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mozioni alla Camera per inserire la pace nella costituzione europ ea e per il superamento del diritto di veto
- Subject: mozioni alla Camera per inserire la pace nella costituzione europ ea e per il superamento del diritto di veto
- From: Vallinoto Nicola <n.vallinoto at datasiel.net>
- Date: Wed, 7 Apr 2004 17:28:32 +0200
vi trasmetto il testo di due mozioni in discussione oggi pomeriggio alla Camera per un'Europa capace di agire per la costruzione della pace nel mondo. La prima impegna il governo a promuovere l'inserimento del contenuto dell'articolo 11 della nostra Costituzione nel Trattato costituzionale europeo. La seconda impegna il governo, tra le altre cose, a valutare le proposte volte a superare la pericolosa paralisi possibile dovuta al voto all'unanimità e a sostenere, nel corso di questo semestre, il testo dell'attuale bozza di Costituzione europea, per dare forza alla trattativa in corso, così come è proposto nell'appello del Movimento federalista europeo, condiviso da numerosi cittadini italiani, associazioni ed enti locali; MOZIONI SULLE INIZIATIVE PER FAVORIRE UNA MAGGIORE COESIONE POLITICA DEGLI STATI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA MOZIONE 1. La Camera, premesso che: è evidente il fallimento della dottrina della guerra preventiva adottata dall'amministrazione Bush in Iraq, che ha contribuito a destabilizzare lo scenario mondiale; l'articolo 11 della Costituzione sancisce la contrarietà del nostro Paese alla guerra come strumento di risoluzione delle controversie tra i popoli; nel processo costituente europeo tale principio non può essere eluso, in considerazione della sua universalità; l'Europa può rappresentare un importante punto di riferimento per una politica effettivamente multilaterale; impegna il Governo: a promuovere l'inserimento del contenuto dell'articolo 11 della nostra Costituzione nel Trattato costituzionale europeo. (1-00350) «Realacci, Folena, Fioroni, Siniscalchi, Gasperoni, Piscitello, Zanella, Pistone, Sasso, Bellini, Bandoli, Innocenti, Battaglia, Vigni, Pinotti, Calzolaio, Monaco, Lion, Boato, Rusconi, Zanotti, Ruggeri, Tocci, Bimbi, Reduzzi, Giachetti, Ruzzante, Panattoni, Cento, Villari, Di Serio D'Antona, Maura Cossutta, Mussi, Cima, Lettieri, Pistelli, Grandi, Pisa, Grignaffini, Sereni». (29 marzo 2004) MOZIONE 2. La Camera, premesso che: nel corso del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea il processo di unificazione politica dell'Europa non ha fatto passi avanti significativi; la conferenza intergovernativa, tenutasi a Bruxelles dal 12 al 13 dicembre 2003, non ha approvato il testo della Costituzione europea elaborato nei mesi precedenti dalla Convenzione sull'avvenire dell'Europa; il principio del diritto di veto concesso ad ogni singolo Paese membro condiziona negativamente il progetto dell'integrazione reale e politica dell'Europa; il testo della Costituzione non accoglie fra i suoi principi fondanti l'obiettivo prioritario della pace; nel corso del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea non sono state superate le divisioni fra i Paesi storicamente fondatori dell'Unione europea sul tema della guerra in Iraq e, più in generale, sulla questione della politica estera degli Usa, basata sul modello della «guerra preventiva»; di conseguenza, scarsi sono stati i risultati sul modello di difesa comune per l'Europa; il mancato raggiungimento di una serie di obiettivi rischia di ridimensionare e snaturare il significato del rinnovo a giugno 2004 del Parlamento europeo, considerato che quest'ultimo non elegge un Governo, non ha una carta costituzionale di riferimento e rischia di rappresentare una mera sommatoria di Paesi profondamente divisi sui grandi temi; in tale quadro la scadenza del 14 giugno 2004 si rivelerebbe una semplice prova elettorale di secondo ordine, dove si saggerebbero soltanto i rapporti di forza fra i partiti all'interno dei singoli Paesi; malgrado l'esistenza di chiari limiti, che vanno dall'evidente inadeguatezza della conferenza intergovernativa, alle carenze contenute nel testo della Costituzione europea e alle divisioni permanenti riguardo il tema cruciale della pace, pronunciamenti e azioni provenienti da istituzioni, organismi e cittadini dei singoli Paesi possono tuttavia risultare determinanti per il riavvio del processo di unificazione e di autonomia dell'Europa; impegna il Governo: a dimostrare nelle parole e nei fatti che sulle questioni fondamentali gli interessi e il ruolo possibile dell'Europa travalicano gli interessi nazionali e di parte; a prendere in considerazione le proposte di creare un sistema a «doppia velocità» in Europa, non rigettando, quindi, a priori l'ipotesi di creare un gruppo di Paesi che voglia comunque andare avanti più speditamente nell'integrazione politica e nell'autonomia dell'Europa; a valutare le proposte volte a superare la pericolosa paralisi possibile dovuta al voto all'unanimità; ad appoggiare, nel corso del semestre di presidenza irlandese dell'Unione europea, tutte le azioni volte allo scioglimento del nodo politico che ha impedito l'approvazione della Costituzione europea, in particolare riavviando un'iniziativa della Convenzione sull'avvenire dell'Europa; a sostenere, nel corso del medesimo semestre, il testo dell'attuale bozza di Costituzione europea, per dare forza alla trattativa in corso, così come è proposto nell'appello del Movimento federalista europeo, condiviso da numerosi cittadini italiani, associazioni ed enti locali; a proporre e promuovere in sede europea iniziative che vadano verso una maggiore coesione politica degli Stati membri dell'Unione europea. (1-00315) «Cima, Bulgarelli, Cento, Lion, Pecoraro Scanio, Zanella, Boato, Grillini, Rodeghiero, Camo, Diana, Sereni, De Brasi, Benvenuto, Banti, Cossa, Annunziata, Maura Cossutta». (9 febbraio 2004)
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