24/12 Genova: un'ora in silenzio per la pace



Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

Anche oggi sui gradini del palazzo ducale di Genova, dalle 18 alle 19, si
terrà l'ora in silenzio per la pace.
Ci aspettiamo, attraverso tutte le televisioni, gli immancabili collegamenti
con i "nostri ragazzi" che trascorreranno la notte di Natale in Afghanstan
ed in Iraq. Saluti alle famiglie, alle fidanzate, paure, affetti e lacrime
vere moltiplicate all'infinito e date in pasto all' "audience" .
Buon Natale a tutti e tutte, certamente: quindi anche a loro.
Ma non possiamo dimenticare che i soldati italiani sono all'estero per una
missione di guerra mascherata da azione umanitaria: missione che non serve a
combattere il terrorismo, che è esplicitamente vietata dalla costituzione,
che svolge oggettivamente un ruolo di occupazione; e che accampa come
pretesto il  ricostruire ciò che i nostri alleati statunitensi e britannici
non hanno ancora terminato di distruggere.
Presto, in concomitanza con il dibattito parlamentare, i genovesi saranno
nuovamente invitati a scendere in piazza per chiedere il ritiro del
contingente italiano. Un vasto arco di forze ha già sottoscritto l'invito a
manifestare che segue, e che sarà distribuito in occasione dell'ora in
silenzio ed in seguito, capillarmente, in tutta la città.

FUORI LE TRUPPE DALL'IRAQ SENZA SE E SENZA MA



CHIEDIAMO IL RITIRO DEL CONTINGENTE ITALIANO DALL'IRAQ,

non perché è stato vittima di un attentato, ma perché non sarebbe mai dovuto
partire
-La guerra in Iraq, per stessa ammissione di USA e Gran Bretagna, non
serviva a cercare armi di distruzione di massa, né a riportare la democrazia

Gli iracheni, vittime per anni di un regime brutale sanguinario, e di dodici
anni di embargo, hanno perduto con la guerra migliaia di vite umane,
infrastrutture e servizi ; senza peraltro acquistare " in cambio" alcuna
forma di democrazia
-Le truppe italiane svolgono oggettivamente un ruolo di occupazione, a
fianco degli USA e della Gran Bretagna; sono pertanto visti dagli iracheni
come invasori ed aggressori.

La guerre non servono a combattere il terrorismo, ma moltiplicano i lutti,
gli odi e i rancori

La cattura di Saddam Hussein non cambia affatto questo scenario nè rende
meno grave il fatto che l'Italia, in maniera del tutto incostituzionale, si
trovi in stato di guerra.
PER QUESTO CHIEDIAMO CHE IL PARLAMENTO ITALIANO NON RICONFERMI
LAPARTECIPAZIONE ITALIANA A QUESTA GUERRA.

ADESIONI:

Forum sociale di Genova; Forum sociale del ponente, Forum sociale della
Valpolcevera; CGIL; COBAS; RDB; PRC; VERDI, 16 Marzo Genovain piazza; Rete
per la globalizzazione dei diritti; Comitato Pzz.a Carlo Giuliani; Comitato
Verità e Giustizia; Lega ambiente; Progetto Comunista-Sinistra Prc GE;
Movimento Federalista Europeo; Centro Internazionale Aiuti all' Infanzia;
Forum ambientalista; Legambiente amici a Ponente

Info:
Norma Bertullacelli 010 5704871 - 347 3204042

Antonio Bruno 010 6982958 - 339 3442011

Graziella Gaggero 010 594796 - 347 4197646

Mariangela Grixoni 347 8300100

Roberto Leoni 010 5220512

Pino Parisi 339 2179295

Sergio Tedeschi 010 460483