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per Taranto città operatrice di pace - conferenza stampa - materiali
- Subject: per Taranto città operatrice di pace - conferenza stampa - materiali
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Fri, 30 Apr 2004 10:29:03 +0200
Taranto città operatrice di pace
Le iniziative di maggio a Taranto con p. Zanotelli e p. Kizito
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Nella città dove è prevista la costruzione della "superbase" Usa, a Taranto - città dichiarata nell'articolo 1 dello statuto comunale "operatrice di pace" - il movimento dei cittadini impegnati contro la guerra lancia a tutta l'Italia una campagna nazionale:
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5 maggio 2004 - ore 16:30 (durata: 2 ore)
Taranto (Taranto)
"Il Focolare" via Plateja 142
SEMINARIO
Padre Alex Zanotelli: dal dio quattrino al Dio uno e trino
Incontro di spiritualità per la pace presso "Il Focolare" via Plateja 142
Alle 19 del 5 maggio sarà a Castellaneta (TA) per un altro incontro.
Il giorno 6 maggio seguente sarà impegnato in altri incontri in provincia di Taranto (per informazioni contattare i missionari comboniani di Bari, padre Michele Stragapede 0805010499 - 0805024243).
Padre Alex Zanotelli ritorna a Taranto il 7 maggio per una specifica iniziativa sul progetto di base Usa promuovendo un digiuno di massa.
Per informazioni: Giandomenico Tacente e Pio Castagna
tel.: 3475104500
email: gtacent at tin.it
http://www.tarantosociale.org
http://db.peacelink.org/calendario/event.php?offset=5&id=698
7 maggio 2004 - tutta la giornata
Taranto (Taranto)
MANIFESTAZIONE
Digiuno di massa. No alla guerra in Iraq, no al rischio nucleare e alla base Usa a Taranto, sì al rilascio degli ostaggi, sì a progetti di pace per il Terzo Mondo. Iniziative cittadine con il missionario comboniano padre Alex Zanotelli
Per tutta la giornata vi sarà un digiuno contro la guerra in Iraq, per il rilascio degli ostaggi e per Taranto città operatrice di pace
ore 8.30: consegna della bandiera della pace e del ramoscello d'ulivo all’Ammiraglio Francesco Ricci (Ammiragliato)
ore 9.30: incontro con il Sindaco di Taranto Rossana Di Bello (Municipio)
ore 10.30: Taranto città operatrice di pace: consiglio comunale monotematico (sala consiglio comunale, Municipio) . Dialogo con consiglieri comunali, provinciali, regionali e parlamentari sensibili ai temi della pace. Incontro con i giornalisti.
ore 16: incontro con le associazioni e i cittadini nel salone conferenze della Biblioteca Comunale, piazzale Bestat (via Dante): presentazione del decalogo di mobilitazione per tutti i porti a rischio nucleare e intervento di padre Alex Zanotelli sul superprogetto di base Usa a Taranto.
ore 19.00: sit-in in cerchio attorno alle bandiere arcobaleno assieme ai cittadini nell'antistante piazzale Bestat, con canti, letture, testimonianze, appelli per il rilascio degli ostaggi. Tutti portino la propria bandiera della pace!
Per informazioni: Alessandro Marescotti e Giovanni Matichecchia
tel.: 3471463719
email: giovannimatichecchia at libero.it
http://www.tarantosociale.org
http://db.peacelink.org/calendario/event.php?offset=7&id=699
17 maggio 2004 - ore 17:00 (durata: 3 ore)
Taranto (Taranto)
Salone di rappresentanza della Provincia, via Anfiteatro 104.
CONFERENZA
Africa per la pace. Contro le guerre e la povertà costruiamo i percorsi della speranza e della giustizia. Incontro con il missionario comboniano padre Renato Kizito Sesana.
A conclusione delle iniziative con p. Alex Zanotelli (7 maggio ) contro i progetti di guerra a Taranto, verranno presentate le proposte e le iniziative di pace e di solidarietà alternative all'incremento delle spese militari.
La mattina sono previsti incontri con gli studenti.
Per informazioni: Giovanni Matichecchia e Alessandro Marescotti
tel.: 3471463719
email: giovannimatichecchia at libero.it
http://www.tarantosociale.org
http://db.peacelink.org/calendario/event.php?offset=17&id=700
Per la vita e la liberazione degli
ostaggi
Più di mille morti, tra militari, civili e bambini. Pesante il tributo
dei militari italiani. Tre connazionali in ostaggio. Uno assassinato
freddamente. Il terrorismo che dilaga. E continuano a parlare di mantenimento della pace.
Questa guerra non ci è mai piaciuta.
Noi, cittadini preoccupati dell'odio dilagante, chiediamo che prevalga una scelta per la pace e per la vita.
Siamo vicini alle famiglie degli ostaggi. Ne condividiamo le ansie e le speranze. Abbiamo visto attorno a loro unirsi gli italiani. Una commossa manifestazione si è raccolta a Roma al seguito di una lunghissima bandiera arcobaleno.
E' stata l'espressione solenne e spontanea di una volontà di pace che è nettamente prevalente nel popolo italiano. E' difficile trovare consenso attorno a scelte militari che hanno portato solo morte e distruzione, terrorismo e povertà, sofferenze e dolore. Viceversa il popolo italiano sta prendendo coscienza che questa guerra - avviata in violazione del diritto internazionale - è un'avventura senza ritorno, che il Papa ha denunciato e che una vasta maggioranza dell'opinione pubblica mondiale ha avversato.
Le nostre bandiere della pace in queste ore stanno mandando un messaggio forte in Iraq, dove la popolazione vive - dalla parte opposta e sotto i bombardamenti americani - le stesse angosce delle famiglie Agliana, Cupertino e Stefio.
Nutriamo dubbi su chi si arruola nei corpi paramilitari privati, ma la difesa della loro vita in questo momento ci sta più a cuore di qualunque altra considerazione.
Umilmente e lasciando alle famiglie degli ostaggi la responsabilità per le scelte che ritengono le più opportune, riteniamo di aggiungere una considerazione che valutiamo fondamentale: occorre fare forse ancora un passo in avanti chiedendo la fine degli attacchi militari sull'Iraq che tanti morti mietono fra la popolazione civile.
Per sperare nella liberazione degli ostaggi italiani occorre avere il coraggio di battersi per la salvezza di quegli irakeni che sono oggi "ostaggi della guerra". Questo diciamo alle famiglie Agliana, Cupertino e Stefio: un destino comune unisce i loro figli e tanti di irakeni a rischio di vita. Questo destino comune è la pace. La salvezza non possiamo chiederla solo per i nostri. La salvezza va chiesta per tutti, a partire dai nostri ma senza scordare gli altri. Questa è la pace, volere per il prossimo ciò che noi vogliamo per noi stessi. Pace come rispetto della vita: per tutti. Pace come cessazione delle violenze: da ogni parte. Pace come autodeterminazione del popolo iracheno: perché il colonialismo non ritorni mai più.
Pace!
Mimmo Battista
Giuseppe Caso
Rocco Castria
Cosimo Cazzato
Teresa D'Assisi
Loredana Flore
Alessandro Marescotti
Giovanni Matichecchia
Carla Motolese
Maria Zaccaria
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