Banca Intesa, addio alle armi



http://www.ilmanifesto.it/oggi/art72.html

Banca Intesa non fornirà più finanziamenti al commercio di armi. E' la
risposta alla crescente sensibilità dell'opinione pubblica che ha portato
anche a una campagna di pressione, da parte di gruppi pacifisti e attivi
nella finanza etica, contro le `banche armate', cui hanno aderito anche
clienti dell'istituto. «In coerenza con i valori e i principi di eticità a
cui si ispira - si legge in un comunicato - Banca Intesa ha deciso di
sospendere la partecipazione a operazioni finanziarie che riguardano
l'esportazione, l'importazione e transito di armi e di sistemi di arma»,
previsti dalla legge 185 del 1990. Il gruppo bancario «vuole rispondere
anche a un'esigenza espressa da ampi e diversificati settori dell'opinione
pubblica, che fanno riferimento a istanze etiche sia laiche sia religiose».
«Banca Intesa si riserva comunque di valutare autonomamente operazioni che,
pur rientrando fra quelle previste dalla legge 185/90, non abbiano
caratteristiche tali da essere incoerenti con lo spirito di `banca
non-armata'». In questi casi, le operazioni verranno segnalate sul sito
internet dell'istituto. Gli effetti della decisione di uscire in tempi
rapidi dal settore delle armi - conclude il comunicato - si manifesteranno
già quest'anno e potranno essere verificati nella Relazione 2004 del Governo
sull'attuazione della legge, che sarà pronta nei primi mesi del 2005.

La decisione di Banca Intesa è un precedente importante, che potrebbe essere
«imitato» anche da altri istituti di credito italiani.