Nuova legge sul Servizio Civile



Carissime/i,

nella speranza di fare cosa gradita, sono ad allegarvi il comunicato stampa
della Regione Emilia-Romagna relativo all'approvazione in Consiglio
Regionale della legge sul Servizio Civile.

Rimango a  disposizione per ulteriori informazioni od eventuali chiarimenti.

Cordiali saluti.

Gianluca Borghi
Assessore
Politiche sociali. Immigrazione.
Progetto giovani. Cooperazione internazionale
Regione Emilia-Romagna
Tel. 051-6397159
Fax 051-6397051

Approvata la nuova legge regionale. Per volontari e obiettori il
riconoscimento di crediti formativi

Servizio civile: spazio a stranieri, under 18 e anziani
(15 ottobre 2003) - Servizio civile aperto anche ai ragazzi tra i 15 e i 18
anni, agli adulti e agli anziani, riconoscimento delle attività svolte in
qualità di volontari e obiettori di coscienza come crediti formativi per
l'università e l'accesso al mondo del lavoro, iniziative di formazione per
i volontari e i responsabili dei progetti, allargamento del servizio civile
a nuovi settori d'impiego, ulteriore sostegno alle missioni umanitarie
all'estero. E ancora iniziative di sensibilizzazione alla pace e
all'impegno civile nelle scuole.
Sono le principali novità della nuova legge regionale che ridisegna il
panorama del servizio civile in Emilia-Romagna, approvata in Consiglio
regionale. A quasi quattro anni dalla precedente legge viene elaborata una
nuova normativa in previsione della sospensione dell'obbligo di leva, per
sostenere e valorizzare le novità introdotte con l'istituzione del servizio
civile nazionale tenendo conto della realtà locale. Per quanto riguarda
l'accesso ai posti da volontari finanziati con fondi regionali, le
differenze rispetto alla normativa nazionale riguardano i ragazzi più
giovani e gli stranieri dato che, in Emilia-Romagna, la cittadinanza
italiana non è un requisito indispensabile per prestare servizio. Un'altra
novità interessa i dipendenti regionali, che per partecipare a progetti di
servizio civile messi a bando sul territorio, possono richiedere
l'aspettativa e il part-time.

Gli obiettivi e le novità della legge
Obiettivo della legge è il sostegno alla diffusione del servizio civile
svolto dai volontari e dagli obiettori di coscienza, tutelando i giovani
che in futuro sceglieranno ancora la strada dell'impegno volontario nel
sociale. Il servizio civile regionale intende coinvolgere le persone
durante l'intero arco della vita: dai bambini ai ragazzi che stanno
adempiendo l'obbligo formativo, dagli adulti agli anziani che hanno magari
tempo e interesse a sentirsi utili agli altri.
Oltre ai giovani tra i 18 e i 28 anni (la fascia di età individuata a
livello nazionale per svolgere il servizio civile, che resta prioritaria),
potranno proporsi come volontari presso gli enti del territorio
emiliano-romagnolo anche adulti e anziani su progetti specifici, ma anche
ragazzi più giovani, tra i 15 e i 18 anni, con progetti estremamente
flessibili sul "campo" durante l'anno scolastico o nella pausa estiva.
L'esperienza maturata si tradurrà in una "dichiarazione delle competenze"
da fare valere come credito formativo, sulla base di convenzioni da
stipulare con le università e con soggetti del mondo del lavoro.
L'esperienza potrà andare quindi ad arricchire il libretto formativo dello
studente. In collaborazione con l'Ufficio Scolastico regionale e con i
singoli istituti sono previste iniziative di sensibilizzazione ai temi
della pace, della solidarietà e della partecipazione sociale nella fascia
di popolazione scolastica più giovane, tra gli insegnanti e le famiglie. Le
competenze acquisite attraverso il servizio civile saranno inoltre
considerate come titolo valutabile nei concorsi indetti dalla Regione, con
la possibilità che altri enti pubblici locali attivino un analogo
riconoscimento.
Si ampliano anche i settori di impiego di obiettori e volontari: oltre
all'assistenza socio-sanitaria, alla salvaguardia del patrimonio artistico,
all'educazione, alla tutela dell'ambiente, alla protezione civile, sarà
possibile partecipare a missioni umanitarie e svolgere attività che
comportino la tutela dei diritti sociali e l'esercizio della nonviolenza in
tutte le sue forme. La legge regionale prevede la gratuità degli esami
medici richiesti ai volontari per svolgere il servizio civile.
Inoltre la nuova legge presenta ulteriori novità come l'elenco regionale
degli enti di servizio civile con i soggetti accreditati a livello
regionale; valorizza la Consulta regionale per il servizio civile con
funzione di organo consultivo della Giunta; istituisce un fondo regionale
che integra le risorse statali e comunitarie; esplicita la centralità dei
Coordinamenti provinciali con funzione di valorizzazione delle risorse sul
territorio, promozione e verifica dei progetti oltre al compito di attivare
sportelli informativi per i giovani e formare obiettori, volontari e
responsabili degli enti.
Nel 2003 la Regione ha stanziato 600mila euro per finanziare i progetti
degli enti e le attività dei Coordinamenti provinciali. A fronte di una
forte diminuzione del numero degli obiettori di coscienza (3.292 nel 2003
contro gli oltre 11mila posti disponibili presso enti e associazioni), è
cresciuto il numero di volontari in servizio civile che passano dai 220 del
novembre 2002 agli oltre 900 di oggi, numero destinato probabilmente a
crescere in risposta ai 1200 posti messi a bando in Emilia-Romagna.

Il commento dell´assessore regionale alle politiche sociali Gianluca Borghi
"Questa legge - ha spiegato l'assessore regionale alle Politiche sociali
Gianluca Borghi - intende intercettare una disponibilità e un interesse
condivisi da molti cittadini emiliano-romagnoli, pronti ad impegnarsi nel
fornire un servizio utile alla comunità.
Dopo aver sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Ufficio nazionale per
il servizio civile (Unsc) ed aver aperto la Sede periferica dell'Unsc
presso il nostro assessorato nel 2001, la Regione Emilia-Romagna, nel
rispetto ed allo scopo di sostenere la normativa nazionale, ha varato oggi
un nuovo strumento per qualificare ulteriormente l'esperienza del servizio
civile nella prospettiva della totale volontarietà, che può rappresentare
un'opportunità per ampliare la platea dei fruitori.
La scelta di partecipare e investire le proprie energie nel sociale viene
infatti sostenuta e incentivata dall'offerta di opportunità ai giovani,
come le occasioni di formazione e la spendibilità delle competenze
acquisite nei percorsi di studio, sul mercato del lavoro, ma anche in altre
forme d'impegno civile".