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Quirra: petizione a Ciampi
- Subject: Quirra: petizione a Ciampi
- From: "Marcao" <caomar at tiscali.it>
- Date: Sun, 27 Jul 2003 12:28:19 +0200
COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI Comunicato stampa 19 luglio 2003 Oggetto: una petizione a Ciampi con 1500 firme per far luce su morti e malattie sospette a Quirra e per chiedere la chiusura del poligono. Una petizione con 1500 firme è stata spedita oggi al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dal Comitato sardo Gettiamo le Basi. In base al buon senso e all'elementare principio di precauzione, fino a quando non sia stata trovata una ragionevole e convincente spiegazione alle troppe morti e malattie sospette, si chiede l'immediata sospensione delle attività del Poligono Interforze Salto di Quirra. Nella petizione al Capo dello Stato si ricorda che un generale e cinque militari in servizio nel poligono Interforze sono stati uccisi dalla leucemia, quattro sono in lotta contro il male. A Quirra, frazione di Villaputzu con 150 abitanti, 12 persone sono state divorate da tumori al sistema emolinfatico, 2 decedute. A Escalaplano, paese confinante con la base, 2600 abitanti, 12 bambini sono affetti da gravi malformazioni genetiche, 14 persone colpite da tumore alla tiroide. Sebbene le denuncie sull'inquietante percentuale di tumori al sistema emolinfatico siano state lanciate da medici di base e da sindaci fin dal gennaio 2001, a tutt'oggi non è stata accertata alcuna causa credibile. Recentemente il ministro Carlo Giovanardi, esprimendosi a nome del Governo, ha autorevolmente avallato in Parlamento la tesi proposta nel marzo 2002 dalla ASL 8 di Cagliari: "L'agente scatenante sarebbe l'arsenico estratto da una miniera ormai dismessa". Il mondo scientifico ha rigettato questa ipotesi che non trova alcun riscontro in letteratura medica. L'eccesso di alterazioni genetiche non è l'unica fonte di preoccupazione. Nell'arco di due mesi, tra aprile e giugno, sono precipitati quattro missili fuori controllo e un radiobersaglio esponendo la popolazione e gli stessi militari a pesanti rischi. Il Comitato chiede pertanto a Ciampi un autorevole intervento affinché sia garantito e tutelato il diritto alla salute dei cittadini. Auspichiamo che il presidente solleciti le autorità competenti affinché avviino serie ed accurate indagini ambientali e sanitarie che offrano garanzie di indipendenza, autonomia e trasparenza democratica; che intervenga affinché si adottino immediatamente tutte le misure necessarie per garantire il diritto della popolazione alla sicurezza, alla salute e alla vita; che impedisca che cada il silenzio su questa vicenda. Comitato sardo Gettiamo le basi 070 823498 - 338 6132753 ------------------------------------------ TESTO PETIZIONE....per quanti intessero continuare ad esercitare una pressione su Ciampi e vertici politici Al Presidente della Repubblica Oggetto: Poligono della morte Salto di Quirra. I dati documentati e ripetutamente denunciati dai media sardi sono i seguenti: Poligono Interforze Salto di Quirra, un generale e cinque militari uccisi dalla leucemia, quattro in lotta contro il male; Quirra- frazione di Villaputzu - 150 abitanti, 12 persone divorate da tumori al sistema emolinfatico, 2 decedute;Escalaplano, 2600 abitanti, 12 bambini con gravi malformazioni genetiche, 14 persone colpite da tumore alla tiroide. In base al buon senso e in base all'elementare principio di precauzione, fino a quando non sia stata trovata una ragionevole e convincente spiegazione alle troppe anomalie, esigiamo l'immediata sospensione delle attività del Poligono Interforze Salto di Quirra. Nome e cognome Città Firma (DATI AGGIORNATI su Quirra: Morti 5, Malati 13. La Nuova ha dato notizia della morte di Monica e della malattia del figlio, residenti a San Vito ma abituali frequentatori della casa dei familiari a Quirra) ***************************************** Lettera di accompagnamento comitatoglb at katamail.com Tel 070 823498 - 3386132753 Presidente Ciampi, il costo in vite umane nei paesi confinanti con il Poligono Interforze Salto di Quirra è divenuto intollerabile. Gli ultimi dati hanno fatto salire ancora il numero accertato delle vittime civili: 18 casi di tumore al sistema emolinfatico tra i 150 abitanti della piccola frazione di Quirra. Monica, la giovane madre deceduta alcune settimane fa, e il suo bambino, da poco uscito dal tunnel della leucemia, non risiedevano a Quirra, vi soggiornavano a lungo nella casa dei loro familiari. "Voci di popolo" , solo in parte verificate, denunciano anche nei vari paesi confinanti con l'immensa area militare numerosi casi di aborti spontanei e feti malformati tra gli animali, percentuali anomale di patologie tumorali, linfomi Hodgkins e alterazione genetiche. Il numero dei militari colpiti da leucemia è da ritenersi notevolmente inferiore ai dati reali