07/04 Genova: un'ora in silenzio per la pace



Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

Le notizie che giungono dall'Iraq in queste ore dimostrano, se mai ce ne
fosse bisogno, ciò che è da tempo sotto gli occhi di tutti: i soldati
italiani svolgono compiti di occupazione, e sembra che sparino anche su
donne e bambini.
Altro che "missione umanitaria"
Esigiamo, senza se e senza ma, che i sodati italiani siano immediatamente
ritirati; lo ripeteremo anche domani, salle 18 alle 19, durante la
centotredicesima ora in silenzio per la pace sui gradini del palazzo ducale
di Genova.
Incolliamo di seguito un articolo da "peacereporter"


http://www.peacereporter.net/it/canali/voci/dossier/040406iraq/040406umanit

Missione umanitaria

Tra le circa 15 vittime irachene degli incidenti a Nassiriya vi
sarebbero anche almeno due bambini e una donna.

La notizia, arrivata questa sera grazie all'inviata del Tg3 Giovanna
Botteri, è stata poi confermata dalla Cpa, l'Autorità provvisoria della
coalizione, che ha però detto che è molto difficile avere un bilancio
preciso dei morti.

Una trentina, invece, sarebbero i feriti tra miliziani e civili
iracheni, che secondo l'autorità militare italiana solo accidentalmente
sono capitati in mezzo agli scontri.

I militari si difendono e giustificano la strage chiamando in causa le
regole di ingaggio. Il comando del contingente italiano ribadisce che i
militari si sono limitati a rispondere al fuoco per autodifesa,
attenendosi scrupolosamente alle regole di ingaggio che prevedono «un
uso della forza minimo necessario e proporzionale all'offesa».

Ma è lo stesso bilancio della giornata a smentire le versioni ufficiali:
da una parte almeno 15 morti, tra cui donne e bambini, dall'altra tre
feriti da arma da fuoco: uno ad una natica e due al polpaccio.

I testimoni raccontano semplicemente, che i militari italiani hanno
sparato a caso tra la folla di civili che si era radunata per protestare
contro l'occupazione militare.

Un medico dell'ospedale generale di Nassirya ha detto oggi che
all'ospedale sono arrivati «dieci morti e 37 feriti da martedì alle
04:00 (le 02:00 in Italia», vittime degli scontri tra la milizia sciita
di Moqtada Sadr e le forze della coalizione.

Il dottor Khudayer Hizber ha anche detto che la casa di una famiglia di
cinque persone è stata colpita da un proiettile di mortaio. «Una bambina
di otto anni è morta, mentre il padre, la madre e due bambini sono
feriti», ha precisato.
Un altro ospedale si trova dall'altra parte del fiume ma non è
accessibile ai giornalisti.

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