidad
Catolica (PUC-Campinas) . Marcos Barbosa de Oliveira, professor de la
Universidad Estadual Paulista (Unesp) . Isabel Maria Loureiro,
professora de filosofia de la Universidad Estadual Paulista (Unesp) .
Osvaldo Coggiola, Professor de Historia en la Universidad de São 
Paulo
(USP) . Altamiro Borges, periodista . João Guilherme Vargas Netto,
asesor sindical . Gilberto Maringoni, diseñista y periodista. . João
Pedro Stedile, de la cordinacion nacional del Movimiento de los
Trabajadores Rurales Sin Tierra (MST - Brasil) . Cesar Benjamin,
periodista y editor del Portal "Outro Brasil" . Max Altman, 
periodista
y miembro del nucleo de politica internacional del Partido de los
Trabajadores, PT . Velerio Arcary, professor de Historia del Centro
Federal de Educacion Tecnológica (Cefet -São Paulo) . Antonio 
Martins,
periodista y editor del Portal Planeta Porto Alegre . Margarida
Barreto, medica del Trabajo . Waldemar Rossi, de la cordinacion
nacional de la Pastoral Obrera de la Conferederacion Nacional de los
Opispos de Brasil (CNBB) . Marcio Baraldi, diseñista . Flavio de
Castro, cordinador del Centro de Estúdios Marxistas (Cemarx) de la
Universidad de Campinas (Unicamp) y professor de la misma 
instituicion
. Maria Ines Novas, Piattaforma venezuelana contro l'ALCA (Venezuela)
. Partito dei Comunisti del Messico . Nines Maestro, Corriente Roja
(Spagna) . Patricia Latour, vice-sindaco di Aubervilliers (Francia) .
Francis Combe, editore e scrittore (Francia) . Redazione di
www.resistir.info  (Portogallo) . Joao Corregedor da Fonseca,
presidente Intervencion Democratica (Portogallo) . Xosè Manuel Garcìa
Crego, direzione nazionale Frente Popular Galega (Spagna) . Mariano
Abalo, portavoce nazionale Frente Popular Galega (Spagna) . Enrico
Vigna, portavoce "Partigiani della Pace" di Torino e Piemonte 
(Italia)
. Redazione  www.siporcuba.it  (Italia) . Giustino Di Celmo, presid.
onorario Comitato Solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo" (Italia) .
.........(seguono altre adesioni)........

(firme aggiornate al 4 maggio)

*************************************

COSA SUCCEDE IN IRAQ?

Tutto il mondo ha visto cosa significa l'occupazione militare
dell'Iraq: in poche settimane migliaia di iracheni sono stati uccisi 
o
feriti dalle forze di occupazione.

La città di Falluja è stata per settimane sotto l'assedio
dell'esercito USA, assedio che ha provocato migliaia di morti e
impedito l'arrivo anche dei soli aiuti umanitari. In diverse città
dell'Iraq vi sono state sollevazioni popolari che chiedono il ritiro
di tutti gli eserciti occupanti e il diritto all'autodeterminazione
per il popolo iracheno.

Anche l'Italia, calpestando l'articolo 11 della Costituzione,
partecipa a questa occupazione militare.

L'intero movimento pacifista si è mobilitato e si mobiliterà per
chiedere che l'Italia esca dalla guerra e il ritiro di tutte le 
truppe
di occupazione: oggi più che mai è importante costruire iniziative 
che
diano continuità a queste mobilitazioni. Di tutto questo si discuterà
all'

ASSEMBLEA PUBBLICA
MERCOLEDI 12 MAGGIO 2004
ORE 20.30 Sala del Baraccano - Via S. Stefano 119 Bologna

Con:
Stefano Chiarini - giornalista del Manifesto (di ritorno da un lungo
soggiorno in Iraq)

Don Albino Bizzotto, Beati costruttori di pace

Coordina la serata: Desi Bruno (coord. Nazionale Giuristi
democratici).


All'assemblea sarà presentata e si potrà firmare la petizione 
popolare
per il ritiro dei militari italiani dall'Iraq.