tenuto conto che le notizie sulla "Sindrome di Quirra" non sono quasi trapelate fuori dall'Isola, i media a diffusione nazionale hanno mantenuto un agghiacciante silenzio, le eccezioni si contano sulle dita di una mano. Sebbene le denuncie sull'inquietante percentuale di tumori al sistema emolinfatico siano state lanciate dal medico di base e dal sindaco fin dal gennaio 2001, a tutt'oggi non è stata accertata alcuna causa credibile. Recentemente il ministro Carlo Giovanardi, esprimendosi a nome del Governo, ha autorevolmente avallato in Parlamento la tesi proposta nel marzo 2002 dalla ASL 8 di Cagliari: l'agente scatenante sarebbe l'arsenico estratto da una miniera ormai dimessa. Il mondo scientifico ha rigettato questa ipotesi che non trova alcun riscontro in letteratura medica, ha "bocciato" lo screening di massa avviato nella frazione di Quirra dalla ASL 8, ha relegato nell'ambito dello show mediatico l'indagine promossa dal ministro della Difesa nel marzo 2002. Non si ha notizia se si ipotizzi anche un rapporto causa-effetto, ugualmente sconosciuto in letteratura medica, tra arsenico, alterazioni genetiche e tumori alla tiroide che imperversano in percentuali da brivido a Escalaplano, paese confinante con il poligono. Non si ha notizia di indagini ambientali e sanitarie ad Escalaplano e negli altri paesi adiacenti all'area militare. Recentemente il sottosegretario alla Difesa, Salvatore Cicu, contraddicendo le certezze del ministro Giovanardi, ha dichiarato che nel Poligono Interforze Salto di Quirra sono tutt'ora in corso accertamenti. Un principio consolidato in tutti i paesi democratici sancisce l'incompatibilità tra il ruolo di controllore e il ruolo di controllato. Il ministero della Difesa, non può proporsi come perito super partes assumendo, inoltre, la doppia veste di accusato e giudice al tempo stesso. L'eccesso di alterazioni genetiche, leucemie e patologie tumorali non è l'unica fonte di preoccupazione. Nell'arco di due mesi, tra aprile e giugno, sono precipitati quattro missili fuori controllo e un radiobersaglio esponendo la popolazione e gli stessi militari a pesanti rischi. La spiegazione dei gravi incidenti fornita dal Comando militare e ribadita dal Governo al Parlamento è stata: i venti in quota avrebbero deviato i missili. Pesanti silenzi, incomprensibili ritardi, accertamenti di dubbio valore scientifico, informazioni a stento credibili, minano la fiducia nelle Forze Armate e nelle istituzioni della Repubblica, sono percepiti come bruciante insulto alla sensibilità, all''intelligenza e alla dignità del popolo sardo, riaprono la ferita, mai rimarginata, di sentire la nostra terra considerata alla stregua di colonia in cui tutto è permesso, dove l'incolumità e la vita degli abitanti ha un valore che si avvicina allo zero. Premesso ciò, chiediamo un Suo autorevole intervento affinché sia garantito e tutelato il diritto alla salute dei cittadini. La trasparenza democratica impone che la popolazione sia correttamente informata: - sugli accertamenti effettuati o in corso in modo da consentire alla comunità scientifica di esprimere pareri qualificati sulle metodologie di ricerca e prendere in esame la documentazione che attesti i risultati; - se siano state accertate percentuali in eccesso di patologie riconducibili all'arsenico, acquisite in letteratura medica, quali cancro alla pelle, al polmone, fegato, vescica, rene, colon; - se siano state effettuate indagini che accertino se l'arsenico, rivenuto in percentuali enormemente superiori ai limiti di legge, stando alle dichiarazioni della ASL 8 di Cagliari, provenga dalla miniera di Baccu Locci o, invece, sia il prodotto della "normale" contaminazione da poligono. Infatti, nei vari poligoni dove equipe scientifiche indipendenti hanno svolto serie ricerche, è stata accertata un'alta contaminazione da arsenico, da idrocarburi e da metalli pesanti cancerogeni e teratogeni quali alluminio, bario, bismuto, cadmio, cobalto, cromo, mercurio, nichel, piombo, rame, zinco, uranio. Se sia stato aperto un procedimento per accertare le eventuali responsabilità della ASL 8 di Cagliari per i controlli tardivi su un territorio, interessato da una miniera d'arsenico dismessa nel lontano 1964, effettuati solo nel 2002 in seguito ad una pressante campagna stampa. Auspichiamo un suo autorevole intervento al fine di: - Impedire che cada il silenzio su questa vicenda; Sollecitare le autorità competenti affinché avviino serie ed accurate indagini ambientali e sanitarie che offrano garanzie di indipendenza, autonomia e trasparenza democratica; - Sollecitare le autorità competenti affinché adottino immediata di tutte le misure necessarie per garantire il diritto della popolazione alla sicurezza, alla salute, alla vita; Comitato sardo Gettiamo le Basi SI ALLEGA N° 56 fogli di una petizione firmata da circa 1.500 cittadini
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