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Castelvolturno: il sindaco di destra denuncia i comboniani
- Subject: Castelvolturno: il sindaco di destra denuncia i comboniani
- From: "Agnese Ginocchio" <agnese.musica at katamail.com> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Tue, 02 Sep 2003 00:41:08 +0200
APPELLO a favore dei COMBONIANI Carissimi Amici e compagni,se potete diffondete e pubblicate questa notizia anche sui vostri siti e giornali. Un altro vero e proprio atto di ingiustizia che si compie nei riguardi di chi lotta a favore dei diritti dei più poveri,emarginati,sfruttati e non accettati dalla civiltà del benessere,anzi, uomini di classe inferiore,considerati spazzatura e cosa da eliminare.Così il vile atto di denuncia compiuto dal sindaco di Castel Volturno (CE),nei riguardi di P.Giorgio missionario comboniano che si è schierato a favore degli immigrati di colore ,quelli che incontriamo spesso per strada,sui marciapiedi,sulle spiagge,sotto l'afa del sole d'estate, il freddo gelo d'inverno ,sotto la pioggia,nei pressi dei semafori...a svolgere lavori che noi italiani minimamente ci piegheremmo a fare,quest'atto vile ,dicevo,ha davvero dell'incredibile.I poveri immigrati che spesso lasciano la loro patria e tutto ciò che hanno di più caro a causa della guerra e della povertà che imperversa sulla loro terra ,emigrano anche dalle nostre parti nella speranza di ricominciare una vita da capo... Ma quì cosa trovano?Ambiguità ,incertezza,incoerenza,freddezza,da parte di un governo che dovrebbe mettere in pratica la democrazia,invece opta e fa applicare con rigore la legge"ALTO IMPATTO" Bossi-Fini e inoltre delle istituzioni che se ne lavano le mani... e se ne infischiano... Ma forse e continuo a chiedermelo,anche se il colore della pelle è diverso dal nostro,non siamo tutti esseri umani nati liberi,con gli stessi diritti uguali per tutti?E perchè ancora ci si batte per un permesso di soggiorno che non viene loro concesso? Così questa povera gente si ritrova a combattere da sola e cade schiava sotto la trappola della camorra,che gli promette vitto e alloggio ,in cambio di lavoro nero e sfruttamento.Non esiste più libertà di scelta e se provano a ribellarsi vengono uccisi.Non possiamo stare fermi a guardare di fronte all' incalzare dell' ingiustizia.Dobbiamo agire in prima persona,unire le nostre forze nel nome della Pace e della Giustizia,nel nome della Libertà,alti Valori che ora più che mai reclamano "SPAZIO,DIRITTI" quì dove lo spazio e il diritto sembra essere violato sempre più, perdere in potenza e cedere allo svantaggio ;mentre poi l'avversario opposto acquista sempre più potere e forza:guerra,ingiustizia,razzismo,violenza,odio,disordine,mali d'ogni genere... schiavitù,sfruttamento,prigionia,terrorismo,diventano voci e realtà sempre più macabre e terrificanti.
Guerra e guerre infinite! Io ribadisco e lo ripeto:"NO a tutte le GUERRE!"Per questo motivo che ci uniamo ancora una volta ,anche in questo periodo di transito estivo,anche perchè la Pace non va in ferie e ci uniamo appoggiando l'azione non violenta dei comboniani che hanno messo in pratica e testimoniato con coraggio il messaggio della Pace.
A Loro va tutto l'appoggio e la solidarietà.-Per questo motivo che ci mobiliteremo anche noi, partecipando alla manifestazione del 5 Ottobre davanti a Montecitorio a partire dalle ore 17:00 -Mentre il 15 Novembre davanti alle prefetture e preture in tutt'Italia,si manifesterà a favore dei diritti e permesso di soggiorno dei nostri fratelli immigrati. -Come portavoce e su invito di p.Giorgio che ho sentito personalmente,
INVITO Atutto il: Coordinamento Matesino per la Pace, tutti i Comitati,Centri sociali,Movimenti, Associazioni a favore della Pace, tutti gli uomini di buona volontà nella nostra zona ,a metterci in contatto fra di noi e mobilitarci per questa causa.
Grazie! Chi può partecipi e soprattutto aiuti a diffondere questa notizia.L'articolo sottostante è interessante da leggere.Pubblicato sull'unità da parte di "Raffaele Sardo".
Un grosso saluto "ARCOBALENO" Shalom,pace,pax,pau,mir,aleka,salaam,peac...."....Quante volte ho visto incatenare...veri Uomini e Donne diversi che hanno creduto in un 'Ideale'/Pensati dei pazzi,dei folli,eran Uomini veri,eran Uomini Eroi../A volte si deve rischiare,si deve lottare,fortemente sperare.../Contro le guerre e poi...razzismi e schiavitù..!Violenze e odi che ci uccidono nei cuor..!/Forse noi uomini non siamo tutti ugulal?../AMORE non c'è AMORE più.../:Domani che sarà...?
-Amore mio dimmi :Come sarà..il Domani,domani,domani,domani .... se non costruiremo il Domani ORA?AMORE E LIBERTA'!Domani,domani,domani,domani...l /i voglio sentire,li voglio toccare... con tutti i colori dell'Arcobaleno...l /i voglio sentire,li voglio toccare... nell'unico Cuore che ha dentro ogni Uomo.../li voglio sentire,li voglio toccare... perchè voglio vivere,vivere e amare Te.../li voglio sentire,li voglio toccare... perchè voglio vivere,vivere e amare Te.../li voglio sentire,li voglio toccare...
