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del mondo kurdo n11
- Subject: del mondo kurdo n11
- From: "Uiki Onlus" <uiki.onlus at tin.it>
- Date: Mon, 3 May 2004 14:10:15 +0200
Del Mondo Kurdo n.11 A cura dell'Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia Via Gregorio VII n.278, 00165 Roma Tel 06636892 Fax. 0639380273 Email: uiki.onlus at tin.it 1. Iniziativa internazionale- L'isolamento mina ulteriormente lo stato di salute di Abdullah Ocalan 2. Los Angeles Times - "Nuova Turchia, vecchie ingiustizie " 3. AFP - "Con lo sguardo al summit dell'UE, la Turchia accelera le riforme democratiche " 4. EUobserver - "Sì all'allargamento, no alla Turchia dice la Francia " 5. Turkish Daily News - "Per Leyla Zana si cambi la Constituzione" 6. Reuters - "Il governo va incontro ai kurdi siriani per "voltare pagina" sulle agitazioni" 7. AFP - "Tre kurdi torturati a morte, continuano gli arresti in Siria " 8. Ozgur Politika- La piattaforma democratica delle donne di Diyarbakir ha protestato contro la decisione dell'UE 9. Ozgur Politika- Costriuamo insieme il centro di donne. 10. Ozgur Politika- A Bostanici, provincia di VAN sono stati piantati gli alberi per una società-ecologica democratica 1. L'isolamento mina ulteriormente lo stato di salute di Abdullah Ocalan Iniziativa internazionale - Libertà per Abdullah Öcalan - Pace in Kurdistan E-Mail: info at freedom-for-ocalan.com ; www.freedom-for-ocalan.com Nell'edizione elettronica odierna del quotidiano turco Hurriyet si riporta, che in seguito ad un controllo di routine sullo stato di salute di Ocalan gli è stata riscontrata la presenza nella testa di cisti, grandi quanto delle noci. Gli avvocati di Ocalan, non hanno mai fatto nessun riferimento al riguardo, ma da due settimane non vi è nessun contatto con il leader turco. Stando alle dichiarazioni dei medici queste si potrebbero asportare con un'operazione chirurgica. Il quotidiano Hurriyet scrive che questa possibilità è stata rifiutata dal leader curdo. Questo contraddice la presa di posizione dell'avvocatessa di Ocalan Aysel Tugluk. Anzi, al contrario, Ocalan avrebbe richiesto l'intervento chirurgico, che gli è stato rifiutato. Già da tempo non si da seguito alla richiesta di Ocalan di costituire una commissione medica internazionale, che possa seriamente verificare il suo stato di salute, che a causa dell'isolamento che perdura da oltre cinque anni, è fortemente minato. Inoltre, il coordinatore internazionale dell'organizzazione francese Medecins Du Monde, il dottor Bernard Granjon, ha affermato in un dibattito alla televisione curda Roj-TV, che debba esser posto fine all'isolamento del leader curdo. Esso somiglia ad una impiccagione a rate, fatto questo che non può più essere tollerato. (Fonti: Hurriyetim ondine, del 28. Aprile 2004; MHA, 28 April 2004) 2. Los Angeles Times - "'Nuova Turchia, vecchie ingiustizie " (27 Aprile 2004 / di Christiane Bird*) La ripetizione del processo ai quattro dissidenti krudi prova che le recenti riforme non hanno sconfitto al repressione Le riforme dei diritti umani in Turchia la scorsa settimana hanno visto un serio e sfortunato passo indietro dopo che il Tribunale per la sicurezza dello stato ha condannato nuovamente i dissidenti politici krudi Leyla Zana e gli altri tre deputati al Parlamento turco. (.) La Turchia spera di avviare in dicembre i colloqui per l'adesione all'UE e i pacchetti di riforma se messi in vigore hanno la potenzialità di portare una vera democrazia per una repubblica che storicamente è stata dominata dai militari - e portando la Turchia sulla linea degli standard europei. Il rifacimento del processo di Leyla