MIssione di pace...



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posta at associazionewalterrossi.it

Il vecchio sarà a breve disattivato.



Missione di pace - Ma per favore!!!
Il tragico evento di Nassiriya ha scatenato un carosello vergognoso di
ipocrisie e menzogne che sottolineano ancora una volta la natura di
"regime" del sistema politico in atto. Tutti insieme, governo, maggioranza,
ulivo, mass media, impegnati in un'opera di sciacallaggio politico per
avallare la tesi della missione di pace delle truppe italiane e
dell'origine terrorista dell'attentato che è costato la vita a tanti nostri
connazionali.
E' necessario ribadire e contrastare con la massima fermezza le falsità che
in questo momento vengono vomitate in maniera impressionante per difendere
scelte di interventismo militare di completa e totale responsabilità del
governo e della maggioranza che lo sostiene.
I soldati italiani NON sono andati in Iraq in missione di pace, sono andati
in un paese tuttora in guerra come componente dell'esercito invasore che
sta occupando il paese.
L'infamia di chi oggi piange i nostri soldati è ancora più vergognosa di
fronte ad affermazioni di dolore e stupefazione e imprevedibilità di chi ha
inviato i nostri soldati in missione di guerra, senza appoggio ONU, contro
il parere della maggioranza delle nazioni mondiali e di circa l'80% degli
italiani e di gran parte dell'opinione pubblica mondiale.
Idee come "guerra preventiva", "guerra umanitaria", "portatori di libertà",
sono stati, come sempre, spazzati dall'orrore della guerra che ha
dimostrato ancora una volta, che guerra vuol dire sangue e morte, che
occupazione vuol dire rivolta.
Il nostro paese è in guerra, una guerra coloniale al solo scopo di
difendere gli interessi strategici ed economici statunitensi in Iraq. Se la
storia ha un senso, la scelta della guerra non porta popolazioni festanti
ad accoglierti ma attentati, guerriglia, dolore e sopraffazione fino a
quando l'occcupante non si ritira e libera il paese della propria presenza.
Tutto ciò che sentiamo in questi giorni è troppo, troppo simile ai proclami
di qualsiasi paese che giustifica l'invasione di un altro, invitiamo tutti
a rileggere cosa diceva la propaganda fascista durante l'invasione dei
paesi africani, di quella nazista nell'occupazione dei paesi europei e
anche durante l'occupazione dell'Italia.
Acthung - Banditen
Parole come portatori di civiltà, di pace, di aiuto sono tra le più
gettonate nella propaganda di regimi passati e presenti, così come banditi
e terroristi erano e sono definiti i combattenti per la libertà del proprio
paese.
Tutti quelli che tanto si sono scandalizzati ai tentativi del revisionismo
storico di definire terrorista la lotta partigiana in Italia, facciano
attenzione a quando usano questa definizione per i combattenti di altri
paesi.
Esiste una differenza fondamentale che non dobbiamo mai dimenticare e che
traccia un solco profondissimo tra la legittimità e la barbarie di un
azione armata, la natura dell'obiettivo di un azione. Qualsiasi azione che
abbia come obiettivo dei civili disarmati è un'azione terrorista e come
tale non ci stancheremo mai di condannarla abbastanza, qualsiasi azione che
ha come bersaglio obiettivi di natura militare è un azione di guerra, sia
eseguita da eserciti regolari che da movimenti di liberazione o di
resistenza.
I nostri soldati sono stati uccisi durante un azione militare in un paese
in guerra, non da terroristi ma dal movimento di guerriglia locale che sta
lottando per cacciare gli invasori dalla propria terra.
Se vogliamo evitare, come la gran parte del popolo italiano ha tentato già
prima della guerra, di evitare altri morti ingiuste e inutili è nostro
dovere imporre al governo Berlusconi, unico e solo responsabile di questa
tragedia, di ritirare immediatamente i nostri soldati dall'Iraq, chiedendo
in concomitanza l'intervento dell'ONU per sostituire l'autorità militare
statunitense e preparare, nel più breve tempo possibile, le elezioni e la
convocazione di un'Assemblea Costituente nel paese.

Associazione Walter Rossi
14 novembre 2003