Amore mio dimmi:Come sarà...come sarà?Domani Pace,Pace verrà..!-" (Da:"Come sarà il Domani..?"M.e T.di AGNESE GinocchioDedicata a P:Giorgio e P.Francesco comboniani di Castel Volturno-CE)
AGNESE Ginocchio-cantautrice(Alife-Caserta) "Musica contro tutte le guerre... per la Giustizia,la Libertà e la Pace nel mondo" -attivista per la Pace-. info:agnese.musica at katamail.com; info/contatti: combonianicastelvolturno at hotmail.com ************************************* (www.unita.it) 27.08.2003Il sindaco di destra denuncia i comboniani: «Proteggono gli immigrati»
di Raffaele SardoCASTEL VOLTURNO Il sindaco di Forza Italia, Antonio Scalzone, denuncia alla magistratura padre Giorgio Poletti, il comboniano che a giugno scorso si incatenò sotto la prefettura di Caserta per protestare contro le retate indiscriminate nei confronti degli immigrati. Lo accusa di “denigrare il suo operato, istigando gli immigrati e sfidando le istituzioni”. E lo individua come l’unico responsabile capace di mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica su tutto il litorale domizio.
Lo fa con un esposto-querela inviato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, al Ministro dell’Interno, al Prefetto di Caserta, al Questore di Caserta e al vescovo di Capua, monsignor Bruno Schettino, nella cui diocesi ricade la parrocchia di Santa Maria dell’Aiuto, la chiesa di cui è parroco proprio padre Giorgio Poletti.
Si riacutizza in questo modo uno scontro che aveva avuto il suo momento più aspro nel Consiglio Comunale aperto del 7 luglio scorso, quando a padre Giorgio fu quasi impedito di parlare, in un clima di forte tensione creato da Scalzone e dai sui supporter. Quella volta solo grazie alla forza pubblica e alle forti proteste del parlamentare diessino, Lorenzo Diana, fu riportata la calma espellendo dall’aula i più scalmanati che inveivano contro i comboniani. Ma prima ancora c’era stata la “calata” di Borghezio, a Castel Volturno, il parlamentare razzista della Lega Nord, invitato proprio dal sindaco di Forza Italia.
“Denuncio il signor Giorgio Poletti scrive il primo cittadino di Forza Italia nel suo esposto - per il contenuto dell’articolo del giornale “Black and White” dell’agosto 2003” (è un periodico pubblicato dai comboniani di Castel Volturno ndr). In particolare Scalzone ritiene offensivo e lesivo della propria immagine il fatto che i comboniani a proposito dell’accordo di programma stipulato il primo agosto tra varie istituzioni, hanno scritto: “E’ un accordo trasversale alle forze politiche, che unisce sinistra e destra, d’altronde c’è di mezzo il denaro che un potere unificante e corruttore incredibile”.
“Ho appreso da più parti continua Scalzone nel suo esposto che anche durante la celebrazione delle messe in varie zone del territorio, continuano a denigrare il mio operato, ad istigare gli extracomunitari contro la mia persona, a individuarmi come nemico della solidarietà e dei valori civili. Considero questo atteggiamento non solo assolutamente inaccettabile per la carica istituzionale che ricopro e per l’impegno profuso ogni giorno in nome della legalità, ma anche lesivo e rischioso per la mia persona che viene continuamente additata come nemica della solidarietà e dei valori civili. Ho ritenuto necessario e doveroso informarla al fine di prevenire ogni possibile causa di turbativa dell’ordine pubblico derivante dal tentativo di delegittimare le regole istituzionali”.
Traspare dalle parole del sindaco la stessa identica intolleranza del capo del suo partito quando parla del dissenso e delle contestazioni alla sua persona. Tanto che le manifestazioni annunciate in tutta Italia per il 27 settembre dai padri comboniani contro la Bossi-Fini, sono viste come atti sovversivi contro le istituzioni. Una difesa delle istituzioni poco credibile, se è vero che il precedente consiglio comunale, presieduto dallo stesso Scalzone, fu sciolto per condizionamenti di camorra. Ma tant’è. “I padri comboniani - scrive ancora Scalzone nella sua lunga lettera - annunciano una serie di manifestazioni a favore di immigrati clandestini a rischio di espulsione. Tra queste ne emerge una, prevista per il 27 settembre, durante la quale i comboniani bruceranno gli ordini di espulsione per gli extracomunitari trovati senza permesso di soggiorno e rilasceranno agli immigrati i permessi siglati da loro con il timbro “in nome di Dio”. Una sfida, quindi, in piena regola alle leggi dello Stato, alle norme della convivenza civile, un atto di provocazione che mira a destabilizzare l’ordine della comunità locale, duramente provata dal fenomeno dell’immigrazione clandestina, dalla criminalità e dall’illegalità ad essa collegata, che da anni subisce uno scenario fatto di prostituzione e spaccio di droga. Non solo, però, i comboniani sfidano lo Stato e le sue Istituzioni ma ingeriscono nello sviluppo e nella legalità.” E la chiosa finale. Rivolgendosi a Pisanu, scrive: “Chiedo di prendere ogni provvedimento ritenuto opportuno per il rispetto delle leggi dello Stato e per garantire ordine e sicurezza pubblica messa a rischio da padre Giorgio Poletti”.
Lapidario il commento di Padre Giorgio Poletti su tutta questa vicenda: “Il sindaco Scalzone? Non è una persona credibile e non intendo interloquire con chi non ha credibilità. Faccia quello che vuole. Noi abbiamo i nostri programmi che portiamo avanti quotidianamente. Evidentemente qualcuno ha paura di quello che facciamo noi. Ma saranno i fatti a parlare e non le polemiche” .
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