risposta all'invito del comandante del poligono di Quirra



Comunicato stampa



Oggetto: Invito a visitare il poligono di Quirra rivolto dal generale Landi
a Gettiamo le Basi e a quanti hanno sottoscritto la petizione al Presidente
della Repubblica per chiedere accertamenti e la sospensione delle attività
militari (La Nuova Sardegna 24, 25 luglio 03).





Il generale Carlo Landi, comandante del Poligono Interforze Salto di
Quirra, dalle pagine della Nuova Sardegna ha invitato il comitato Gettiamo
le Basi ad effettuare una  visita nell'area militare, il pezzo di paradiso
sequestrato al popolo sardo da cinquant'anni e trasformato in sinistro
epicentro di malattia e morte.

Ci lega a Quirra un profondo affetto di lunga data che, forse, compromette
l'obiettività: alcuni tratti dell'altopiano e, soprattutto, la candida
spiaggia e le rosse scogliere di Murtas sono per noi uno dei luoghi più
belli del mondo. Il sospetto della contaminazione mortale che aleggia ci
rende questo angolo di Sardegna ancora più caro e prezioso e da carattere
d'urgenza allo sforzo per liberarlo dall'occupazione militare, arrestare il
degrado e ripristinare l'originario stato d'incontaminazione.

Concordiamo, come di sicuro anche il generale Landi, con le belle parole
del sottosegretario alla Difesa, Salvatore Cicu: "Il rispetto della salute
e dell'ambiente è un obiettivo prioritario della Difesa e questo va
dimostrato con atti certi, concreti e inoppugnabili, che non offrano più
spazio a timori o supposizioni, ma accertino la verità nell'interesse e per
la tranquillità dei cittadini di Quirra e dei militari" (La Nuova 2-3-02).

Queste belle parole, pronunciate nel marzo dello scorso anno, si sono
tradotte in una cosiddetta indagine scientifica, da alcuni definita una
megapagliacciata, da altri giudicata un'operazione di depistaggio, da altri
ancora, la più benevola maggioranza, relegata al rango di spot
pubblicitario.

Condividiamo le belle enunciazioni di principio del ministro alla Difesa,
Antonio Martino: "E' interesse della Difesa che gli episodi vengano
chiariti in modo soddisfacente. Altrimenti la nostra credibilità verrebbe
intaccata" (L'Unione 3-3-02). Oggi, a più di un anno di distanza, vediamo
che le previsioni del ministro si sono realizzate: la credibilità della
Difesa e delle Forze Armate è precipitata in un mare di fango fatto di
false promesse, false indagini, inquietanti silenzi, implausibili e
illogiche spiegazioni, palese volontà di non apportare chiarezza.

Ci lusinga la fiducia riposta dal generale Landi nelle capacità
d'investigazione e ricerca scientifica  del nostro piccolo comitato.
Purtroppo dobbiamo deluderlo, ahinoi! Non siamo in grado di sopperire alla
latitanza delle istituzioni. Sebbene abbiamo individuato equipe
scientifiche altamente qualificate che offrono garanzie di autonomia e
onestà intellettuale, il passaggio alla fase operativa dell'indagine è
totalmente ostruito dal previsto, banalissimo e insuperabile ostacolo:
reperire i fondi necessari per finanziare una ricerca complessa,
pluridisciplinare, attenta alla molteplicità dei fattori  patogeni (
emissione onde elettromagnetiche, presenza di metalli pesanti cancerogeni
connessi alle "normali" attività di qualsiasi poligono, uranio e
quant'altro).

Un serio accertamento ambientale e sanitario non ha niente a che fare con
una passeggiata in poligono con visita guidata agli impianti e prelievo di
tre palettate di terreno, sul modello "indagine trasparenza" messa in scena
dal sottosegretario Cicu l'anno scorso. Non intendiamo spacciarci per
improbabili ricercatori scientifici o per segugi buoni a scovare uranio,
metalli cancerogeni, onde elettromagnetiche e varie sorgenti di
contaminazione.



Auspichiamo che il generale Landi dia prova di un impegno fattivo per
frenare la vertiginosa caduta di credibilità delle Forze Armate e compia
gli atti concreti che costituiscono i prerequisiti di una seria ricerca
scientifica scevra da ipotesi pregiudiziali, una ricerca attendibile che,
siamo certi, prima o poi, riusciremo ad ottenere. Ci aspettiamo, di
conseguenza, che faciliti i lavori d'indagine rendendo note le mappe
dettagliate, riferite agli ultimi 20 anni, dei siti di stoccaggio dei
diversi materiali, delle discariche dei residui, delle posizioni da cui
sono stati sparati proiettili e lanciati missili, dei punti bersaglio
utilizzati a terra e nell'immenso tratto di mare dalle forze armate di
varie nazionalità e dalle numerose imprese private "affittuarie" del
poligono. Insistiamo con l'esigenza di conoscere come e dove l'Italia abbia
smaltito le armi chimico-batteriologiche messe al bando con i trattati
internazionali del 1972.

Rivolgiamo al generale Landi la stessa richiesta avanzata al Presidente
della Repubblica: l'imposizione di una moratoria alle attività del poligono
fino a quando non sia stata trovata una ragionevole e convincente
spiegazione alle troppe leucemie, ai troppi linfomi, alle troppe
alterazioni genetiche. E' un provvedimento urgente, dettato dal basilare
principio di cautela e dal senso di responsabilità e rispetto, che dovrebbe
contraddistinguere le Forze Armate, nei confronti del territorio, dei
militari e della popolazione.

Realisticamente riteniamo che le varie Autorità non troveranno la forza e
il coraggio di spezzare la catena di morte. In assenza di un risveglio del
popolo sardo il poligono continuerà a devastare ambiente e vite.

Nell'ipotesi, purtroppo concreta, che non intervenga la moratoria,
parteciperemo ben volentieri con una nostra delegazione al tour turistico
del poligono, gentilmente offerto dal Comandante. Proponiamo il periodo dal
22 al 26 settembre, data in cui sono programmati lanci di missili AIM-9L,
missili Spada e sganci di bombe a guida laser. Saremo lieti di assistere
anche allo spettacolo del lancio degli Hawak e degli Aster 30, i famosi
missili che il vento di maestrale dirotta e trascina controvento negli
ovili e nei vigneti.

Ci auguriamo che la franca ammissione dei forti limiti tecnico-scientifici
del nostro comitato non pregiudichi la gita promessa dal generale Landi.



Comitato sardo Gettiamo le Basi

Tel: 070 823498 - 3386132753