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Zanotelli alla Gravina-Altamura
- Subject: Zanotelli alla Gravina-Altamura
- From: "marinella e giancarlo" <m.marescotti at tiscalinet.it>
- Date: Wed, 12 Nov 2003 10:59:52 +0100
Vi invio la trascrizione della breve chiacchierata fatta con Padre Zanotelli, comboniano, presente tra i marciatori, sul tema della marcia, dei parchi, del futuro della murgia. A lui, più che domande, abbiamo chiesto di ascoltarlo. Questa la sua libera dichiarazione: <<Primo. Io prima di tutto dico congratulazioni per lo splendido lavoro che avete fatto perché mettere insieme così tanta gente, in Puglia, per una cosa del genere, non è facile. E' stato fatto un lavoro trasversale, che ha toccato tutti dai giovani, ne vedo tantissimi e questo è molto bello, a tutte le fasce di età, ma soprattutto al campo giovanile, alle scuole, ci sono laici ma ci sono anche religiose, Queste sono trasversalità molto importanti, veramente molto bello. Congratulazioni agli organizzatori. Secondo. Io suggerirei che questa marcia diventasse una specie di Perugia-Assisi del sud, la prima più in chiave nazionale, in chiave europea, questa dovrebbe essere in chiave mediterranea più rivolta al sud, al sud d'Italia ed al mediterraneo , quale il medio-oriente e nord-africa.... Terzo, ho l'impressione che la Puglia è ancora la regione dove c'è la capacità organizzativa, tra le regioni del sud, ed in questo senso questa marcia è molto significativa proprio perché esprime un sud che vuole recuperare se stesso, la propria dignità, le proprie radici, la propria cultura, essere fiera del proprio pensiero meridiano. Questo è un altro aspetto che secondo me la marcia esprime e deve continuare ad esprimere man mano che va avanti... Dovrete insistere sull'aspetto militarista, don Tonino Bello diceva no ai poligoni di tiro,..perché diceva : <<no potete pensare ad avere una culturale verso il nord-africa e il medio-oriente se avete i cannoni o gli aerei puntati verso di loro>>. Questa un una lotta da continuare perché la Puglia sia o diventi una vera arca di pace, nel vero senso della parola.. L'aspetto vostro, locale, della murgia, secondo me quello che è importante è proprio il problema della terra. Soprattutto dovreste cominciare a riflettere, insieme anche ai comuni. Se i comuni sono qui oggi a marciare dovrebbero avere un momento in cui tutti i consigli comunali della murgia si ritrovano insieme, se questo è possibile, magari con un consiglio ristretto che rappresenti questa realtà dell' intera murgia. I comuni hanno la tendenza a lavorare ciascuno per proprio conto, mentre sarebbe importante che questo coordinamento dei comuni, eletto dai comuni stessi, fosse capace di proporre delle cose che vengano realizzate. Per esempio potrebbe essere che la murgia come parco rurale vada verso un'accentuazione della diffusione dell'agricoltura biologica e che ci siano tentativi di cooperative per incoraggiare i giovani a mettersi assieme, anche con le famiglie per realizzare un'agricoltura che risponda alle esigenze della gente.. E' in questo senso che vedo il vostro movimento locale.. e vi auguro davvero che la regione si decida che non si giochi più e che il parco venga fatto e che si parta davvero con una politica nuova>>. Don Zanotelli, io risiedo in un comune, Ginosa in provincia di Taranto, che partecipa al perimetro del futuro Parco delle Gravine costituito da un'area di murgia che si affaccia sulla pianura tarantina e metapontina. Il parco prende il nome da lunghi e profondi burroni , le gravine, che da nord a sud portano a mare le acque meteoriche del sovrastante territorio murgiano. Molti comuni hanno ridotto la loro partecipazione, addirittura qualcuno vi partecipa con pochissimo territorio.. <<Io non conosco quella zona.. ma è chiaro che queste resistenze da parte dei comuni fanno sicuramente parte della natura umana che al sud è ancora più accentuata che al nord, ovvero c'è qualcosa che blocca al lavorare insieme e sembra che ognuno voglia andare da solo invece di collegare i comuni,. I comuni sono la base di una società civile seria se collaborano , se lavorano insieme in modo da abituarli a riflettere. Il problema dei comuni è che non viene più fatta politica ma è solo gestione di fondi, spartizione di finanziamenti, soldi . Questo tipo di amministrazione non è più sostenibile, dobbiamo cominciare a smetterla e pensare seriamente ad un modo sincero e concreto di fare le cose...>> Parlerà, nel suo intervento previsto al termine della manifestazione, di Don Tonino Bello? <<Certamente è un amico intimo al quale credo di aver buttato addosso varie croci. Sono convinto, insieme al Vescovo Monsignor Bettazzi, che la sua prematura morte, che quel tumore glielo abbiamo fatto venire noi. Lui aveva il sorriso sulle labbra ma rodeva dentro, col vaticano, con altri vescovi, con la gente, ha sofferto molto..soffriva molto, non solo lo ricorderò ma lo sento molto presente in questa marcia..lo ricorderò certamente.>>. Trascrizione a cura di Peppino Pirrazzo del Coordinamento Provinciale dei Comitati per il Parco delle Gravine.(infotel 3405054489)
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