FORUM CONTRO LA GUERRA DI BOLOGNA
Per INFO fcgbologna at virgilio.it
WWW.FORUMCONTROLAGUERRA.ORG


*******************

L'11 gennaio 2004 su iniziativa di forze politiche, sindacali,
culturali, associazioni e comitati di solidarietà internazionale, si 
è
costituito il FORUM CONTRO LA GUERRA nazionale.

Crediamo che anche a Bologna serva un luogo pubblico e aperto dove 
chi
non si rassegna alla guerra e alle sue politiche possa trovarsi,
confrontarsi e promuovere iniziative che, nell'ambito del più 
generale
movimento pacifista, contribuiscano al confronto su  temi che sono e
saranno centrali nella lotta alla guerra preventiva.

STRALCI DELLA PIATTAFORMA COSTITUTIVA DEL FORUM CONTRO LA GUERRA
(per maggiori informazioni WWW.FORUMCONTROLAGUERRA.ORG )

>>  La "guerra preventiva" condotta dagli Stati Uniti contro l'Iraq (e
ripetutamente minacciata contro altri Paesi), ha dimostrato con
evidenza crescente di avere alle spalle interessi economici,
geopolitici e strategici...

>>  Lo smantellamento delle basi militari che ospitano armi nucleari,
>>  bombe,
aviogetti statunitensi, deve costituire un obiettivo prioritario 
della
"politica" ed un significativo passaggio di qualità dell'ampio e
unitario movimento che si oppone alla guerra in Italia, in Europa, 
nel
mondo...

>>  Una nuova corsa agli armamenti non è la strada giusta per la
>>  prospettiva
di un mondo multipolare, non più dominato dalla supremazia della
superpotenza statunitense. Tale prospettiva va perseguita con una
linea di disarmo progressivo e bilanciato, di riequilibrio al 
ribasso,
che tuteli la sicurezza di ognuno e punti a un Trattato 
internazionale
per la effettiva messa al bando di tutte le armi di sterminio, a
partire da quelle nucleari...

>>  Dire con forza no alla guerra, "senza se e senza ma", significa
>>  non solo
tenere l'Italia fuori dalla guerra e le basi militari USA e NATO 
fuori
dall' Italia - a cominciare dal ritiro dei militari italiani 
coinvolti
in operazioni belliche . Significa anche creare le condizioni per una
trasformazione democratica e sociale che, mettendo al bando la 
guerra,
cominci anche ad indicare una alternativa di società tesa ad impedire
che l' umanità sia nuovamente vittima delle guerre e della
competizione globale tra le maggiori potenze capitaliste...

**************************************

Ritirare i militari italiani dall'Iraq, fermare la "guerra
preventiva", rimuovere le radici del sistema di guerra Appello / base
di discussione

1) La "guerra preventiva" condotta dagli Stati Uniti contro l'Iraq (e
ripetutamente minacciata contro altri Paesi), ha dimostrato con
evidenza crescente di avere alle spalle interessi economici,
geopolitici e strategici che contrappongono la superpotenza americana
e i suoi più stretti alleati al resto del mondo, a gran parte
dell'opinione pubblica e a molte potenze fino a ieri "partner" nella
NATO. Il tentativo di riscrivere con la guerra la mappa del Medio
Oriente, la geografia del petrolio e l'insieme delle relazioni
internazionali, è un ricatto inaccettabile.

2) La società civile, nella quasi totalità dei Paesi del mondo, ha
detto chiaramente no alla logica della guerra preventiva e 
permanente.
Lo ha fatto, anche nel nostro Paese, riempiendo le piazze, 
rispondendo
no alla guerra - senza se e senza ma - in tutti i sondaggi, 
corredando
intere città con le bandiere della pace, con la decisiva
partecipazione dei lavoratori a questa lotta : condizione
imprescindibile per accrescerne la forza e qualificarne i contenuti.

