guerra in Iraq



Cari amici,
ho firmato qualcosa di Vostro in internet nei giorni scorsi. Ora mi è
arrivata la risposta (anzi, due) di un senatore che Vi giro per conoscenza.

Saluti di pace e buon lavoro!

Maria Rosaria Baldin
Via della Repubblica, 3/3
36066 Sandrigo (VI)
(mail: mari at lillinet.org)

"L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi.
Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L'orizzonte è
irraggiungibile.
E allora, a cosa serve l'utopia?
A questo serve, per continuare a camminare".
Eduardo Galeano


Oggetto: Rif: Chiedo un voto di pace mail:

Gentile signora Baldin,
il contenuto della sua lettera è datato, ma non lo è lo spirito. Capisco
che volendo manifestare la sua attuale preoccupazione lei si sia servita di
uno degli strumenti di dialogo con i parlamentare che sul tema della guerra
in Iraq lei ha trovato in internet.
Io sono stato a suo tempo contrario alla guerra in Iraq ed in Senato ho
votato contro sia al mandato al governo ad inviare una cosiddetta missione
umanitaria, sia al decreto che ha finanziato la missione chiaramente
militare.
Per il "rendiconto" che le interessa può consultare la pagina
http://www.euganeo.it/tinobedin/default.asp?testo=pace.htm
del mio sito internet.
Gentile signora Baldin,
il contenuto della sua lettera è datato, ma non lo è lo spirito. Capisco
che volendo manifestare la sua attuale preoccupazione lei si sia servita di
uno degli strumenti di dialogo con i parlamentare che sul tema della guerra
in Iraq lei ha trovato in internet.
Io sono stato a suo tempo contrario alla guerra in Iraq ed in Senato ho
votato contro sia al mandato al governo ad inviare una cosiddetta missione
umanitaria, sia al decreto che ha finanziato la missione chiaramente
militare.

La tragedia di Nassiriya ha reso evidenti i rischi della presenza italiana,
ma anche il carattere della missione che il governo (neppure la maggioranza
parlamentare) ha affidato al contingente italiano.
Non ho cambiato idea rispetto ad allora: resto contrario ad ogni intervento
unilaterale degli Usa e dei loro alleati; resto contrario alla
partecipazione dell'Italia ad ogni fase di questa guerra.
So però che adesso le condizioni dell'Iraq non sono quelle dell'anteguerra:
lo vediamo ogni giorno in tv, specialmente non alle tv italiane ma a quelle
europee. Il popolo iracheno è dentro una tragedia, estesa almeno quanto
quella in cui la dittatura sanguinaria di Saddam l'aveva ridotto. Questo
non può lasciarci indifferenti ed una risposta va data.


La tragedia di Nassiriya ha reso evidenti i rischi della presenza italiana,
ma anche il carattere della missione che il governo (neppure la maggioranza
parlamentare) ha affidato al contingente italiano.
Non ho cambiato idea rispetto ad allora: resto contrario ad ogni intervento
unilaterale degli Usa e dei loro alleati; resto contrario alla
partecipazione dell'Italia ad ogni fase di questa guerra.
So però che adesso le condizioni dell'Iraq non sono quelle dell'anteguerra:
lo vediamo ogni giorno in tv, specialmente non alle tv italiane ma a quelle
europee. Il popolo iracheno è dentro una tragedia, estesa almeno quanto
quella in cui la dittatura sanguinaria di Saddam l'aveva ridotto. Questo
non può lasciarci indifferenti ed una risposta va data.
Con un cordiale saluto.
Sen. Tino Bedin

gli indirizzi mail relativi sono: t.bedin at senato.it <t.bedin at senato.it>
Tino Bedin it <bedin%euganeo.>