Carmine Fotia risponde, Giulietto Chiesa replica



Il Presidente di Megachip disturba i manovratori?

Risposta a Giulietto Chiesa di Carmine Fotia, vice direttore di La7

Da: Fotia Carmine
A: Info Megachip
Oggetto: R: Ma Carmine Fotia (vice-direttore del tg de La7) è solo un
maleducato o è anche un censore?

Il signor Chiesa, che di censura deve intendersi, vista la sua lunga
esperienza in unione sovietica, doveva informarsi meglio, dal momento che
la sua intervista e' andata in onda quel giorno, nel nostro telegiornale di
massimo ascolto, alle 23,30. se poi vuole decidere anche chi La7 deve
intervistare oltre che lui, mi sembra una pretesa un po' totalitaria.
Quanto agli insulti, che connotano solo chi li lancia, ne rispondera' nelle
sedi opportune.
Carmine Fotia

La risposta di Giulietto Chiesa, Presidente di Megachip
14 Novembre


Giulietto Chiesa conosce infatti perfettamente la vigliaccheria dei
censori, per averla sperimentata direttamente e indirettamente più volte,
in Unione Sovietica, poi in Russia e infine in Italia. Giulietto Chiesa
rileva che le scuse non sono ancora venute e ribadisce di essere - ma è una
sua debolezza - sconcertato e perfino un pò angosciato che il signor Fotia
eserciti la professione giornalistica. Giulietto Chiesa sa anche che, se
dipendesse dal signor Fotia, mai e poi mai comparirebbe, e comparirà, sugli
schermi controllati dal signor Fotia, e non ha alcuna pretesa di
comparirvi. Quanto all'aggettivo "totalitario", a lui attribuito, è una
tale imbecillità da far morir dal ridere. Totalitario non è nemmeno
aggettivo che possa applicarsi a persona singola, per giunta priva di mezzi
di comunicazione di massa.
Giulietto Chiesa
Presidente di Megachip


***

Il precedente intervento

Ma Carmine Fotia (vice-direttore del tg de La7) è solo un maleducato o è
anche un censore?
Il giorno 29 ottobre il sottoscritto ha ricevuto richiesta per
un'intervista sui fatti della lontana Russia. Intervista concessa
gratuitamente e benevolmente, essendo il sottoscritto in quel momento nei
locali della stessa La7, dopo la trasmissione mattutina di Omnibus, cui
aveva preso parte. Ma la sera l'intervista non va in onda.

Risulta che il suddetto Fotia, attualmente - per quanto possa apparire
sconcertante - esercitante la professione giornalistica, ha deciso che il
sottoscritto non doveva apparire sullo schermo. E ha mandato in tutta
fretta una troupe ad intervistare, sullo stesso tema, Sergio Romano. E'
chiaro che il sottoscritto non gli piace, al suddetto Fotia, esercitante -
per quanto possa apparire fantastico - la professione giornalistica.

Ma sarebbe stato elegante fare almeno una telefonata di scuse. Invece il
suddetto Fotia, forse perché - cosa improbabile - si vergogna di quello che
fa, cioè si fa schifo, non ha avuto nemmeno questo coraggio. Resta
l'interrogativo: trattasi soltanto di un villanzone (della qual cosa non vi
è dubbio), o siamo in presenza di un noto "progressista", e naturalmente
anche molto "riformista", convertitosi alla censura?

Giulietto Chiesa

p.s.
Il suddetto sottoscritto non avrebbe mosso il cursore del computer se non
fosse che, prima del villanzone Fotia, esercitante la professione
giornalistica, in almeno altri due casi precedenti, non fosse venuto a
conoscenza di interventi molto pesanti, telefonici e non telefonici,
giornalistici e non giornalistici, per impedire il suo accesso a
tramissioni televisive sulle reti di stato (un caso), sui canali di Sky (un
caso). Non parliamo dei canali Mediaset. Non è che, per caso , il
presidente di Megachip comincia a dare fastidio?



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