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(Fwd) Petizione e CONFERENZA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO IRACHENO
- Subject: (Fwd) Petizione e CONFERENZA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO IRACHENO
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Fri, 07 May 2004 22:25:47 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "most za Beograd" <most.za.beograd at libero.it> To: <Undisclosed-Recipient:;> Subject: Petizione e CONFERENZA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO IRACHENO - Parigi 15 maggio [j] Date sent: Fri, 7 May 2004 18:29:00 +0200 Petizione popolare ai sensi dell'art.109 del Regolamento della Camera dei Deputati RITIRO IMMEDIATO DEI MILITARI ITALIANI DALL'IRAQ Al Presidente della Repubblica Al Presidente del Senato Carlo Azeglio Ciampi Marcello Pera Al Presidente della Camera Al Presidente del Consiglio dei Ministri Pierferdinando Casini Silvio Berlusconi Noi sottoscritti, cittadine e cittadini italiani, ritenendo che l'invio, la presenza, la permanenza di truppe italiane nell' Iraq occupato a seguito della ingiustificata guerra preventiva avviata dalla coalizione anglo-statunitense il 20 marzo del 2003, costituisce una violazione della sovranità e della integrità della Repubblica Irachena e viola le stesse leggi dello Stato Italiano come l'art.11 della Costituzione; valutando che gli eventi prodottisi a seguito dell'occupazione militare dell'Iraq da parte delle forze armate della coalizione anglo-statunitense, confermano uno scenario di guerra che sta destabilizzando la regione medio orientale e sta mietendo numerose vittime tra la popolazione irachena; ritenendo che l'invio, la permanenza e l'utilizzo contro la popolazione irachena del contingente militare italiano, configura ormai l'Italia come Stato belligerante ed occupante esponendo l'intero paese alle conseguenze del conflitto, ove, in circostanze diverse i fatti di Nassyria e quelli di Madrid hanno rivelato drammaticamente tali conseguenze; ritenendo che, in queste condizioni, il finanziamento pubblico e la presenza di imprese italiane nella ricostruzione dell'Iraq configurano una partecipazione attiva all'occupazione di quel paese e al saccheggio delle sue risorse; denunciando che le missioni militari italiane all'estero sono costate solo negli ultimi cinque anni 3miliardi e 650milioni di euro, fondi destinati ad operazioni militari che sono stati spesi mentre vengono sistematicamente tagliate le spese per i servizi sanitari, per la pubblica istruzione, per gli strumenti di sostegno al reddito per i precari e disoccupati; Ritenendo di dover sottrarre il nostro paese ad una guerra che la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica italiana, europea e mondiale ha rifiutato, per impedire ulteriori e sanguinose conseguenze in Iraq e in Italia, per impedire le gravi ripercussioni del clima di guerra sulle libertà democratiche nel nostro paese e nelle relazioni con i cittadini immigrati, per disinvestire dalle spese di guerra ed incrementare le spese a fini sociali; chiediamo: - Il ritiro immediato del contingente militare italiano dall'Iraq - L'utilizzo dei fondi previsti per le missioni militari italiane all'estero per misure di carattere sociale destinate ad assicurare reddito ai precari e disoccupati nel nostro paese, risorse al sistema sanitario nazionale e al servizio scolastico nazionale. Nome e cognome INDIRIZZO Professione Firma Nome e cognome INDIRIZZO Professione Firma ******************************* Conferenza internazionale di solidarietà con il popolo iracheno >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Parigi, sabato 15 maggio 2004<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Dalle 9 alle 17 FIAP Jean Monnet , 30 rue Cabanis - 75014 Parigi Chiediamo di portare il vostro sostegno a questa conferenza e, se possibile, di partecipare con i vostri messaggi e la vostra presenza. conf-irak at urbs.org APPELLO CONFERENZA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO IRACHENO (versione italiana) Prima dell'invasione dell'Iraq da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna, il mondo intero è stato percorso da grandi manifestazioni di opposizione alla guerra. Alcuni governi si sono opposti alle pretese di Bush in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU. Ciononostante, Washington ha fatto invadere l'Iraq, violando ogni legalità internazionale e in spregio della volontà dei popoli. Per consolidare l'occupazione, Washington ha designato un sedicente"governo provvisorio", formato da personalità collaborazioniste scelte dagli occupanti. La grande disparità delle forze ha Bush e i suoi consiglieri a crederer che l'occupazione dell'Iraq sarebbe stata cosa facile. Ma gli Stati Uniti hanno cozzato via via contro l'estensione di una resistenza popolare sempre più attiva e numerosa, che ha reso sempre più difficile l'occupazione del paese. Oggi, in Iraq, la