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Fwd: OCCUPATA L'ACEA - Comunicato stampa
- Subject: Fwd: OCCUPATA L'ACEA - Comunicato stampa
- From: Gennaro Scala <gennarolasca at yahoo.it>
- Date: Wed, 25 Feb 2004 12:20:33 +0100 (CET)
--- Radiocittaperta <segreteria at radiocittaperta.it> ha scritto: ACEA – ISRAELE: cosa c’è da nascondere? Di accordi fra l’Acea e aziende israeliane si parla da più di un anno, e sono già almeno due i viaggi effettuati in Israele da manager di diverse aziende italiane, fra cui quelli di ACEA. All’inizio dello scorso anno, dopo la diffusione della prima notizia relativa all’eventualità di un accordo tra ACEA e Israele per il trattamento e lo sfruttamento delle acque, un appello sottoscritto da decine di intellettuali, giornalisti e politici costrinse il Comune di Roma – azionista di maggioranza dell’ACEA – a smentire l’esistenza di accordi con Israele, che sarebbero illegali in quanto le acque da “trattare” sono quelle che Israele ruba ai Palestinesi dei Territori Occupati, alla Siria (alture del Golan) e al Libano (fiume Wazzani). Le smentite vennero ufficialmente dagli assessori Nieri e Causi. Durante la visita a Roma del premier israeliano Sharon, nel dicembre 2003, la questione degli accordi commerciali fra Italia e Israele è tornata alla ribalta, e stavolta un comunicato ufficiale del Vice Ministro Urso conferma che gli accordi in atto coinvolgono anche l’ACEA. Nonostante l’ufficialità del comunicato del Vice Ministro, sia l’ACEA che il Comune di Roma continuano a rispondere ai cittadini che non esistono accordi con Israele. Ma, se le cose stanno così, perché il Sindaco Veltroni non ha mai risposto alle interrogazioni dei consiglieri Adriana Spera e Nunzio D’Erme? Perché i manager dell’ACEA si recano ripetutamente in visita in Israele? Abbiamo il diritto di avere risposte chiare e inequivocabili. Aldilà delle parole di circostanza dei comunicati ufficiali, la collaborazione dell’ACEA nella rapina delle risorse idriche (e siriane e libanesi) sarebbe un fatto gravissimo, una violazione del diritto internazionale e delle Risoluzioni della Nazioni Unite che condannano l’occupazione militare e coloniale israeliana, un atto di complicità con il governo Sharon e la sua politica criminale. La rapina delle risorse idriche, insieme alla costruzione del Muro dell’Apartheid, è uno degli aspetti più odiosi della colonizzazione israeliana e del tentativo di costringere il popolo palestinese ad abbandonare la propria terra. Facciamo appello ai cittadini romani, alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’ACEA ed alle organizzazioni sindacali affinché pretendano di sapere se l’azienda comunale e lo stesso Comune di Roma si stanno rendendo complici di un crimine contro l’umanità. SINDACO VELTRONI, PRESIDENTE FABIANI: PAROLE CHIARE E DEFINITIVE! Campagna contro il Muro dell’Apartheid. Forum Palestina. Comitato di solidarietà con l’Intifada. ----------------- ACEA – ISRAELE: cosa c’è da nascondere? Di accordi fra l’Acea e aziende israeliane si parla da più di un anno, e sono già almeno due i viaggi effettuati in Israele da manager di diverse aziende italiane, fra cui quelli di ACEA. All’inizio dello scorso anno, dopo la diffusione della prima notizia relativa all’eventualità di un accordo tra ACEA e Israele per il trattamento e lo sfruttamento delle acque, un appello sottoscritto da decine di intellettuali, giornalisti e politici costrinse il Comune di Roma – azionista di maggioranza dell’ACEA – a smentire l’esistenza di accordi con Israele, che sarebbero illegali in quanto le acque da “trattare” sono quelle che Israele ruba ai Palestinesi dei Territori Occupati, alla Siria (alture del Golan) e al Libano (fiume Wazzani). Le smentite vennero ufficialmente dagli assessori Nieri e Causi. Durante la visita a Roma del premier israeliano Sharon, nel dicembre 2003, la questione degli accordi commerciali fra Italia e Israele è tornata alla ribalta, e stavolta un comunicato ufficiale del Vice Ministro Urso conferma che gli accordi in atto coinvolgono anche l’ACEA. Nonostante l’ufficialità del comunicato del Vice Ministro, sia l’ACEA che il Comune di Roma continuano a rispondere ai cittadini che non esistono accordi con Israele. Ma, se le cose stanno così, perché il Sindaco Veltroni non ha mai risposto alle interrogazioni dei consiglieri Adriana Spera e Nunzio D’Erme? Perché i manager dell’ACEA si recano ripetutamente in visita in Israele? Abbiamo il diritto di avere risposte chiare e inequivocabili. Aldilà delle parole di circostanza dei comunicati ufficiali, la collaborazione dell’ACEA nella rapina delle risorse idriche (e siriane e libanesi) sarebbe un fatto gravissimo, una violazione del diritto internazionale e delle Risoluzioni della Nazioni Unite che condannano l’occupazione militare e coloniale israeliana, un atto di complicità con il governo Sharon e la sua politica criminale. La rapina delle risorse idriche, insieme alla costruzione del Muro dell’Apartheid, è uno degli aspetti più odiosi della colonizzazione israeliana e del tentativo di costringere il popolo palestinese ad abbandonare la propria terra. Facciamo appello ai cittadini romani, alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’ACEA ed alle organizzazioni sindacali affinché pretendano di sapere se l’azienda comunale e lo stesso Comune di Roma si stanno rendendo complici di un crimine contro l’umanità. SINDACO VELTRONI, PRESIDENTE FABIANI: PAROLE CHIARE E DEFINITIVE! Campagna contro il Muro dell’Apartheid. Forum Palestina. Comitato di solidarietà con l’Intifada. ______________________________________________________________________ Yahoo! Mail: 6MB di spazio gratuito, 30MB per i tuoi allegati, l'antivirus, il filtro Anti-spam http://it.yahoo.com/mail_it/foot/?http://it.mail.yahoo.com/
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