Re: cavalier B.



Francamente non capisco il motivo del perché perda crescentemente il controllo. Mi stupisce. In fondo, per lui, sta andando tutto bene. Ovvero per noi va malissimo.

"Giusto o sbagliato, è il mio paese" è un detto fascista nordamericano. Io non mi sento rappresentato dal Signor B. né dalla feccia leghista.

A lui le cose (processuali) vanno bene, ma non basta. Lui vuole essere amato, e non sopporta le critiche, a volte goffe, ma... stavolta è sbottato perfino Fini che è ha un'allergia ereditaria ai kapó... ;) ne vedremo delle... pessime.

Il 02/07/2003 alle 15.42, Enrico Peyretti, ha scritto:
Avete visto la faccia del cav. B. a Strasburgo?
Prima la prosopopea solenne di chi si crede Presidente dell'Europa gigante,
collega fedele del suo amico Bush, poi la fisionomia deformata dalla
furibonda e offensiva reazione ad un intervento critico di un parlamentare
non italiano.
Il cav. B. sempre più spesso perde il controllo, e sempre in relazione ai
suoi processi. Chissà perché.
Quos vult perdere Deus dementat, recita più o meno un detto antico, se il
mio latino è corretto; cioè, Dio fa impazzire quelli che vuol perdere.
Il primo giorno europeo del cav. B. ha dimostrato all'Europa, una
volta di più, la stoffa dell'uomo, dopo una serie di esibizioni sempre
più ravvicinate e chiare.
Un altro detto fa: "Giusto o sbagliato, è il mio paese".
Niente affatto! Questo detto non è giusto, ma sbagliato.
Più del mio paese vale la giustizia.
Se il mio paese sbaglia, mio vero paese è la giustizia.
Se il governo del mio paese si dimostra sbagliato al mondo, peggio
per il governo, meglio per il mondo e meglio per il mio paese.
Enrico Peyretti