realtà ci mostra due grandi forze che si fronteggiano. Da una parte, il popolo iracheno che resiste all'occupazione del suo paese, con una resistenza multiforme caratterizzata da un grande ventaglio di tendenze politiche e ideali. Dall'altra, l'imperialismo USA che tenta di governare il paese con l'appoggio di un governo fantoccio, per lo più formato da collaborazionisti iracheni, che ricordano altri collaborazionismi che la storia ha conosciuto, ad esempio durante le occupazioni hitleriane. L'occupazione dell'Iraq è un un attentato inammissibile al diritto internazionale. Bush ed il suo governo vogliono imporre un"diritto di ingerenza" e condurre "guerre preventive" : in verità, si tratta della loro libertà di ingerenza, del loro diritto a bombardare ed occupare paesi e ad eliminare governi sgraditi. Così facendo, gli Stati Uniti disprezzano l'opinione pubblica mondiale, inventano pericoli inesistenti, armi di distruzione di massa che non esistono e presunte connessioni terroristiche anche dove esse non sussistono. In realtà, quello che Bush e i suoi sostenitori pensano è che è venuto il momento di affermare il dominio degli USA sul mondo, prima che altri paesi possano reagire e che i popoli del mondo si rendano conto del grande pericolo che corre l'umanità con la politica imperialistica degli Stati Uniti. Bush ha annunciato il suo progetto di "riorganizzazione del Medio Oriente" : un Medio Oriente che andrebbe dall'Atlantico sino alle frontiere della Cina, sotto il controllo degli Stati Uniti, mentre il popolo palestinese viene massacrato e il muro di Sharon esprime il peggio della politica di Israele. L'anno scorso, decine di milioni di persone hanno manifestato nel mondo per condannare il bellicismo di Bush, per difendere la pace e il diritto internazionale. Lo spirito di queste manifestazioni deve essere reso permanente. Non bisogna tacere. E' tempo di dimostrare la nostra opposizione all'occupazione imperialistica USA, a questo crimine contro l'umanità. È tempo di esigere l'uscita delle truppe di occupazione dall'Iraq. È tempo di dire a Bush che non siamo disposti a vendere la nostra coscienza e a sottometterci alla sua brutalità. È il momento di manifestare concretamente la solidarietà con la resistenza irachena che, in condizioni estremamente difficili, si sta confrontando in prima linea con l'imperialismo. Questa resistenza nazionale è composta da differenti ideologie, religioni, culture ed organizzazioni, che hanno però tutte l'obbiettivo comune di espellere gli invasori dal proprio Paese. Ogni popolo ha il diritto di decidere da sé le forme della propria liberazione; ci sia consentito di auspicare che le comprensibili difficoltà e asprezze della lotta non facciano prevalere azioni che possano colpire indiscriminatamente la popolazione irachena, perchè ciò renderebbe più difficile la costruzione di uno schieramento nazionale unitario, capace di rappresentare un'alternativa vincente agli invasori e al governo fantoccio che è stato insediato; e renderebbe meno estesa la solidarietà dei popoli del mondo, che una campagna mediatica insidiosa e ostile cerca di incrinare. La resistenza popolare irachena è parte integrante della lotta mondiale contro l'espansionismo militare degli USA. I problemi che essa sta creando alle truppe USA e l'insicurezza che ne è derivata nel popolo nordamericano favoriscono la lotta dei popoli e degli Stati per la loro libertà in ogni regione del mondo. Questa lotta unisce tutte le forze che sostengono la pace, la sovranità dei popoli e un ordine internazionale democratico; favorisce le lotte dei popoli contro le ingerenze USA, sostenute dalle oligarchie reazionarie locali. Oggi sono in molti a sostenere che "un altro mondo è possibile" : la realtà ci dimostra che la resistenza irachena costituisce un alleato importante per i popoli che lottano per " un altro mondo." I motivi che sono all'origine delle grandi lotte del passato contro la guerra sono ancora attuali. Oggi, bisogna combattere le occupazioni militari, l'egemonismo sempre più tirannico degli USA, il disprezzo della sovranità dei popoli; bisogna appoggiare quelli che anche in Iraq combattono contro questo neo-totalitarismo internazionale; bisogna sostenere la lotta del popolo iracheno. Rivolgiamo un appello alle organizzazioni popolari, democratiche e progressiste del mondo intero, a tutte le personalità oneste. Chiamiamo tutti ad essere solidali con la lotta del popolo iracheno contro l'occupazione imperialistica. Con questo spirito annunciamo la convocazione di una "Conferenza internazionale di solidarietà col popolo iracheno", che avrà luogo a Parigi, sabato 15 maggio 2004. PRIMI FIRMATARI: . Ahmed Ben Bella, già presidente dell'Algeria (che presiederà la conferenza) . Vasco Gonçalves, generale, già Premier del governo portoghese (Portogallo) . Samir Amin, direttore Forum del Terzo mondo, presidente Forum mondiale delle alternative (Senegal) . James