Zana dovrebbe costituire per l'UE una pausa. Fin dall'inizio infatti il processo mancava di giustizia. Nonostante le denunce dei gruppi di difensori per i diritti umani si è protratto per un anno. La corte composta di tre giudici ha apertamente favorito la procura e respinto molte delle richieste della difesa, compreso il diritto di fare domande incrociate ai testimoni. Zana e i suoi colleghi - indicati come colpevoli dalla corte fin dal primo giorno - hanno visto negato il diritto alla libertà provvisoria e hanno così protestato contro il processo boicottando le udienze. Benvenuti al nuovo processo, come il processo vecchio. (.) Se le riforme non saranno messe in vigour faranno ben poco. Le notizie che ci giungono quotidianamente dalla Turchia parlano di arresti illegali, tortura sistematica da aprte della polizia, impunità per chi infligge tortura e repressione della libertà d'espressione. I corsi di lingua kurda sono cominciati soltanto in alcune città, i nuovi diritti di trasmissione sono ben lontani dall'esssere applicati, alcuni nomi kurdi sono stati nuovamente banditi e ora, Leyla Zana e i suoi colleghi sono stati nuovamente condannati e le loro sentenze a quindici anni sono state confermate. Si è anche tentato di bandire i principali partiti filo-kurdi e di chiudere definitivamente la Fondazione per i diritti umani. (.) Ma la Francia ha dichiarato la sua opposizione nei confornti dell'adesione della Turchia all'Unione europea anche a seguito del secondo verdetto nei confornti di Leyla Zana e molti osservatori credono che l'approvazione è ben lontana. Il governo turco necessita urgentemente di proseguire, accelerare l'applicazione delle sue nuove leggi e invertire la tendenza in campo di diritti umani. Dovrebbe cominciare, ancora una volta, invertendo l'oltraggioso verdetto della scorsa settimana in sede d'appello che Leyla Zana e i suoi colleghi istruiranno. * Christiane Bird è autore di "A Thousand Sighs, a Thousand Revolts: Journeys in Kurdistan," che sarà pubblicato il prossimo mese in America da Ballantine Books. 3. AFP - "Con lo sguardo al summit dell'UE, la Turchia accelera le riforme democratiche " (ANKARA / 28 Aprile 2004) Il governo turco ha fatto passare diversi emendamenti costituzionali in Parlamento nella speranza di soddisfare le richieste di riforme dell'Ue e per ottenere una data per l'inizio dei negoziati d'adesioen, hanno riportato fonti parlamentari. Il Pacchetto, che è stata sottoposto a discussione martedì riguardava l'emendamento a 10 articoli della Costituzione riguardanti questioni giudiziarie e di uguaglianza di genere. Una delel riforme previste riguarda l'abolizione delle Corti di sicurezza dello stato, tribunali speciali che si occupano dei casi di terrorismo che sono al centro dell'attenzione da parte dell?unione eruoepea così come il diritto alla difesa. La scorsa settimana, un membro del Parlamento europeo Luigi Vinci, ha definito i Tribunali per la sicurezza dello stato "reliquie del fascismo" dopo che uno di questi ha condannato Leyla Zana e altri tre ex-deputati kurdi nel rifacimento del processo che li condannava a 15 anni di pena detentiva. Il Pacchetto prevede anche di emendare la Costituzione per consentire che le leggi applicative dei trattati internazionali ottengano la precedenza rispetto alle leggi turche, un cambiamento che significherebbe per la Truchia di essere pronta a spartire la propria sovranità con il blocco pan-europeo. (.) Le riforme emenderebbero anche il codice a riguardo dei diritti d'uguaglianza fra uomo e donna. L'Assemblea crede di poter varare il pacchetto la prossima settimana. (.) 