3) La concessione dell'uso delle basi militari USA e NATO, dei
corridoi di sorvolo, della rete di trasporto per le forze armate
statunitensi, è stata giustamente contestata sui binari, nei porti,
davanti alle basi militari e in Parlamento. Se oltre l'80% degli
italiani si è opposto alla guerra, questo governo e questo parlamento
non avevano e non hanno la legittimità morale e politica per rendere
l'Italia complice di aggressioni militari contro altri Paesi. La
Costituzione (art.11), che va difesa con intransigenza, "ripudia"
sempre e comunque il ricorso alla guerra come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali. Altrettanto recita la Carta delle
Nazioni Unite e lo stesso principio dovrà ispirare qualsiasi ipotesi
di Costituzione europea.

4) Nascondersi dietro il rispetto degli impegni internazionali
dell'Italia non è credibile per nessun governo e nessuna maggioranza
parlamentare. E' l'intera struttura degli automatismi, dei vincoli e
dei condizionamenti alla nostra sovranità connessi all'adesione alla
NATO che va rivista radicalmente. Non é più accettabile che un paese
venga coinvolto in una guerra sulla base di trattati siglati 
cinquanta
anni fa e mai verificati democraticamente. Lo smantellamento delle
basi militari che ospitano armi nucleari, bombe, aviogetti
statunitensi, deve costituire un obiettivo prioritario della
"politica" ed un significativo passaggio di qualità dell'ampio e
unitario movimento che si oppone alla guerra in Italia, in Europa, 
nel
mondo.

5) In una realtà internazionale in cui, dal Medio Oriente all'Asia,
dall' Africa all'America Latina, guerre e tensioni sono tornate a
dominare, si delinea il rischio di una nuova e devastante corsa agli
armamenti, foriera a sua volta di un perverso mercato delle armi. Le
spese militari americane sono superiori di tre volte rispetto a 
quelle
di tutti i paesi dell'Unione europea messi insieme. Sarebbe tragico
se, per riequilibrare questa differenza ed affermare la propria
autonomia, l'Ue inseguisse gli Stati Uniti sulla strada del riarmo e
dell'aumento delle spese militari. Una nuova corsa agli armamenti non
è la strada giusta per la prospettiva di un mondo multipolare, non 
più
dominato dalla supremazia della superpotenza statunitense. Tale
prospettiva va perseguita con una linea di disarmo progressivo e
bilanciato, di riequilibrio al ribasso, che tuteli la sicurezza di
ognuno e punti a un Trattato internazionale per la effettiva messa al
bando di tutte le armi di sterminio, a partire da quelle nucleari.
Questo può e deve diventare un obiettivo primario e permanente del
movimento mondiale per la pace, nella convergenza di popoli, governi 
e
confessioni religiose che comprendono la quasi totalità del genere
umano.

6) Dire con forza no alla guerra, "senza se e senza ma", significa 
non
solo tenere l'Italia fuori dalla guerra e le basi militari USA e NATO
fuori dall' Italia - a cominciare dal ritiro dei militari italiani
coinvolti in operazioni belliche . Significa anche creare le
condizioni per una trasformazione democratica e sociale che, mettendo
al bando la guerra, cominci anche ad indicare una alternativa di
società tesa ad impedire che l' umanità sia nuovamente vittima delle
guerre e della competizione globale tra le maggiori potenze
capitaliste.

A tal fine crediamo utile la costruzione di un Forum permanente che,
nell' ambito del più generale movimento unitario contro la guerra - e
nella solidarietà coi popoli minacciati dalla crescente aggressività
della politica statunitense - contribuisca al confronto e
all'iniziativa su queste problematiche.