Petras, politologo, docente universitario (Usa) . Heinz Dietrich, politologo (Messico) . Michel Chossudovsky, docente economia Università di Ottawa (Canada) . Partito comunista del Sudafrica-SACP . Partito comunista di Cuba-PCC . Jorge Beinstein, economista e direttore di Enfoques Alternativos (Argentina) . Emil Sader, sociologo, coord. Laboratorio Politiche Pubbliche dell' Università di Rio de Janeiro (Brasile) . Tarik Ali, storico e scrittore (Gran Bretagna) . Georges Labica, filosofo, docente Università di Parigi (Francia) . Yves Vargas, filosofo (Francia) . Consiglio Mondiale della Pace . Partido comunista do Brasil-PCdoB . Marta Harnecker, scrittrice (Cile) . Luis Britto Garcia, scrittore (Venezuela) . Edmington Rodriguez, sindaco di Bellem (Brasile) . Carlos Lozano, direttore periodico Voz (Colombia) . Centre of Indian Trade Unions-CITU (India) . Federazione Generale dei Sindacati (Siria) . Gyula Thurmer, presidente del Partito del Lavoro - Munkaspart (Ungheria) . Luciana Castellina, direzione "Rivista del Manifesto", già presidente della Commissione cultura del Parlamento europeo (Italia) . Giulietto Chiesa, giornalista (Italia) . Valentino Parlato, giornalista (Italia) . Giovanni Pesce, medaglia d'oro della Resistenza anti-fascista (Italia) . Mario Tronti, filosofo (Italia) . Giorgio Bocca, giornalista e scrittore (Italia) . Lucio Manisco, deputato al Parlamento europeo (Italia) . Costas Alissandrakis, deputato al Parlamento europeo (Grecia) . Mauro Bulgarelli, deputato al Parlamento nazionale (Italia) . Piero Bernocchi, COBAS (Italia) . Giorgio Riboldi, Coordinamento nazionale Slai Cobas (Italia) . Luciano Canfora, docente universitario (Italia) . Angelo Del Boca, storico (Italia) . Fosco Giannini, direttore della rivista "l'Ernesto" (Italia) . Fausto Sorini, direzione nazionale Partito della Rifondazione Comunista (Italia) . Riccardo Bellofiore, docente universitario (Italia) . Domenico Losurdo, docente universitario (Italia) . Carlos Taibo, docente universitario (Spagna) . Pascual Serrano, giornalista Rebelion (Spagna) . Josè Maria Garcia-Maurino, segret. generale Cristiani per il Socialismo (Spagna) . Comunidades Fe y vida, COFEVI - Chiesa del Salvador . Reverendo Roberto Pineda, Chiesa Luterana del Salvador . Reverendo Cornejo, Chiesa Luterana del Salvador . Reverendo Alex Orantes, Chiesa Luterana del Salvador . Angel Guerra, giornalista "La Jornada", Rete Internaz. Difesa Umanità (Messico) . Efraim Davidi, sindacalista, Comitato esec. Histadrut - Conf. Lavoratori di Israele . Jihad Akel, sindacalista, Comitato esec. Histadut - Conf. Lavoratori di Israele . Pierre Galand, senatore (Belgio) . Antonio Pessoa, colonnello Forze Armate portoghesi (Portogallo) . Isabel Monal, filosofa e scrittice (Cuba) . OSPAAAL (Cuba) . Humberto Hernandez, segretario generale OSPAAAL (Cuba) . Unione Araba (Cuba) . Jaime Ballesteros, presidente OSPAAAL (Spagna) . Foro Social Mundial di Albacete (Spagna) . Jean Pierre Page, sindacalista (Francia) . Mauri Pera, vice-presidente Comitato Finlandese per la Pace (Finlandia) . Erkki Susi, direttore del settimanale Tiedonantaja di Helsinki (Finlandia) . Leena Brunberg, presidente Rete delle Donne Democratiche (Finlandia) . René Giraud, docente universitario (Francia) . Francis Arzalier, direttore di Africa oggi (Francia) . Danielle Bleitrach, docente Università di Aix en Provence (Francia) . Emiliano Brancaccio, docente universitario (Italia) . Massimo Raffaeli, critico letterario (Italia) . Andrea Catone, associazione " Most za Beograd" (Italia) . Alessandra Riccio, condirettrice di "Latino America" (Italia) . Manlio Dinucci, giornalista (Italia) . Bassam Saleh', presidente Comunità palestinese Roma e Lazio (Italia) . Enzo Santarelli, storico (Italia) . Luigi Cortesi, direttore della rivista "Giano" (Italia) . Giancarlo Lannutti, giornalista, esperto di Medio Oriente (Italia) . Guglielmo Simoneschi, avvocato del lavoro, consulente nazionale FIOM (Italia) . Tiberio Graziani, docente universitario (Italia) . Vicente Romano, docente Università di Siviglia (Spagna) . Carlos Alvarez, scrittore (Spagna) . Magda Kobierska, giornalista (Polonia) . Karim Lakjaa, docente Università di Reims (Francia) . Klaus von Raussendorff, giornalista (Germania) . Javier Sàdaba, filosofo (Spagna) . William A. Plez, responsabile esteri Partito Socialista USA . Lo Gourmo, docente universitario (Mauritania) . Silvina Carrizo, docente universitaria (Brasile) . Sammi Alaà, Comitato Iraq libero (Danimarca) . Claude Beaulieu, Comitato Valmy per un'Europa dei popoli e delle nazioni sovrane (Francia) . Annie Lacroix Riz, storica (Francia) . Thierry Meyssan, giornalista e scrittore (Francia) . Pierre Levy, giornalista (Francia) . Yves Vargas, filosofo (Francia) . Iraklis Tsavdaridis, Comitato per la pace e la distensione internazionale (Grecia) . Comitato universitari tunisini per il sostegno alla Resistenza palestinese ed irakena (Tunisia) . Sindacato