Ma quale “missione di pace”!



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*Ma quale “missione di pace”!*

I fautori dell’intervento in Iraq potranno ancora parlare di missione di pace?

I “nostri ragazzi” hanno dovuto fronteggiare una folla ostile “di facinorosi “,come vengono definiti dai bollettini di guerra dei loro comandanti e hanno sparato, uccidendo 15 irakeni

Ma, sempre secondo i bollettini di guerra, “non hanno sparato sui civili”: hanno comunque sparato sulla folla se è vero che fra le vittime ci sono anche due donne e un bambino!

L’Iraq è in fiamme, l’ostilità verso l’occupazione sta ottenendo un risultato politico incredibile fino a qualche settimana fa: l’alleanza fra parte degli Sciti ed i Sunniti. Crolla così uno dei capisaldi della politica interventista degli strateghi USA e cioè la presunta non ostilità, se non proprio l’appoggio aperto, della parte Scita del mondo islamico irakeno all’occupazione dell’Iraq.

E ora, dopo questo risultato, di cosa blaterano ancora Berlusconi, Fini, Frattini, Martino e c. di intervento a favore della popolazione irakena? Se l’Italia continuerà a seguire gli USA in questa pazza e criminale avventura si troverà impantanata nel suo Vietnam.

Dobbiamo ritirare i nostri soldati prima che sia troppo tardi.

Margherita e DS non ha imparato nulla dalla lezione spagnola? Devono uscire dall’ambiguità nella quale si sono incastrati e chiedere, come il resto dell’opposizione e il milione di persone che hanno sfilato a Roma il 20 marzo scorso, il ritiro immediato del nostro contingente e delle altre truppe di occupazione dall’Iraq e la loro sostituzione con un contingente ONU formato da paesi che non hanno né partecipato né avallato la guerra.

Questo non è “imbelle pacifismo utopico” ma la sola proposta politica che si possa definire realistica.

*Associazione per la Pace*

*Gianni Rocco*