4. EUobserver - "Sì all'allargamento, no alla Turchia dice la Francia " ( 26 Aprile 2004) Il popolo francese è diventato meno favorevole all'ingresso della Turchia all'UE, lo dimostra un nuovo sondaggio popolare, è favorevole all'allargamento e si oppone all'adesione della Turchia all'Unione. Il sondaggio - condotto da CSA - ha visto il 62% favorevole all'allargamento, che dal 1. maggio sarà ufficiale. Ma una simile percentuale, 61%, si ritiene contraria a che la Turchia aderisca all'UE, sentimento che dal novembre scorso è salita del 55%. La questione della Turchia in Francia è salita alal ribalta di recente, infatti il partito del Presidente Jeaques Chirac recentemente ha dichiarato che paesi come la Turchia "non hanno niente a che fare" con l'UE. 5. Turkish Daily News - "Per Leyla Zana si cambi la Constituzione" Il Ministro degli esteri Gul si chiede: "Perché teniamo la Zana in prigione, quando si graziano gli assassini?" ANKARA / 26 Aprile 2004 / by Kemal Balci Il Ministro degli esteri Abdullah Gul ha detto che l'ex deputata del DEP Leyla Zana potrebbe presto essere liberata a seguito di alcuni emendamenti costituzionali " Perché teniamo la Zana in prigione, quando si graziano gli assassini ?" Parlando alla TDN sulla questione dell'opposizione del Partito repubblicano del popolo (CHP) ha fatto una proposta di emendamento della legge per poter assicurare il rilascio di Leyla Zana e dei tre deputati kurdi, Gul ha detto "vediamo la loro proposta". Ha detto che i deputati imprigionati potranno essere liberati anche senza la proposta del CHP facendo notare che "Un piccolo cambiamento assicurerà il loro rilascio". Quando gli è stato chiesto se si riferisse all'articolo della Costituzione che permette l'istituzione delle Corti per la sicurezza nazionale (DGM) Gul ha detto "Sì, se la Costituzione venisse cambiata sarebbero rilasciati poco dopo". Gul ha detto che la questione di Leyla Zana ha danneggiato la posizione internazionale della Turchia "il Parlamento permette il rilascio degli assassini, non ci sono giustificazioni alla loro (Zana e compagni) detenzione". "Zana è stata candidata al Primo Nobel per la pace" ha fatto notare Gul chiedendo che cosa farebbe la gente se il premio, che nessun turco ha ancora mai vinto, fosse concesso a Zana "anche questa possibilità andrebbe considerata" ha detto Gul. (.) 6. Reuters - "Il governo va incontro ai kurdi siriani per "voltare pagina" sulle agitazioni" (DAMASCO, 28 Aprile 2004 / by Mariam Karouny) Per abbassare la tenzione che si era aggravata a partire dalle agitazioni dello scorso mese la Siria ha accettato di concedere la nazionalità ad alcuni kurdi siriani senza cittadinanza, ha dichiarato un leader kurdo mercoledì. Ismail Omar ha detto che il Ministro della difesa Mustafa Tlas ha incontrato, sabato scorso, a Damasco quattro partiti kurdi siriani e gli ha detto che il governo intende voltare pagina a riguardo degli scontri senza precedenti che si sono avuti tra la polizia e i kurdi a causa dei quali sono morte trenta persone. "Non ci ha chiesto niente, noi abbiamo chiesto e lui è stato disponibile. Secondo lui si tratta di una pagina che va girata" ha detto Omar capo del Partito dell'Unione Democratica Kurda. "Abbaimo assicurato Tlas che i kurdi non puntano sulle forze esterne e riconoscono il governo di Bashar al-Assad". I kurdi sono circa due milioni dei 17 milioni di siriani, a maggioranza araba. Hanno sempre chiesto i propri diritti ad insegnare la lingua e la cittadinanza per i duecentomila kurdi senza cittadinanza. Omar ha continuato dicendo che Tlas ha detto che Assad ha accettato di riconoscere la nazionalità a 30mila kurdi siriani, descrivendolo come un primo positivo passo avanti. "Noi abbiamo anche avanzato tre richieste: il rilascio di tutti i detenuti kurdi, il ritorno degli studenti kurdi alle loro università e un incontro con Bashar al.Assad" ha detto Omar. (.) Anche Amnesty International aveva chiesto alla Siria di fare chiarezza sulla situazione dei kurdi. 