generale dell'Insegnamento Superiore (Tunisia) . SOS Iraq (Belgio) . Georges Mavrekos, vice-presidente Federazione Sindacale Mondiale . Raquel de Almeida Moraes, docente università di Brasilia (Brasile) . Marmi Joana Michejda, Stop the war (Polonia) . Carla Luciana Silva, storica (Brasile) . Eurelino Coelho, docente universitario (Brasile) . Percy Francisco Alvarado Godoy, scrittore (Guatemala) . Rete dei Comunisti (Italia) . Contropiano, redazione (Italia) . Wadson Ribeiro, presidente Unione Gioventù Socialista-UJS (Brasile) . Gustavo Petta, presidente Unione Nazionale Studenti-UNE (Brasile) . Marcelo Gaviao, presidente UBES (Brasile) . Ana Maria Prestes Rabelo, vice-presidente Federazione Mondiale Gioventù Democratica per l'America Latina e il Caribe . Unione dei Giovani Socialisti (Brasile) . Renato Rabelo - Presidente do Partido Comunista do Brasil (PCdoB) . José Reinaldo Carvalho - jornalista, Vice-presidente y Secretario de Relaciones Internacionales do PCdoB . João Paulo (Partido de los Trabajadores - PT), Alcalde de Recife . Luciano Siqueira (Partido Comunista do Brasil, PCdoB), Vice-alcalde de Recife . Edvaldo Nogueira (Partido Comunista do Brasil, PCdoB), Vice-alcalde de Aracajú . Renildo Calheiros, Diputado Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB), jefe del grupo parlamentar del PCdoB y miembro de la Comission de Relaciones Exteriores de la Camara de Diputados . Jamil Murad, Diputado Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Daniel Almeida, Diputado Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Vanessa Graziottin, Diputada Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Alice Portugal, Diputada Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Jandira Feghalli, Diputada Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Sergio Miranda, Diputado Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Perpetua Almeida, Diputada Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Inácio Arruda, Diputado Federal (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Maria José Maninha, Diputada Federal (Partido de los Trabajadores, PT) y Presidente de la Confederacion Parlamentar de las Américas (Copa) . Luiz Eduardo Greenhalg, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Luiz Couto, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Chico Alencar, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Ricardo Zaratinni, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores,PT) . Ivan Valente, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . João Alfredo, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Paulo Rubem Santiago, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Terezinha Fernandes, Diputada Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Luiz Sergio, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Walter Pinheiro, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Fernando Ferro, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Mauro Passos, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Clair Castilho, Diputada Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . Siba Machado, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT) . José Pimentel, Diputado Federal (Partido de los Trabajadores, PT¨) . Paulo Afonso, Diputado Federal (Partido del Movimiento Democrático Brasileño, PMDB) . Fernando Lopes, Diputado Federal (Partido Democrático Laborista, PDT) . Luis Carlos Hauly, Diputado Federal (Partido de la Social Democracia Brasileña, PSDB) . Morani Torgan, Diputado Federal (Partido del Frente Liberal, PFL) . Murilo Zanith, Diputado Federal (Partido del Frente Liberal PFL) . Gilberto Kasseb, Diputado Federal (Partido del Frente Liberal PFL) . José Carlos Araújo, Diputado Federal (Partido del Frente Liberal PFL) . Julio César, Diputado Federal (Partido del Frente Liberal PFL) . Enéas Carneiro, Diputado Federal (Partido de la Reedificacion del Orden Nacional, Prona) . Elimar Damasceno, Diputado Federal (Partido de la Reedificacion del Orden Nacional, Prona) . Simão Sessin, Diputado Federal (Partido Progressista, PP) . Beto Albuquerque, Diputado Federal (Partido Socialista Brasileño, PSB) . Athos Avelino Diputado Federal (Partido Popular Socialista, PPS) . Socorro Gomes, Jefe Regional del Ministério del Trabajo y coordinadora de la Camara de Promocion del Trabajo Rural, Estado (Provincia) del Pará - Brasil . Nivaldo Santana, Diputado Estadual (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) . Javier Alfaya, Deputado Estadual (Partido Comunista do Brasil, PCdoB) e director del Instituto Sócio-Ambiental de Bahia . Ronaldo Carmona, de la Comission de Relaciones Internacionales del Partido Comunista do Brasil (PCdoB) . Wadson Ribeiro, Presidente de la Union de la Juventud Socialista (UJS) . Ana Maria Prestes, de la Vice-presidencia de la Federacion Mundial de las Juventudes Democraticas (FMJD) . Gustavo Petta, Presidente de la Union Nacional de los Estudiantes (UNE) . Marcelo Gavião, Presidente da Union Brasileña de los Estudiantes Secundarios (Ubes) . Rubens Diniz, Secretario Ejecutivo de la Organizacion Continental Latino-americana y Caribeña de Estudiantes (Oclae) . Kátia Souto, Presidente de la Union Brasileña de Mujeres (UBM) . Wander Geraldo, Presidente da Confederacion Nacional de las Asociaciones de Vecinos/Barrios (Conam) . Lejeune Mato Grosso, vice-presidente de la Confederacion Nacional de los Profesionales Liberales (CNPL) . Emir Mourad, Secretario Ejecutivo de la Confederacion Árabe Palestina de Brasil (Copal) . Paulo Arantes, Filosofo, Professor de la Universidad de São Paulo (USP) . Otilia Fiori Arantes, Professora de la Universidad de São Paulo (USP) . Ricardo Antunes, professor del departamento de sociologia de la Universidad de Campinas (Unicamp) . João Quartim de Moraes, professor del departamento de filosofia de la Universidad de Campinas (Unicamp) . Marcelo Siqueira Ridenti, professor del departamento de sociologia de la Universidad de Campinas (Unicamp) . Maria Lygia Quartim de Moraes, professora del departamento de sociologia de la Universidad de Campinas (Unicamp) . Ângela Maria Carneiro Araújo, professora del departamento de sociologia de la Universidad de Campinas (Unicamp) . Márcio Bilharino Naves, professor de la Universidad de Campinas (Unicamp) . Antônio Carlos Mazzeo, professor del departamento de Ciencias Políticas y Economicas de la Universidad Estadual Paulista (Unesp) . Sérgio Lessa, professor del departamento de sociologia de la Universidad Federal de Alagoas (Ufal) . Hector Benoit, professor del departamento de filosofia de la Universidad de Campinas (Unicamp) . Paulo Ribeiro da Cunha, professor del departamento de Ciencias Sociales de la Universidad Estadual Paulista (Unesp) . Sérgio Braga, professor del departamento de ciencias sociales de la Universdad Federal do Paraná (UFPR) . Raquel de Almeida Moraes, professora del departamento de Planificacion y Administracion de la Faculdad de Educacion de la Universidad de Brasília (UnB) . Virgínia Maria Gomes de Mattos Fontes, historiadora y professora de la Universidad Federal Fluminense (UFF) . Cláudio Gurgel, professor de la Universidad Federal Fluminense (UFF) y miembro de la Direccion del Partido de los Trabajadores, PT - Rio de Janeiro . Andréia Galvão, professora del departamento de Ciencias Sociales de la Pontifícia Universidad Catolica (PUC-Campinas) . Marcos Barbosa de Oliveira, professor de la Universidad Estadual Paulista (Unesp) . Isabel Maria Loureiro, professora de filosofia de la Universidad Estadual Paulista (Unesp) . Osvaldo Coggiola, Professor de Historia en la Universidad de São Paulo (USP) . Altamiro Borges, periodista . João Guilherme Vargas Netto, asesor sindical . Gilberto Maringoni, diseñista y periodista. . João Pedro Stedile, de la cordinacion nacional del Movimiento de los Trabajadores Rurales Sin Tierra (MST - Brasil) . Cesar Benjamin, periodista y editor del Portal "Outro Brasil" . Max Altman, periodista y miembro del nucleo de politica internacional del Partido de los Trabajadores, PT . Velerio Arcary, professor de Historia del Centro Federal de Educacion Tecnológica (Cefet -São Paulo) . Antonio Martins, periodista y editor del Portal Planeta Porto Alegre . Margarida Barreto, medica del Trabajo . Waldemar Rossi, de la cordinacion nacional de la Pastoral Obrera de la Conferederacion Nacional de los Opispos de Brasil (CNBB) . Marcio Baraldi, diseñista . Flavio de Castro, cordinador del Centro de Estúdios Marxistas (Cemarx) de la Universidad de Campinas (Unicamp) y professor de la misma instituicion . Maria Ines Novas, Piattaforma venezuelana contro l'ALCA (Venezuela) . Partito dei Comunisti del Messico . Nines Maestro, Corriente Roja (Spagna) . Patricia Latour, vice-sindaco di Aubervilliers (Francia) . Francis Combe, editore e scrittore (Francia) . Redazione di www.resistir.info (Portogallo) . Joao Corregedor da Fonseca, presidente Intervencion Democratica (Portogallo) . Xosè Manuel Garcìa Crego, direzione nazionale Frente Popular Galega (Spagna) . Mariano Abalo, portavoce nazionale Frente Popular Galega (Spagna) . Enrico Vigna, portavoce "Partigiani della Pace" di Torino e Piemonte (Italia) . Redazione www.siporcuba.it (Italia) . Giustino Di Celmo, presid. onorario Comitato Solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo" (Italia) . .........(seguono altre adesioni)........ (firme aggiornate al 4 maggio) ************************************* COSA SUCCEDE IN IRAQ? Tutto il mondo ha visto cosa significa l'occupazione militare dell'Iraq: in poche settimane migliaia di iracheni sono stati uccisi o feriti dalle forze di occupazione. La città di Falluja è stata per settimane sotto l'assedio dell'esercito USA, assedio che ha provocato migliaia di morti e impedito l'arrivo anche dei soli aiuti umanitari. In diverse città dell'Iraq vi sono state sollevazioni popolari che chiedono il ritiro di tutti gli eserciti occupanti e il diritto all'autodeterminazione per il popolo iracheno. Anche l'Italia, calpestando l'articolo 11 della Costituzione, partecipa a questa occupazione militare. L'intero movimento pacifista si è mobilitato e si mobiliterà per chiedere che l'Italia esca dalla guerra e il ritiro di tutte le truppe di occupazione: oggi più che mai è importante costruire iniziative che diano continuità a queste mobilitazioni. Di tutto questo si discuterà all' ASSEMBLEA PUBBLICA MERCOLEDI 12 MAGGIO 2004 ORE 20.30 Sala del Baraccano - Via S. Stefano 119 Bologna Con: Stefano Chiarini - giornalista del Manifesto (di ritorno da un lungo soggiorno in Iraq) Don Albino Bizzotto, Beati costruttori di pace Coordina la serata: Desi Bruno (coord. Nazionale Giuristi democratici). All'assemblea sarà presentata e si potrà firmare la petizione popolare per il ritiro dei militari italiani dall'Iraq. FORUM CONTRO LA GUERRA DI BOLOGNA Per INFO fcgbologna at virgilio.it WWW.FORUMCONTROLAGUERRA.ORG ******************* L'11 gennaio 2004 su iniziativa di forze politiche, sindacali, culturali, associazioni e comitati di solidarietà internazionale, si è costituito il FORUM CONTRO LA GUERRA nazionale. Crediamo che anche a Bologna serva un luogo pubblico e aperto dove chi non si rassegna alla guerra e alle sue politiche possa trovarsi, confrontarsi e promuovere iniziative che, nell'ambito del più generale movimento pacifista, contribuiscano al confronto su temi che sono e saranno centrali nella lotta alla guerra preventiva. STRALCI DELLA PIATTAFORMA COSTITUTIVA DEL FORUM CONTRO LA GUERRA (per maggiori informazioni WWW.FORUMCONTROLAGUERRA.ORG ) >> La "guerra preventiva" condotta dagli Stati Uniti contro l'Iraq (e ripetutamente minacciata contro altri Paesi), ha dimostrato con evidenza crescente di avere alle spalle interessi economici, geopolitici e strategici... >> Lo smantellamento delle basi militari che ospitano armi nucleari, >> bombe, aviogetti statunitensi, deve costituire un obiettivo prioritario della "politica" ed un significativo passaggio di qualità dell'ampio e unitario movimento che si oppone alla guerra in Italia, in Europa, nel mondo... >> Una nuova corsa agli armamenti non è la strada giusta per la >> prospettiva di un mondo multipolare, non più dominato dalla supremazia della superpotenza statunitense. Tale prospettiva va perseguita con una linea di disarmo progressivo e bilanciato, di riequilibrio al ribasso, che tuteli la sicurezza di ognuno e punti a un Trattato internazionale per la effettiva messa al bando di tutte le armi di sterminio, a partire da quelle nucleari... >> Dire con forza no alla guerra, "senza se e senza ma", significa >> non solo tenere l'Italia fuori dalla guerra e le basi militari USA e NATO fuori dall' Italia - a cominciare dal ritiro dei militari italiani coinvolti in operazioni belliche . Significa anche creare le condizioni per una trasformazione democratica e sociale che, mettendo al bando la guerra, cominci anche ad indicare una alternativa di società tesa ad impedire che l' umanità sia nuovamente vittima delle guerre e della competizione globale tra le maggiori potenze capitaliste... ************************************** Ritirare i militari italiani dall'Iraq, fermare la "guerra preventiva", rimuovere le radici del sistema di guerra Appello / base di discussione 1) La "guerra preventiva" condotta dagli Stati Uniti contro l'Iraq (e ripetutamente minacciata contro altri Paesi), ha dimostrato con evidenza crescente di avere alle spalle interessi economici, geopolitici e strategici che contrappongono la superpotenza americana e i suoi più stretti alleati al resto del mondo, a gran parte dell'opinione pubblica e a molte potenze fino a ieri "partner" nella NATO. Il tentativo di riscrivere con la guerra la mappa del Medio Oriente, la geografia del petrolio e l'insieme delle relazioni internazionali, è un ricatto inaccettabile. 2) La società civile, nella quasi totalità dei Paesi del mondo, ha detto chiaramente no alla logica della guerra preventiva e permanente. Lo ha fatto, anche nel nostro Paese, riempiendo le piazze, rispondendo no alla guerra - senza se e senza ma - in tutti i sondaggi, corredando intere città con le bandiere della pace, con la decisiva partecipazione dei lavoratori a questa lotta : condizione imprescindibile per accrescerne la forza e qualificarne i contenuti. 3) La concessione dell'uso delle basi militari USA e NATO, dei corridoi di sorvolo, della rete di trasporto per le forze armate statunitensi, è stata giustamente contestata sui binari, nei porti, davanti alle basi militari e in Parlamento. Se oltre l'80% degli italiani si è opposto alla guerra, questo governo e questo parlamento non avevano e non hanno la legittimità morale e politica per rendere l'Italia complice di aggressioni militari contro altri Paesi. La Costituzione (art.11), che va difesa con intransigenza, "ripudia" sempre e comunque il ricorso alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Altrettanto recita la Carta delle Nazioni Unite e lo stesso principio dovrà ispirare qualsiasi ipotesi di Costituzione europea. 