12 aprile: PASQUETTA SALENTINA '04 - MURO LECCESE



Dilinò
Centro di Musiche alternative e del Mediterraneo
via comm. L. Maggiulli, 12  MURO LECCESE
tel. 0836 / 341153 ; cell. 3480442053 ; E-mail: centrodilino at libero.it

II edizione di
PASQUETTA SALENTINA '04

PARCO SS. CROCEFISSO di MURO LECCESE - 12 APRILE

Il 12 Aprile a Muro Leccese, nella magnifica cornice del Parco del SS. Crocefisso di Muro Leccese, si terrà in esclusiva l' evento più atteso di Musica Popolare Salentina 2004. Giunto alla II edizione, dopo il debutto dello scorso anno che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, il Centro di produzioni musicali DILINÒ ha voluto rinnovare l' appuntamento, organizzando l'intera giornata di Pasquetta '04 all' insegna della cultura popolare del Salento, insieme ad ARCI 'MMACARIE e RADICI DI PIETRA, due tra le realtà più in fermento di questi anni, operanti sul territorio salentino e oltre i suoi confini per produrre e promuovere attività culturali di rilevanza internazionale. Non solo musica, infatti, ad accompagnare la tradizionale "scampagnata" del Lunedì dell' Angelo ma anche mostre ed interventi artistici, esposizioni di artigianato locale, allestimenti di prodotti di cucina tipica salentina, stage di tamburello e visite guidate a monumenti e luoghi-simbolo della Città di Muro Leccese, della quale, il Parco del SS. Crocefisso ne incarna l' essenza, presentando, tra l' altro,  tutte le caratteristiche necessarie ad ospitare la tradizionale Pasquetta: dall' ampio parco giochi e parcheggio alla vasta pineta, dal verde prato agli antichi monumenti.
Un evento, quello di quest'anno, in cui grande spazio è lasciato alla musica salentina, alle sue pizziche e tarantelle, ai suoi canti di lavoro e stornelli. Musica salentina che, ormai affacciata ad uno orizzonte più ampio dei suoi confini locali, è conosciuta in tutto il mondo come una delle massime espressioni di musica popolare. Ed è qui -come sottolineano i promotori dell' evento- che si danno appuntamento i massimi rappresentanti di questo patrimonio culturale; qui, si ritrovano in un incontro, ormai, divenuto annuale, alcuni dei più importanti fautori di questo "successo" della musica nostrana in Italia e nel Mondo. Si alterneranno sul palco, infatti, a partire dalle prime ore del pomeriggio, alcuni delle migliori espressioni di musica salentina che questa Terra conosce, espressioni tra le più in fermento in questi anni: saranno gli Athanaton, i Macaria e i Criamu ad aprire l'intera giornata dedicata alla Pizzica. Tre dei giovani gruppi che più di altri hanno accolto il patrimonio dei propri nonni e lo stanno mantenendo vivo nel tempo e nello spazio, vista la loro attività concertistica che li vede protagonisti anche fuori i confini salentini. 
Gli Athanaton, sono una band nata pochi anni fa, ma già in grado di far parlare di sé, grazie a musicisti validi e tecnicamente preparati, in grado di riportare alla luce un repertorio di canti  popolari incentrato sui temi musicali tipici della tradizione del Salento che, ponte e luogo di passaggio tra Oriente ed Occidente, ha saputo accogliere nel suo patrimonio culturale filoni di tradizioni tra loro diverse, inglobate in quella che può essere definita una cultura mediterranea: dai "canti alla stisa" a quelli  d' amore, dalle pizziche pizziche ai canti della Grecía Salentina, isola salentina in cui ancora si parla il griko, antica minoranza linguistica di cui i musicisti degli Athanaton, provenendo dall' area, si fanno intimi custodi.
I Macaria, gruppo che annovera nelle sue file musicisti salentini trapiantati a Parma e uniti da una passione comune: il Salento e la sua musica tradizionale. Fondatori dell' omonima associazione, nata per promuovere la cultura e le tradizioni del Sud Italia, si fanno propositori di un genere che, attingendo dalla tradizione, cerca di allargarsi e di aprirsi a nuove sonorità: lavoro sintetizzato nella parola: "etnocontaminazione", attraverso l' utilizzo di strumenti definibili "classici", quali la fisarmonica, il tamburello, la chitarra e il violino, ma aperto ad una contaminazione nelle sonorità e nelle melodie, in modo da caratterizzare uno stile proprio e personale. 
I Criamu di Cosimo Giagnotti, a concludere la prima carrellata di gruppi, voce tra le più interessanti della tradizione orale salentina, la cui peculiarità vocale è di sapere comunicare i sentori e i sapori di un'epoca distante che si conserva solo là dove il progresso si distrae, sono una "Compagnia di Cunti e Canti della Tradizione Salentina", massima espressione sonora per chi ama le antiche sonorità della pizzica e della tarantella create da strumenti quali il tamburello, la chitarra acustica, il mandolino; per chi vuole conoscere la cultura musicale del Sud Italia così come, dalle origini, è giunta fino ad oggi, senza che il tempo l' abbia intaccata. Il loro leader Giagnotti può essere definito uno dei primi musicanti che ha operato sul campo un' attività di recupero della