Primi firmatari:
Piergiovanni ALLEVA (docente universitario, consulta giuridica Cgil);
Antonio AMOROSO (coordinatore nazionale Cub-Trasporti); Michele 
ANELLI
(gruppo musicale Groovers); Pietro ANTONINI (Rdb Trasporti); Nicola
ATALMI (Direzione nazionale PDCI); Marino BADIALE (matematico,
comitato scienziate/i contro la guerra); Angelo BARACCA (docente
universitario, comitato scienziate/i contro la guerra); Stefano
BARBIERI (Comitato centrale PDCI); Stefano BENNI (scrittore); 
Vincenzo
BRANDI (ricercatore ENEA); Desi BRUNO (coordinamento nazionale
giurusti democratici); Mauro BULGARELLI (deputato al Parlamento);
Alberto BURGIO (docente universitario); Pino CACUCCI (scrittore); 
Nino
CALOGERO (segretario generale Camera del Lavoro di Gioia Tauro);
Luciano CANFORA (docente universitario); Claudio CARON (Comitato
centrale PDCI); Sergio CARARO (Direttore di CONTROPIANO); Mauro
CASADIO (coordinatore Rete dei comunisti); Armando CASAROLI (gruppo
musicale Mirafiori Kids); Antonio CATALFAMO (scrittore); Mariella CAO
(coordinatrice comitato sardo "Gettiamo le basi"); Andrea CATONE
(presidente Associazione Most za Beograd); padre Angelo CAVAGNA
(presidente GAVCI) ; Gianmario CAZZANIGA (docente universitario);
Paolo CENTO (deputato al Parlamento); Stefano CHIARINI (giornalista
del Manifesto); Pino CHIEZZI (capogruppo PDCI Consiglio regionale del
Piemonte); Nicola CIPOLLA (presidente CEPES Palermo); Roberto 
COCEVARI
(presidente Ass. Italia-Vietnam Milano); Comitato contro la guerra di
Napoli; Luigi CORTESI (direttore di "Giano"); Aurelio CRIPPA
(Senatore, Direzione nazionale PRC);  Alessandro CURZI (direttore di
"Liberazione"); Michele D'APUZZO (coordinatore nazionale Sulta);
Cinthya D'ULIZIA (Presidente nazionale dell'Associazione Radio
Comunitarie); Ferruccio DANINI (direttivo nazionale Cgil); Raffaele 
DE
GRADA (critico d' arte); Vezio DE LUCIA (urbanista); Claudio DEL 
BELLO
(docente universitario, direttore edizioni Odradek); Fiordino DEL
BIANCO (presidente della Casa della Pace); Tommaso DI FRANCESCO
(caposervizi esteri de "Il Manifesto"); Piero DI SIENA (Direzione
nazionale DS); Manlio DINUCCI (giornalista); Valerio EVANGELISTI
(scrittore); Paolo FARA (gruppo musicale Mirafiori Kids); 
Massimiliano
FERRARO (gruppo musicale Groovers); Franco FERRETTI (segretario
generale Camera del Lavoro di Reggio Emilia); Angelo FLAMMIA
(Senatore); Roberto FORESTI (presidente Ass. Italia-Cuba); Fabio 
FRATI
(coordinatore nazionale Sulta); don Andrea GALLO (sacerdote); Mario
GEYMONAT (docente universitario); Fosco GIANNINI (Direttore de
"L'Ernesto"); Enrico GIARMOLEO (RSU Fiom-Cgil Officine Meccaniche
calabresi); Roberto GIUDICI (responsabile esteri Fiom Milano); Angelo
GRACCI (Medaglia d'argento della Resistenza); Alfiero GRANDI
(deputato, direttivo nazionale Ds); Dino GRECO (segretario generale
Camera del Lavoro di Brescia); Giuliano GREGGI (coordinatore
RdB-Ministeri); Fulvio GRIMALDI (giornalista); Margherita HACK
(scienziata - astronoma); Raniero LA VALLE (giornalista); Maurizio
LANDINI (segretario generale Fiom di Bologna); Giancarlo LANNUTTI
(giornalista); Pierpaolo LEONARDI (coordinatore nazionale Cub);
Aleandro LONGHI (Senatore); Domenico LOSURDO (docente universitario);
Carlo LUCARELLI (scrittore); Roberto Luchetti (Forum Palestina);
Riccardo LUCCIO (docente universitario); Edoardo MAGNONE (chimico,
comitato scienziate/i contro la guerra); Lucio MANISCO