7. AFP - "Tre kurdi torturati a morte, continuano gli arresti in Siria " ( DAMASCO / 26 Aprile 2004) Lunedì un leader kurdo ha denunciato che tre kurdi detenuti sono stati torturati a morte in Siria e che la polizia sta continuando ad arrestare I kurdi che vivono nel nord del paese. "Continauano ad arrestare i kurdi . tre sno morti per le torture subite ." ha ditto Abdel Baqi Yussef , leader del partito krudo fuori legge Yakiti aggiungendo che nelle circa sei settimane da quando è iniziata la rivolta almeno 25 persone sono morte. Ma, l'appello lanciato dagli 11 movimenti politici kurdi a scioperare domenica come protesta contro i continui arresti è stato ignorato nel nord est della Siria, a causa dell'intervento dei servizi di sicurezza. L'appello "non è stato accolto perché i servizi segreti e la camera di commercio hanno minacciato i negozianti di applicare le sanzioni più pesanti e hanno fatto uso della forza affinché tenessero aperte le loro botteghe" ha detto all'AFP Yussuf. Un leader kurdo sabato ha detto all'AFP che circa 600 kurdi sono stati trasferiti dalle loro città e villaggi nel nordest del paese ed imprigionati nelle carceri di Adra e Saidnaya, a nord della capitale. Tra il 12 e il 17 marzo kurdi, forze di sicurezza siriane e clan arabi si sono duramente scontrati nella Siria setetntrionale. Fonti kurde parlano di 40 persone uccise mentre le autorità siriane dicono 25 vittime. L'agitazione è stata a Qamislo, 600 km a nord di Damasco, quando clan arabi hanno cominciato ad insultare i kurdi con slogan contro i kurdi iracheni ed esponendo ritratti del deposto dittatore iracheno Saddam Hussein. Le autorità siriane hanno accusato essere dietro l'agitazione degli infliltrati stranieri, ma i leader kurdi parlano di crescienti rastrellamenti, comprese le discriminazioni nei confronti dei kurdi nelle università e da parte dei militari. (.) 8. La piattaforma democratica delle donne di Diyarbakir ha protestato contro la decisione dell'UE d'inseriemnto del KONGRA-GEL nella lista delle organizzazioni terroristiche. Ozgur Politika, 29 aprile 2004 La Piattaforma delle donne di Diyarbakir ha protestato contro la decisione dell'UE che ha messo il KONGRA GEL nella lista delle organizzazioni terroristiche, dicendo che la decisione porterebbe a nuovi scontri nella zona. Il loro messaggio "l'avvio di nuove operazioni nella zona, come donne ci preoccupa. Noi donne non vogliamo perdere i nostri figli" ha detto la portavoce della Piattaforma, Suzan Mehmetoglu aggiungendo che "L'UE ha preso una decisione totalmente politica contrariamente alle sue proprie leggi. Questa decisione, è un colpo che l'UE ha inferto ai suoi stessi valori di tutela dei diritti umani e della democrazia". Mehmetoglu, parlando anche della decisione di condanna presa nei confronti di Leyla Zana e gli altri tre suoi colleghi "come Piattaforma di Donne pensiamo che la decisione abbia lo scopo di impedire i diritti politici e democratici del popolo kurdo. " Dopo la conferenza stampa le donne hanno gridato slogan come " Le mani che si alzano sui kurdi sarano spezzate! ", "I mafiosi sono in Parlamento, Leyla Zana è in carcere", così, subito a seguito della conferenza stampa Suzan Mehmetoglu è stata tradotta dalla polizia in commissariato. Il DEHAP di Diyarbakir ha inviato alla stampa un comunicato a questo proposito "quella di Suzan Mehmetoglu era una dichiarazione all'opinione pubblica, venire fermati dalla polizia per questo fatto è una violazione dei diritti umani." "Ci si deve muovere per aprire la strada alle richieste democratiche, come base contor la guerra". 