facciamo dell'altra Europa la nostra battaglia politica per un mo ndo di pace



Vi mando alcune considerazioni sull'articolo di Salvatore Cannavò su
Errenews.

Non basta dire NO per costruire un'altro mondo e un'altra Europa.

Bisogna anche dire dei SI se vogliamo costruire una reale alternativa su cui
tutti possano investire le proprie speranze di un futuro migliore. 

Diciamo SI a un'Europa pacifista, democratica, sociale e federalista.
Questa è l'Europa in cui credo e per la quale vale la pena di battersi per
noi e per le generazioni future.
Questa è l'Europa che sognavano Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio
Colorni durante il confino politico fascista nelle carceri di Ventotene.

Non è vero che l'Europa persegue la sua autonomia. 
E' una bugia, semplicemente, perchè l'Europa politica non esiste. Prevalgono
ancora gli interessi nazionalisti (sia di destra che di sinistra) contro gli
interessi del popolo mondo che considera la pace come priorità politica del
nostro tempo. 
L'Europa è un gigante economico e un nano politico. Ci vuole più Europa non
meno Europa.  

Evvero ci sono tanti europeisti sia a destra che a sinistra. Ma questi
europeisti non sono federalisti sono, in realtà, nazionalisti e non vogliono
veramente una Europa unita e libera. 

Ci sono tantissimi cittadini e cittadine europei/e che attendono delle
risposte alle richieste di pace.
Fino a che prevarrà la divisione del mondo in stati nazionali ciò non sarà
possibile. 

Dobbiamo favorire il processo di integrazione politica delle grandi famiglie
del genere umano. Ben venga l'Unione europea se saprà proporre una diversa
gestione dei beni comuni dell'umanità, un diverso  rapporto tra il Sud e il
Nord del mondo, se metterà la pace tra i valori guida fondamentali della
propria politica, se definirà una cittadinanza universale slegando i diritti
dalla nazionalità, se sarà attenta a preservare l'ambiente. Ben venga
l'Unione Africana se ciò consentirà al popolo africano di camminare con le
proprie gambe  e di liberarsi dal colonianismo occidentale. 

Ciò potrà avvenire se tutti noi ci impegnamo in questa direzione proponendo
una alternativa costruttiva che non sia sempre e solo di opposizione.
L'Europa non cade dal cielo. Ha bisogno dell'impegno di tutti/e noi.

Costruiamo la nostra Europa, aperta e solidale, e un mondo diverso partendo
dalle nostre città. La nostra 'polis' va dal quartiere al mondo passando per
l'Europa. Le battaglie locali si intersecano con quelle globali e viceversa.


L'Europa non è altro da noi. L'Europa siamo noi.

Facciamo dell'Europa unita la nostra battaglia politica. Noi cittadini del
ricco occidente, con la costruzione di un'Europa diversa, possiamo dare il
segnale importantissimo che è possibile affrontare i problemi del mondo
mettendosi dalla parte dei più deboli. 

Facciamo dell'Africa unita la nostra battaglia politica. Mettiamo il popolo
africano nelle condizioni di camminare con le proprie gambe.

Facciamo dell'Onu un luogo dove far dialogare in condizioni di parità e di
rispetto tutte le famiglie del genere umano. Africa, America, Europa, Medio
Oriente, Estremo Oriente, Cina, Australia, ecc.

Diciamo Si a una Costituzione europea democratica e federalista.

Diciamo Si a corpi civili di pace e a forze di polizia europee che siano a
disposizione di una Onu completamente diversa che dia voce a tutti i popoli
del mondo e cancelli il diritto di veto dei cinque paesi vincitori della
seconda guerra mondiale e che possano agire nell'interesse di coloro ai
quali vengono calpestati i diritti più elementari.

Sosteniamo il Tribunale Penale Internazionale che possa giudicare i crimini
contro l'umanità.

Non diamo sempre la colpa all'Europa di tutto ciò che non va. 
Diventiamo i protagonisti del nostro futuro. 
Facciamo diventare la costruzione dell'altra Europa la nostra battaglia
politica per un mondo di pace.

Nicola Vallinoto