Fw: da baghdad 3\from baghdad 3



----- Original Message -----
From: Dr.Bashar Faiq <master76a at yahoo.com>
To: bebitartari at bcc.tin.it
Sent: Thursday, July 24, 2003 3:22 PM
Subject: da baghdad 3\from baghdad 3

Caro Silvano,

innanzitutto per tranquillizzarTi, Ti diro' che Saad, ma non solo lui,
sostiene che gli spariu dell'altra notte erano di gioia per la morte del
figlio piu' temuto del vecchio Fritz. Fra quegli spari, qualcuno ha
approfittato per mettere a segno qualche attacco contro i soldati Americani
e pare ne abbia fatto fuori due. La notte e' pericolosa soltanto per i
furti, che tuttavia continuano e terrorizzano parecchia gente.

Mentre mangiavamo il pesce alla Hewar Art Gallery, Saad mi ha detto che la
guerra e' stata giusta. Gli Iraqueni non sarebbero mai riusciti a cambiare
governo, ma che e' necessario che, compiuta l'operazione, la parola torni
agli Iraqueni al piu' presto possibile.

Fino ad oggi ho trovato soltanto il taxista che mi ha accompagnato alla
Galleria che mi ha detto che preferisce gli Americani al governo precedente.

Dopo il pranzo abbiamo accompagnato Rodhan Beha, un formidabile calligrafo
e abbiamo conosciuto la sua deliziosa famiglia, in particolare una
deliziosa bimba di 7 anni molto affettuosa e molto legata a Tusio.

Dopo siamo andati a vedere la casa ad al-Azaraq per scoprire con nostro
dispiacere che essa e' gia' stata affittata per 6000 USD l'anno, 1000 in
piu' di quanto mi ha detto Tusio che gli avevamo richiesto.

Abbiamo incontrato la signora che vi abita di fronte, una signora che e'
stata a lungo in Italia e che vuole andare in Giordania per permettere al
figlio - che si chiama Iraq, pur essendo nato in Italia - di terminare il
liceo scientifico. Questo a causa del terrore che ha ad uscire di casa. Non
apre nemmeno piu' il negozio di abbigliamento che ha in quartiere. Mi ha
detto che gli Iraqueni non hanno "bisogno della carita', sono un popolo
ricco". Per lei la guerra non e' stata giusta.

Al-Azaraq sarebbe il quartiere piu' "in" dal punto di vista della
sicurezza, secondo Tusio, ma nessun quartiere in questo momento puo
considerarsi sicuro, secondo le informazioni sino ad ora raccolte. Pare
anche che vi sia un grosso afflusso di Ebrei che comprano case nei
quartieri piu' lussuosi senza nemmeno discutere il prezzo, probabilmente
per stabilirsi anche qui, approfittando della presenza degli Americani, che
non mi pare poi discreta come Ti avevo scritto nel mio primo messaggio..

Quest'oggi abbiamo visitato l'ospedale della Croce Rossa Italiana, dove
abbiamo consegnato ai bambini ricoverati o assistiti in ambulatorio dei
pupazzi di peluche portati da Tusio. Vi ho anche incontrato una vecchia
conoscenza, l'ex Assessore Dc al Personale del Comune di Genova, dr.
Pasquale Di Pietro, insieme a due medici dell'Istituto Giannina Gaslini. E
per fortuna vi abbiamo incontrato anche padre Shlemon, che incontreremo
stasera alle 6. Incomincero' da lui a porre la domanda sulla questione del
microcredito.

A pranzo abbiamo parlato con il ten. Barbieri, che comanda il reparto di
carabinieri del reggimento dei paracadutisti Tuscania, che presidia
l'ospedale. Ci e' sembrato una persona piuttosto motivata con la testa sul
collo.

La delegazione e' composta da quattro persone. L'"anziano" e' Tusio. Il dr.
Marino Andolina e' un pediatra dell'ospedale di Trieste, dove e' anche
consigliere comunale di Rifondazione Comunista. E' stato in Bosnja,
Kossovo, Afghanistan e viene una volta al mese in Iraq con dei soldi
raccolti per l'ospedale di Trieste dal "Giornale". Intanto oggi ne ha
approfittato per convenire il trasferimento in Italia di bambini che non
possono essere curati qui. Ha intenzione di andare a Nasiriyah perche' dice
che il rifiuto politicamente giusto delle ONG italiane di giustificare la
presenza militare avra' come conseguenza l'abbandono dell'ospedale, e
siccome il suo lavoro e' salvare la vita ai bambini, egli ci andra'. E io
con lui. Rosa Rita e' la moglie di Ahmoud, l'architetto giordano che fa da
corrispondente al tandem Tusio-Marino ad Amman. Sta raccogliendo interviste
che poi pubblichera' su qualche giornale in Italia, credo. Poi ci sono io.

La nostra dirimpettaia e' Sarah ...

Domattina molto presto andremo a Baquba.

Quanto alle ONG ho intenzione di fare una domanda esplicita a padre Shlemon
e vediamo che cosa mi rispondera'.

Saluti a Laura, ai Berretti e agli amici

Insh'Allah.

Dear Silvano,

first of all, aiming to be you quiet, I say that, according the opinions
collcted by Saad, and not him only, the shooting heard the day before
yesterday probably were expressions of joy because the death of the most
terrible old Fritz's son. Among them, somebody get the chance to get a goal
killing two American soldiers. Night is a dangerous time only because the
robberies which are going on and make too much people therrorized.

While we ate fish in the Hewar Art Gallery, Saad said me that he appreciate
right the war. The Iraqi people couldn't be able to change their
government. Now, after ultimating the task, it needs that the Iraqi get in
their hands the situation as soon as possible.

Till now I met only a taxi driver who said me that he prefers the American
to the former government.

After lunch we broke Rodhan Bedha, a very good calligrapher, to his home.
We knew their delicious family and especially a very nice 7 years old
daughter, very dear and in straight relation with Tusio.

Then we went to see the house in Al-Azaraq area, but we discovered that it
has been rented for 6000 USD, 1000 more than Tusio said me the owners ask
to him.

We met a lady who lives in front of the house. She lived for a long time in
Italy and she wants to emigrate in Jordan to allow her son (named Iraq, but
born in Italy) to end the secondary school in scientific disciplines. She
wants to do it because she is too much afraid for the robberies. She
doesn't open anymore her dressing store. She said me that the Iraqi don't
needs charity, they are a rich people. She doesn't appreciate right the war.

According to Tusio's informations Al-Azraq might be the most safe area, but
no areas in the city might be appreciated safe. It seems there is a great
arrival of Jews who buy houses in the most luxuous areas, avoiding the
discussion of price. Probably they do it in order to establish themselves
ther, getting the chance because the permanence of Americans. Instead of
what I reported You in my first message, it doesn.t appear so soft.

Today we visited the Croce Rossa Italiana hospital. We delivered peluche
animals to the children. Here we met a man know from very long time, dr.
Pasquale Di Pietro, former Advisor in the Comune di Genova, came here with
other two physicians from Istituto Giannina Gaslini in Genova. Fortunately
we met even father Shlemon, that we'll meet in the evening at 6 p.m. I'll
start to ask him the

question about mychro credit.

Insh'Allah

Angelo


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