9. Costriuamo insieme il centro di donne. Ozgur Politika, 29 aprile 2004 La Fondazione Internazione delle Ddonne Libere (IFWF), ha avviato i lavori per realizzare il progetto per un "Centro di Donne". Il Centro vuole essere l'indirizzo delle donne e delle ragazze vittime della violenza, sarà un luogo di attivita che vanno dai laboratori all'educazione dei bambini. La Fondazione Internazione delle Donne Libere (IFWF), aveva già avviato una campagna per la realizzazione del progetto "Centro di incontro, produzione ed educazione di donne senza confini" . La presidente della Fondazione, Gönül Kaya, "le donne hanno una grande responsabilità per la creazione di un mondo e di una società vivibile. Abbiamo cominciato a lavorare per poter realizzare con successo questo progetto perché crediamo che si debba dare forza alla donna, affinché possa emanciparsi e sviluppare la sua creatività produttiva". La Fondazione con questo centro da una parte pensa di istruire la donna per farne risaltare le capacità e dargliene nuove e dall'altra vuole essere un luogo in cui le donne e le ragazze vittime di ingiustizia e discriminazione saranno accolte. È un grande progetto che si pone molti obiettivi. Nel Centro si impartiranno lezioni di informatica, alfabetizzazione generale, artigianato, storia delle donne, psicologia e salute femminile, diritti delle donne, diritto in generale, salute ed educazione dei bambini ed inoltre si impartiranno lezioni sulla società e la famiglia democratica. Nel centro ci saranno anche luoghi per i bambini e per lo sport, diversi laboratori, libreria, stanze per l'educazione artistica e culturale, corsi di musica, pittura e teatro, artigianato e tessitura. Kaya "questo centro sarà un modello ed un esempio per i centri sociali. Come fondazione non consideriamo questo centro soltanto della fondazione, sarà delle donne, dei bambini, abbiamo quindi l'obiettivo di diventare un organismo a beneficio di tutte le donne che vivono qua, per questo facciamo appello a tutte le donne per appoggiare il nostro progetto e lavorare insieme. Tutte le donne che vogliono la realizzazione di una società democratica dovrebbero sostenere questo progetto, vogliamo che ogni donna desse qualcosa per partecipare alla sua realizzazione." NB per chiunque volesse contribuire il contatto di riferimento diretto è : info at freewomensfoundation.org, altrimenti presso UIKI. 10. A Bostanici, provincia di VAN sono stati piantati gli alberi per una società-ecologica democratica, Ozgur Politika, 29 aprile 2004 Nel Comune di Bostanici, sotto la direzione della sindaca nuova eletta Gulcan Simsek (SHP), a seguito di una campagna per il rimboschimento delle pendici del Monte Erek, le piantine raccolte, sono state finalmente piantate con una celebrazione presieduta dalla Sindaca, i consiglieri e gli Assessori, esponenti di TAYder e del Gocder, DEHAP, SHP e gli insegnanti e gli studenti del corso di lingua kurda di Van. La cerimonia si è svolta prima con la visita del giardino di tulipani realizzato lo scorso anno e poi sono stati piantati i nuovi alberi "per riunire la natura con l'umanità, questo è l'inizio del nostro percorso". Una pianta è stata chiamata Gunes (Sole), su di essa è stato posto un biglietto con su scritto "salutiamo il Sole che ha gettato le basi della società ecologica-democratica".
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