tradizione orale che da qualche anno aveva perduto i suoi degni rappresentanti. Più volte presente nella manifestazione della "Notte della Taranta" (di cui si raccoglie una sua partecipazione in un disco-live registrato al Villaggio Globale di Roma) è una sorta di anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo. Il suo lavoro che, insieme ai suoi collaboratori di Terra de Menzu  (tra cui annoveriamo il fratello Claudio Cavallo), è riuscito a riscoprire le antiche radici della sua terra natía e a riaccoglierne le originali ed ancestrali sonorità, è notevolmente importante. Lavoro che è continuato nell' impegno della ricerca e del recupero e che da qualche anno è approdato all' attuale formazione di cui ne è rappresentante: CRIAMU, che, oltre all' insigne cantante, accoglie degni successori della "scuola Uccio Aloisi" (antico cantore salentino), riuscendo ad unire alcuni tra i più importanti esecutori di musica popolare salentina. Voce come memoria quella di Giagnotti così carica di elementi primordiali che, attraverso i canti della tradizione orale contadina, vengono riportati alla luce anche per affascinare ed emozionare senza anacronismi grazie all'apporto di alcuni strumenti, quali granca¿Gli ALLA BUA, nati nella festa-simbolo della tradizione salentina, la Festa di San Rocco, dove si tramandano le esperienze più significative del rituale della "Danza delle spade" e della "Taranta", vantano una pluriennale attività di ricerca e numerosi live, tra cui partecipazioni importanti al Festival di Monsano, al Carnevale di Venezia, al Pizzicata Festival, alla manifestazione Oltremare/Entroterra. Numerose, inoltre, le collaborazioni: da Eugenio Bennato a Sud Sound System, dalla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli alla scuola di cinema e teatro Zelig. Loro, la colonna sonora del film "Pizzicata" e le numerose partecipazione a RaiSat e a RaiTre (di cui ricordiamo le apparizioni del loro video su "Blob", video selezionato, in seguito, al Giffoni Festival  di Faenza). Un interessante curriculum che il gruppo ha saputo costruire nel tempo, divenendo oggi uno dei punti di forza della musica salentina in Italia: pizziche e tarantelle, canti tradizionali e riarrangiamenti magistralmente eseguiti dai suoi sette musicisti,  abili tecnicamente e virtuosi dei loro strumenti. Nel 2002, a consacrare la maturazione del gruppo, giunge "Alla bua", disco prodotto dalla società romana  Etnosphere che sa piazzarsi subito all' attenzione dei critici, grazie alla qualità del prodotto e l' eleganza dell' esecuzione musicale.
I MASCARIMIRÌ, a concludere, sono il gruppo che più di altri ha saputo cambiare il suono della tradizione salentina, muovendosi per primi sui territori della trad-innovazione e dando al patrimonio popolare nuovi orizzonti, vitale respiro in grado di svincolarlo da un atavico Oblio e aprirlo verso nuove identità. È nel rispetto della tradizione, infatti, l' opera dei MASCARIMIRÌ, ma con uno sguardo proteso "in avanti", alla modernità, verso la post-contemporaneità. È un viaggio nei tempi quello che accompagna il lavoro del gruppo, a cui si deve la geniale capacità di fondere con sapiente equilibrio le esperienze dei padri con quelle della musica attuale. Degno leader di questo progetto è Claudio "Cavallo" Giagnotti, uno dei massimi rappresentanti della cultura salentina nel mondo: virtuoso del classico tamburello salentino che il musicista ha saputo risignificare, interpretandolo in funzione di batteria, "Cavallo" è conosciuto al pubblico pugliese e non solo per il suo decennale lavoro di recupero della tradizione orale salentina e, oggi, per i numerosi tour che lo vedono protagonista in tutt' Italia e Oltralpe, dove il suo gruppo è stato premiato al "Festival della Musica" a Parigi come uno dei più originali gruppi contemporanei. Pizzica-pizzica, canti di lavoro e di protesta, suoni della tradizione abilmente ritessuti di un vestito di modernità per renderli adeguati tappeti sonori dove groove contemporanei e ritmiche ancestrali si fondono in perfetta osmosi. Il ritmo del tradizionale tamburello, infatti, si accompagna alle sonorità del basso, del mandolino e della keybord elettrici per allargare l' orizzonte di una musica non più ristretta nell' angusto territorio della cultura locale ma promotrice di un linguaggio universale. Capacità dei quattro musicisti dei MASCARIMIRÌ, infatti, è stata quella di trasbordare oltre i confini salentini una cultura che oggi più di ieri sembra interessare e appassionare in tutto il mondo. I virtuosismi e l' abile tecnica musicale ¿Il Parco del SS. Crocefisso è disponibile nella sua intera area a partire dalle prime ore del mattino.
L' inizio dei concerti è previsto per le ore 15.00
Si ringraziano per la collaborazione: AgriHotel Panzanari, Distribuzione bibite Franco Ianni, Colorificio San Marco, AgriTec di Muro Leccese.
Per ulteriori info: 0836/341153 - 3480442053- centrodilino at libero.it - www.mascarimiri.com - www.crifiuweb.com.