4) Nascondersi dietro il rispetto degli impegni internazionali dell'Italia non è credibile per nessun governo e nessuna maggioranza parlamentare. E' l'intera struttura degli automatismi, dei vincoli e dei condizionamenti alla nostra sovranità connessi all'adesione alla NATO che va rivista radicalmente. Non é più accettabile che un paese venga coinvolto in una guerra sulla base di trattati siglati cinquanta anni fa e mai verificati democraticamente. Lo smantellamento delle basi militari che ospitano armi nucleari, bombe, aviogetti statunitensi, deve costituire un obiettivo prioritario della "politica" ed un significativo passaggio di qualità dell'ampio e unitario movimento che si oppone alla guerra in Italia, in Europa, nel mondo. 5) In una realtà internazionale in cui, dal Medio Oriente all'Asia, dall' Africa all'America Latina, guerre e tensioni sono tornate a dominare, si delinea il rischio di una nuova e devastante corsa agli armamenti, foriera a sua volta di un perverso mercato delle armi. Le spese militari americane sono superiori di tre volte rispetto a quelle di tutti i paesi dell'Unione europea messi insieme. Sarebbe tragico se, per riequilibrare questa differenza ed affermare la propria autonomia, l'Ue inseguisse gli Stati Uniti sulla strada del riarmo e dell'aumento delle spese militari. Una nuova corsa agli armamenti non è la strada giusta per la prospettiva di un mondo multipolare, non più dominato dalla supremazia della superpotenza statunitense. Tale prospettiva va perseguita con una linea di disarmo progressivo e bilanciato, di riequilibrio al ribasso, che tuteli la sicurezza di ognuno e punti a un Trattato internazionale per la effettiva messa al bando di tutte le armi di sterminio, a partire da quelle nucleari. Questo può e deve diventare un obiettivo primario e permanente del movimento mondiale per la pace, nella convergenza di popoli, governi e confessioni religiose che comprendono la quasi totalità del genere umano. 6) Dire con forza no alla guerra, "senza se e senza ma", significa non solo tenere l'Italia fuori dalla guerra e le basi militari USA e NATO fuori dall' Italia - a cominciare dal ritiro dei militari italiani coinvolti in operazioni belliche . Significa anche creare le condizioni per una trasformazione democratica e sociale che, mettendo al bando la guerra, cominci anche ad indicare una alternativa di società tesa ad impedire che l' umanità sia nuovamente vittima delle guerre e della competizione globale tra le maggiori potenze capitaliste. A tal fine crediamo utile la costruzione di un Forum permanente che, nell' ambito del più generale movimento unitario contro la guerra - e nella solidarietà coi popoli minacciati dalla crescente aggressività della politica statunitense - contribuisca al confronto e all'iniziativa su queste problematiche. Primi firmatari: Piergiovanni ALLEVA (docente universitario, consulta giuridica Cgil); Antonio AMOROSO (coordinatore nazionale Cub-Trasporti); Michele ANELLI (gruppo musicale Groovers); Pietro ANTONINI (Rdb Trasporti); Nicola ATALMI (Direzione nazionale PDCI); Marino BADIALE (matematico, comitato scienziate/i contro la guerra); Angelo BARACCA (docente universitario, comitato scienziate/i contro la guerra); Stefano BARBIERI (Comitato centrale PDCI); Stefano BENNI (scrittore); Vincenzo BRANDI (ricercatore ENEA); Desi BRUNO (coordinamento nazionale giurusti democratici); Mauro BULGARELLI (deputato al Parlamento); Alberto BURGIO (docente universitario); Pino CACUCCI (scrittore); Nino CALOGERO (segretario generale Camera del Lavoro di Gioia Tauro); Luciano CANFORA (docente universitario); Claudio CARON (Comitato centrale PDCI); Sergio CARARO (Direttore di CONTROPIANO); Mauro CASADIO (coordinatore Rete dei comunisti); Armando CASAROLI (gruppo musicale Mirafiori Kids); Antonio CATALFAMO (scrittore); Mariella CAO (coordinatrice comitato sardo "Gettiamo le basi"); Andrea CATONE (presidente Associazione Most za Beograd); padre Angelo CAVAGNA (presidente GAVCI) ; Gianmario CAZZANIGA (docente universitario); Paolo CENTO (deputato al Parlamento); Stefano CHIARINI (giornalista del Manifesto); Pino CHIEZZI (capogruppo PDCI Consiglio regionale del Piemonte); Nicola CIPOLLA (presidente CEPES Palermo); Roberto COCEVARI (presidente Ass. Italia-Vietnam Milano); Comitato contro la guerra di Napoli; Luigi CORTESI (direttore di "Giano"); Aurelio CRIPPA (Senatore, Direzione nazionale PRC); Alessandro CURZI (direttore di "Liberazione"); Michele D'APUZZO (coordinatore nazionale Sulta); Cinthya D'ULIZIA (Presidente nazionale dell'Associazione Radio Comunitarie); Ferruccio DANINI (direttivo nazionale Cgil); Raffaele DE GRADA (critico d' arte); Vezio DE LUCIA (urbanista); Claudio DEL BELLO (docente universitario, direttore