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Oscuramento di MEDYA TV
- Subject: Oscuramento di MEDYA TV
- From: "Ufficio d'Informazione del Kurdistan" <uiki.onlus at tin.it>
- Date: Fri, 13 Feb 2004 17:44:38 +0100
UIKI-ONLUS Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia Hanno messo a tacere la voce della libertà e della pace: gli standard della Turchia arrivano fino al cuore dell'Europa. Il comitato per le licenze radio-televisive (CSA) francese ha bloccato e annullato le trasmissioni di Medya TV dando come motivazione che si tratterebbe della continuazione di Med TV, l'emittente televisiva kurda che già era stata chiusa. Medya TV che ha iniziato a trasmettere il 30 luglio 1999, aveva già fatto richiesta per la licenza di trasmissione, che il CSA non aveva accettato, così il caso fu trasmesso dagli avvocati di Medya TV alla Corte di cassazione francese. A seguito dell'udienza che si è tenuta ieri mattina, la Corte francese ha confermato la decisione del CSA a non concedere la licenza di trasmissione a Medya Tv. La sentenza della Corte è stata comunicata ieri alla sede di Parigi di Medya Tv. Contemporaneamente la Corte ha mandato una lettera alla società "ABSAT", attraverso la quale Medya Tv è collegata, con la richiesta di cessare subito le trasmissioni dell'emittente kurda. Immediatamente dopo, senza concedere di trasmettere almeno una comunicazione, le trasmissioni sono state interrotte a mezzogiorno. L'Amministrazione di Medya Tv, emittente che trasmetteva tramite satellite in 77 paesi, ha fatto una dichiarazione sulla decisione d'oscuramento dell'emittente definendo la decisione come un assalto ai diritti umani e al diritto di trasmissione. Il Consiglio d'amministrazione, riunitosi subito dopo la cessazione delle trasmissioni, ha criticato la decisione e dichiarato di essere fortemente preoccupato per la nuova aria che si respira anche in Europa nei confronti dei kurdi. Nel comunicato si legge che: "Medya tv è diventata la voce dei kurdi e dei popoli del Medioriente, conquistandosi un posto nel loro cuore". Infatti, "la cessazione dell'attività di Medya Tv non è solo una restrizione al diritto di trasmissione, ma è anche contro i diritti umani. Ci si aspetta che in molti alzeranno la voce contro questa decisione, ma soprattutto le associazioni di stampa e dei diritti umani. Attraverso decisioni politiche non si può mettere a tacere la voce della libertà e della pace." Il fatto che, la decisione del CSA cada a due giorni dal quinto anniversario, il 15 febbraio, del rapimento di Abdullah Ocalan, leader del popolo kurdo, lascia molto sorpresi e preoccupati. Non è un caso che la prima televisione kurda, MedTv, fu messa a tacere il 22 marzo 1999. Tanto meno ci sentiamo sorpresi del fatto che nei prossimi giorni proprio Jacques Chirac si recherà in visita in Turchia. Piovono le reazioni contro la decisione: i kurdi intervenendo in diretta alla radio "Voce della Mezopotamia" o tramite il quotidiano "Ozgur Politika" hanno espresso tutta la loro indignazione. La vice presidente dell'Associazione per i diritti umani (IHD), l'Avv. Reyhan Yalcindag ha dichiarato che è una violazione del diritto di trasmissione e delle libertà di comunicazione. Invece, la KON-KURD, confederazione delle organizzazioni kurde in un comunicato ha dichiarato che si tratta della continuazione del complotto internazionale, che con l'arresto di Abdullah Ocalan vide il suo momento più critico. Per YRK, l'Unione dei giornalisti kurdi la decisione è totalmente ingiusta e soprattutto politica, visto l'importanza del periodo che i kurdi stanno vivendo. Domani, nel corso nella manifestazione che vedrà scendere sulle strade di Stasburgo centinaia di migliaia di kurdi e kurde per protestare in occasione del quinto anniversario del rapimento e imprigionamento di Abdullah Ocalan, tenuto da solo nel carcere isola di Imrali in condizioni di rigido isolamento, si coglierà l'occasione di denunciare anche l'ingiustizia perpetrata dal CSA contro il popolo kurdo. Roma, 13 febbraio 2004 Via Quintino Sella 41 00187 Roma Tel. 0642013576 Fax. 0642003550 Email: uiki.onlus at tin.it
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