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Com. stampa del Mfe sull'Europa
- Subject: Com. stampa del Mfe sull'Europa
- From: Vallinoto Nicola <n.vallinoto at datasiel.net>
- Date: Fri, 28 Nov 2003 11:10:55 +0100
IL PRIMO MINISTRO BELGA HA RAGIONE: LA FEDERAZIONE EUROPEA CON CHI CI STA I governi dell'Unione stanno facendo il possibile per convincere i cittadini europei che l'Europa intergovernativa non ha alcun futuro. I Ministri delle Finanze hanno esonerato Francia e Germania dal rispetto dei vincoli del Patto di Stabilità, aprendo così la via anche ad altri governi per una politica inflazionistica che potrebbe mettere a rischio l'Unione monetaria. I Ministri degli Esteri, che si riuniscono a Napoli per discutere della Costituzione europea, avanzano pretese che, di fatto, equivalgono allo smembramento del progetto approvato dalla Convenzione. La Gran Bretagna si rifiuta d'intaccare il principio dell'unanimità; la Spagna e la Polonia vogliono mantenere in vita un sistema di voto che dà, a loro, il doppio di poteri della Germania, che ha più abitanti di Spagna e Polonia insieme; il Ministro Tremonti vorrebbe rinazionalizzare la politica fiscale europea; infine, la Presidenza italiana ha presentato una bozza di compromesso che ostacola la formazione di una difesa europea da parte di un gruppo d'avanguardia. Contro questo squallido panorama intergovernativo, si è levata forte e chiara la voce del Primo Ministro Belga Guy Verhofstadt che all'Università Humboldt ha dichiarato: "La direzione indicata dalla storia è chiara. Il futuro dell'Europa sta nella costruzione di un'Europa federale... Dobbiamo far fronte ad una sfida storica. Quindici anni dopo la caduta del Muro di Berlino, l'Unione europea crescerà dai suoi originari sei stati a venticinque. Quasi cinquant'anni dopo il Trattato di Roma... abbiamo la straordinaria opportunità di avere una genuina Costituzione europea e un'Unione politica europea". Guy Verhofstadt non teme il fallimento della Conferenza intergovernativa, perché conosce l'alternativa. "Sono convinto - sostiene - che il fallimento della Conferenza intergovernativa segnerà l'avvio d'ogni sorta di cooperazione avanzata. Si vedrà inevitabilmente emergere un'Europa a due velocità, un nucleo europeo, una Federazione europea dentro l'Unione europea". L'ora della verità è vicina. A metà dicembre il Consiglio europeo di Bruxelles dovrà decidere se approvare il progetto di Costituzione proposto dalla Convenzione. E' ormai evidente che si andrà verso il fallimento o perché non vi sarà alcun accordo tra i 25 capi di stato e di governo o perché, pur di trovare un accordo, si getterà alle ortiche il progetto di Costituzione. Guy Verhofstadt ha ragione. I governi che intendono fare, e non disfare, l'Europa approvino il progetto di Costituzione così com'è. I paesi che vogliono andare avanti verso la Federazione europea lo possono fare. Comincino a proporre ai loro parlamenti e ai loro cittadini di ratificare il progetto di Costituzione. I governi reticenti decideranno in seguito se partecipare o meno alla costruzione della Federazione europea. Nessuno li vuole escludere. L'Europa intergovernativa è ormai agonizzante. Il pericolo è che la fine della Vecchia Europa apra una falla irrimediabile nella costruzione comunitaria, metta in pericolo la democrazia in Europa e la pace nel mondo. Occorre dunque seppellire subito l'Europa intergovernativa senza rimpianti. L'alternativa è l'Europa democratica, federale e dei cittadini. Il tempo delle mezze misure e delle mezze verità è scaduto. Movimento Federalista Europeo Milano, 28 novembre 2003 __________________________________________________________________ Il comunicato stampa in formato .rtf è disponibile al seguente indirizzo: www.mfe.it/doc/2003/mfe_com_stampa_11_2003.rtf Info: Movimento federalista europeo Via Volta, 5 - 27100 Pavia Email: mfe at mfe.it
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