Da "La Rivista del Manifesto"



Salve,
vi segnalo un articolo della rivista del Manifesto intitolato "L'Europa dal
basso" e dedicato a una riflessione sul forum sociale europeo di Parigi e
alle prospettive dell'integrazione europea in vista dell'assemblea europea
dedicata all'Europa che si svolgerà a Roma il 22 e il 23 maggio. Chi
volesse leggere l'articolo nella sua versione integrale può andare alla
pagina http://www.larivistadelmanifesto.it/archivio/45/45A20031205.html

Cristina

== da L'Europa dal basso di Mario Agostinelli ==

[...]
L'Europa dal basso
«Il potere costituente sta nelle mani e nella volontà dei cittadini europei,
ma in questo momento si sta elaborando un progetto di Costituzione europea
al di fuori della società civile: questo progetto non risponde alle nostre
aspirazioni; noi lottiamo per un'altra Europa.» Affermazioni molto
impegnative, che sono contenute nel documento dell'Assemblea finale del 16
novembre e che dovrebbero per lo meno trovare qualche eco nel dibattito, che
segue le riunioni affannose e le polemiche tra i governi della Conferenza
intergovernativa della Ue (Cig) sotto la presidenza di Berlusconi. In
effetti, le critiche mosse dal Forum sociale europeo (Fse) sono state
riprese da Fitoussi, da Lazar, da Habermas, da Derrida e perfino,
indirettamente, da Dahrendorff, ma l'attenzione puntigliosa che le assemblee
hanno dedicato ai contenuti della futura Costituzione non si è affatto
tradotta in lotta politica al tavolo delle forze e delle idee che hanno
trovato convergenza sulla Convenzione e che stancamente dibattono lontano
ormai da un'Europa federale e di democrazia sociale.
È estremamente significativo come anche organizzazioni moderate e interne a
una dimensione tutta istituzionale, come il Movimento federalista europeo,
si siano invece rivolte direttamente ai partecipanti di Parigi con un
appello per convocare una convenzione costituente a sovranità popolare, in
piena consonanza di contenuti e a testimonianza di una avvenuta
contaminazione: «un'Europa di pace che ripudia la guerra, una cittadinanza
cosmopolita legata alla residenza, un'Europa sociale e dei diritti». È un
segno di vitalità che il Fse colga l'orizzonte continentale come contenitore
spazio-temporale di rivendicazioni fino ad ora perseguite in ambito
nazionale, e d'altra parte in via di smantellamento su scala globale.
Corrisponde a un salto di qualità dell'iniziativa e a una testimonianza di
lucidità, dal momento che la costruzione europea è un passaggio di civiltà
prodotto dalle generazioni precedenti - e in particolare da quella
antifascista, che aveva individuato nel lavoro e nel ripudio della guerra i
tratti fondanti del patto sociale per il futuro.
[...]


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Movimento Federalista Europeo
Sezione di Cagliari
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