edizioni Odradek); Fiordino DEL BIANCO (presidente della Casa della Pace); Tommaso DI FRANCESCO (caposervizi esteri de "Il Manifesto"); Piero DI SIENA (Direzione nazionale DS); Manlio DINUCCI (giornalista); Valerio EVANGELISTI (scrittore); Paolo FARA (gruppo musicale Mirafiori Kids); Massimiliano FERRARO (gruppo musicale Groovers); Franco FERRETTI (segretario generale Camera del Lavoro di Reggio Emilia); Angelo FLAMMIA (Senatore); Roberto FORESTI (presidente Ass. Italia-Cuba); Fabio FRATI (coordinatore nazionale Sulta); don Andrea GALLO (sacerdote); Mario GEYMONAT (docente universitario); Fosco GIANNINI (Direttore de "L'Ernesto"); Enrico GIARMOLEO (RSU Fiom-Cgil Officine Meccaniche calabresi); Roberto GIUDICI (responsabile esteri Fiom Milano); Angelo GRACCI (Medaglia d'argento della Resistenza); Alfiero GRANDI (deputato, direttivo nazionale Ds); Dino GRECO (segretario generale Camera del Lavoro di Brescia); Giuliano GREGGI (coordinatore RdB-Ministeri); Fulvio GRIMALDI (giornalista); Margherita HACK (scienziata - astronoma); Raniero LA VALLE (giornalista); Maurizio LANDINI (segretario generale Fiom di Bologna); Giancarlo LANNUTTI (giornalista); Pierpaolo LEONARDI (coordinatore nazionale Cub); Aleandro LONGHI (Senatore); Domenico LOSURDO (docente universitario); Carlo LUCARELLI (scrittore); Roberto Luchetti (Forum Palestina); Riccardo LUCCIO (docente universitario); Edoardo MAGNONE (chimico, comitato scienziate/i contro la guerra); Lucio MANISCO (europarlamentare); Franco MARENCO (fisico); Emilio MARTINES (ricercatore CNR); Federico MARTINO (docente universitario); Andrea MARTOCCHIA (astrofisico); Giorgio MELE (sinistra Ds); Marco MEZZETTI (gruppo musicale Ratoblanco); Fabio MINAZZI (docente universitario); Adalberto MINUCCI (direttore responsabile di "Avvenimenti"); Guido MORA (segretario generale Fiom di Reggio Emilia); Evasio MURARO (gruppo musicale Groovers); Carlo MUSCETTA (critico letterario); Gianguido NALDI (segretario generale Fiom di Emilia Romagna); Giorgio NEBBIA (docente universitario); Nerio NESI (vice-presidente Associazione "Socrate"); Raffaele NOGARO (vescovo di Caserta); Diego NOVELLI (direttore editoriale di "Avvenimenti"); Gianni PAGLIARINI (segretario nazionale Fp- Cgil); Paola Palmieri (coordinatrice RdB-Pubblico Impiego); Emidia PAPI (coordinamento nazionale Rdb); Vittorio PAROLA (direzione Ds- Socialismo 2000); Giovanni PESCE (medaglia d'oro Resistenza); Luciano PETTINARI (direttivo nazionale Ds, Socialismo 2000); Giuseppe PRESTIPINO (docente universitario); Domenico PROVENZANO (coordinatore nazionale Rdb Pubblico Impiego); Francesca PUTINI (coordinatrice nazionale Cub-Trasporti); Massimo RAFFAELI (critico letterario); Giorgio RIBOLDI (coordinamento nazionale Slai-Cobas); Alessandra RICCIO (co-direttrice di "LatinoAmerica"); Gianni RINALDINI (segretario generale Fiom); Rossano ROSSI (segretario Cgil-Toscana); Bassam SALEH (Presidente Comunità Palestinese del Lazio); Mauro SALIZZONI (medico chirurgo); Cesare SALVI (senatore, Socialismo 2000); Edoardo SANGUINETTI (poeta); Enzo SANTARELLI (storico); Marco SANTOPADRE (giornalista, Radio Città Aperta); Giuseppina SANTORELLI (coordinatrice nazionale Cub-Trasporti); Gianni SAPPA (gruppo musicale Mirafiori Kids); Maurizio SCARPA (segretario nazionale Filcams-Cgil); Flaviano SCIARPA (gruppo musicale Mirafiori Kids); Sandro e Marino SEVERINI (gruppo musicale Gang); Vincenzo SINISCALCHI (coordinatore nazionale Sulta); Fausto SORINI (Direzione nazionale PRC); Andrea SPADONI (coordinatore nazionale Cub-Trasporti); Laura SPEZIA (segretaria generale Fiom Piemonte); Osvaldo SQUASSINA (segretario generale Fiom Brescia); Bruno STERI (Comitato politico nazionale del PRC); Giancarlo STRAINI (segretario nazionale Filcea-Cgil); Pino TAGLIAZUCCHI (direttore "Notizie internazionali" Fiom); Sergio TANZARELLA (docente universitario); Valter TANZI (a nome di "Fare sindacato" - area programmatica sinistra CGIL); Stefano TASSINARI (scrittore); Piergiorgio TIBONI (coordinatore nazionale Cub); Fabrizio TOMASELLI (coordinatore nazionale Sulta); Aldo TORTORELLA (Presidente nazionale Associazione per il rinnovamento della sinistra); Luciano VASAPOLLO (docente universitario); Jacopo VENIER (responsabile naz. esteri PDCI); Enrico VIGNA (Presidente Associazione SOS Jugoslavia); Alex ZANOTELLI (Pax Christi); Maurizio ZIPPONI (segretario generale Fiom di Milano); Massimo ZUCCHETTI (docente universitario); Per adesioni: adesioni at forumcontrolaguerra.org Per comunicazioni: info at forumcontrolaguerra.org Tutte le informazioni relative alle iniziative del Forum verranno rese note sul sito e comunicate direttamente agli aderenti all'indirizzo di posta elettronica che essi ci segnaleranno con la loro adesione. Si raccomanda pertanto la massima precisione nella comunicazione del proprio recapito di posta elettronica. ------- End of forwarded message -------
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