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UN 25 APRILE DI RESISTENZA
- Subject: UN 25 APRILE DI RESISTENZA
- From: ponte at ecn.org
- Date: Sun, 25 Apr 2004 17:56:48 +0200
UN 25 APRILE DI RESISTENZA Questo 25 Aprile si presenta con lo stato italiano, nato dalla resistenza antifascista, governato da un manipolo di affaristi e razzisti, nel quale fanno bella mostra di sé i rappresentanti del defunto fascismo. La retorica della resistenza unitaria contro l'invasore è stata sostituita dalla aberrante retorica del revisionismo, che vuole cancellare il ruolo dei partigiani esaltando quello dei liberatori americani e rivalutando, in modo nemmeno troppo strisciante, il regime mussoliniano. Tutto questo non è un caso, dal momento che il governo italiano ha mandato, per la prima volta dal 1943, un forte contingente italiano ad occupare un paese estero, in missione non di pace, ammesso che esistano realmente, ma di guerra, seppur non dichiarata ufficialmente. Un'occupazione, quella dell'Irak, che mira a trasformare in protettorato degli Stati Uniti una vasta regione, strategica per il controllo delle risorse energetiche, e a rilanciare gli investimenti militari e civili, utilizzando i proventi della vendita del petrolio irakeno. Ma i conti sono stati fatti senza l'oste, e la più impopolare guerra degli ultimi cent'anni si sta trasformando in un nuovo Vietnam, dal momento che gli irakeni, al posto di essere contenti di essere liberati (da Saddam) e derubati (del petrolio e della dignità) si stanno ribellando, dando vita ad una vera e propria insurrezione armata, che sta spingendo sempre più paesi della cosiddetta "coalizione" ad abbandonare la folle avventura neocoloniale del petroliere Bush. In questo contesto, mentre la retorica neocoloniale ed imperialista dei massmedia raggiunge livelli di beceraggine e demenzialità impensabili, fino a fare di quelli che sono dei mercenari degli eroi della pace (sic!) non possiamo fare altro che dire che come 60 anni fa bisogna resistere Resistere alla precarietà del lavoro, ai salari sempre più bassi e alle tasse sempre più salate per servizi sociali sempre più scadenti. Resistere ai licenziamenti, e alla flessibilità Resistere alle guerre imperialiste e ai servi dell'impero, alla repressione, alle lame dei fascisti e al lavaggio del cervello dei massmedia. Alle leggi proibizioniste e a quelle medievali, alla distruzione dell'ambiente e al terrore della globalizzazione. Resistere ai fondamentalisti di qualsiasi religione, soprattutto quella del denaro ORA E SEMPRE RESISTENZA Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa. Viale Monza, 255 Milano http://www.pontedellaghisolfa.org http://www.ecn.org/ponte
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