Ankara: oggi 15 IX, 7. udienza del processo a Leyla Zana



Ankara: oggi 15 IX, settima udienza del processo a Leyla Zana


Si e' svolta oggi 15 settembre ad Ankara la settima udienza dello storico
rifacimento (iniziato il 28 marzo 2003) del processo contro Leyla Zana ed
altri ex deputati kurdi, gia' processati e condannati a 15 anni di carcere
nel dicembre 1994 dopo un processo giudicato iniquo dalla Corte Europea dei
Diritti umani, la quale ha percio' imposto alla Turchia di rifare tale
processo.

Per il resoconto dettagliato delle precedenti udienze (in italiano) vedi:
http://www.ranchdeiviandanti.it/LeylaZana/Retrial/it.html
Il resoconto dettagliato dell'udienza di oggi sara' trascrittto il piu'
presto possibile.
Per informazioni piu' generali su Leyla Zana, vedi:
http://www.ranchdeiviandanti.it/LeylaZana/home.html

Nuovamente la Corte del tribunale per la Sicurezza di Stato ha rifiutato di
scarcerare gli ex deputati kurdi, i quali nei loro interventi odierni hanno
duramente criticato la Magistratura turca per la sua mancanza di rispetto
delle elementari norme giuridiche. Ma l'udienza e' stata rilevante anche
perche' nuovamente hanno potuto parlare i testimoni della difesa (oggi,
tre), i quali, come gia' avevano fatto altri testimoni nell'udienza di
luglio, hanno apertamente smentito tutte le imputazioni, affermando che
Leyla Zana e gli altri ex deputati avevano incontrato i capi tribu' per
riportare la pace tra le tribu' nemiche in conflitto, astenendosi da
qualsiasi propaganda a favore del PKK (Partito dei Lavoratori del
Kurdistan, che in quel periodo conduceva lotta armata contro lo Stato
turco). L'accusa di propaganda per il PKK era stata l'imputazione
proncipale, e, come gia' nell'udienza di luglio, e' stata smentita da molti
testimoni assolutamente insospettabili di qualsiasi simpatia o convergenza
politica con gli imputati.

Il rifacimento del processo era cominciato il 28 marzo 2003, ed era
proceduto per parecchie udienze nel peggiore dei modi, tanto da far
pronunciare al Presidente della Delegazione del Parlamento europeo (Joost
Lagendijk) un giudizio durissimo: ""Sembra essere la copia del primo
processo. E la copia di un processo iniquo e' pure essa un processo
iniquo". In particolare, come dettagliatamente documentato da parte del
Centro per l'Indipendenza dei Giudici e degli Avvocati (CIJL ) della
Commissione Internazionale dei Giuristi (ICJ), la Corte aveva in
continuazione sfacciatamente violato il principio giuridico delle pari
opportunita' tra accusa e difesa. cfr.:
http://www.ranchdeiviandanti.it/LeylaZana/Retrial Terza udienza: Ankara, 23
maggio 2003.

Tuttavia la ferma e tenace opposizione degli ex deputati kurdi, dei loro
avvocati, e l'assidua presenza delle delegazioni europee (sia del
Parlamento europeo, sia di associazioni di giuristi, di difesa dei Diritti
umani, etc.) erano riuscite ad intaccare la resistenza della Corte, ed a
rendere possibile l'audizione anche dei testimoni della difesa, i quali
avevano sistematicamente "demolito" le tesi dell'accusa. Ciononostante la
Corte e' rimasta sorda e cieca di fronte agli sviluppi processuali, e si e'
ostinata nelle sue valutazioni preconcette, rifiutando ogni volta, e pure
oggi, le richieste di scarcerazione degli imputati.

In questo contesto, sia le istituzioni politiche e giuridche dell'Europa,
sia l'associazionismo democratico europeo con la sua solidarieta' attiva e
con la sua presenza "in loco", continuano ad essere un fattore di primaria
importanza per impedire alla Turchia (in lista d'attesa per il suo ingresso
in Europa) di ripetere l'iniquita' commessa nel 1994. Un buon motivo per
non restare inattivi a guardare...

La prossima udienza sara' il 17
ottobre.