(europarlamentare); Franco MARENCO (fisico); Emilio MARTINES
(ricercatore CNR); Federico MARTINO (docente universitario); Andrea
MARTOCCHIA (astrofisico); Giorgio MELE (sinistra Ds); Marco MEZZETTI
(gruppo musicale Ratoblanco); Fabio MINAZZI (docente universitario);
Adalberto MINUCCI (direttore responsabile di "Avvenimenti"); Guido
MORA (segretario generale Fiom di Reggio Emilia); Evasio MURARO
(gruppo musicale Groovers); Carlo MUSCETTA (critico letterario);
Gianguido NALDI (segretario generale Fiom di Emilia Romagna); Giorgio
NEBBIA (docente universitario); Nerio NESI (vice-presidente
Associazione "Socrate"); Raffaele NOGARO (vescovo di Caserta); Diego
NOVELLI (direttore editoriale di "Avvenimenti"); Gianni PAGLIARINI
(segretario nazionale Fp- Cgil); Paola Palmieri (coordinatrice
RdB-Pubblico Impiego); Emidia PAPI (coordinamento nazionale Rdb);
Vittorio PAROLA (direzione Ds- Socialismo 2000); Giovanni PESCE
(medaglia d'oro Resistenza); Luciano PETTINARI (direttivo nazionale
Ds, Socialismo 2000); Giuseppe PRESTIPINO (docente universitario);
Domenico PROVENZANO (coordinatore nazionale Rdb Pubblico Impiego);
Francesca PUTINI (coordinatrice nazionale Cub-Trasporti); Massimo
RAFFAELI (critico letterario); Giorgio RIBOLDI (coordinamento
nazionale Slai-Cobas); Alessandra RICCIO (co-direttrice di
"LatinoAmerica"); Gianni RINALDINI (segretario generale Fiom); 
Rossano
ROSSI (segretario Cgil-Toscana); Bassam SALEH (Presidente Comunità
Palestinese del Lazio); Mauro SALIZZONI (medico chirurgo); Cesare
SALVI (senatore, Socialismo 2000); Edoardo SANGUINETTI (poeta); Enzo
SANTARELLI (storico); Marco SANTOPADRE (giornalista, Radio Città
Aperta); Giuseppina SANTORELLI (coordinatrice nazionale
Cub-Trasporti); Gianni SAPPA (gruppo musicale Mirafiori Kids);
Maurizio SCARPA (segretario nazionale Filcams-Cgil); Flaviano SCIARPA
(gruppo musicale Mirafiori Kids); Sandro e Marino SEVERINI (gruppo
musicale Gang); Vincenzo SINISCALCHI (coordinatore nazionale Sulta);
Fausto SORINI (Direzione nazionale PRC); Andrea SPADONI (coordinatore
nazionale Cub-Trasporti); Laura SPEZIA (segretaria generale Fiom
Piemonte); Osvaldo SQUASSINA (segretario generale Fiom Brescia); 
Bruno
STERI (Comitato politico nazionale del PRC); Giancarlo STRAINI
(segretario nazionale Filcea-Cgil); Pino TAGLIAZUCCHI (direttore
"Notizie internazionali" Fiom); Sergio TANZARELLA (docente
universitario); Valter TANZI (a nome di "Fare sindacato" - area
programmatica sinistra CGIL); Stefano TASSINARI (scrittore);
Piergiorgio TIBONI (coordinatore nazionale Cub); Fabrizio TOMASELLI
(coordinatore nazionale Sulta); Aldo TORTORELLA (Presidente nazionale
Associazione per il rinnovamento della sinistra); Luciano VASAPOLLO
(docente universitario); Jacopo VENIER (responsabile naz. esteri
PDCI); Enrico VIGNA (Presidente Associazione SOS Jugoslavia); Alex
ZANOTELLI (Pax Christi); Maurizio ZIPPONI (segretario generale Fiom 
di
Milano); Massimo ZUCCHETTI (docente universitario);

Per adesioni: adesioni at forumcontrolaguerra.org
Per comunicazioni: info at forumcontrolaguerra.org

Tutte le informazioni relative alle iniziative del Forum verranno 
rese
note sul sito e comunicate direttamente agli aderenti all'indirizzo 
di
posta elettronica che essi ci segnaleranno con la loro adesione. Si
raccomanda pertanto la massima precisione nella comunicazione del
proprio recapito di posta elettronica.



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