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Le intelligence angloamericana e russa sanno solo contare i morti
- Subject: Le intelligence angloamericana e russa sanno solo contare i morti
- From: "Calvi" <mau.calvi at libero.it>
- Date: Fri, 16 May 2003 10:15:05 +0200
COMUNICATO Stampa Le intelligence angloamericana e russa sanno solo contare i morti LO STESSO TIPO DI FALLIMENTO ACCOMUNA RIAD, LE TORRI GEMELLE, LA CECENIA Maurizio Calvi, Presidente del Centro Alti Studi per la lotta al terrorismo e alla violenza politica, afferma che una corretta analisi di scenario, una puntuale valutazione dei rischi, una veritiera previsione dei possibili eventi, in relazione ai quali viene anche lanciato un generico preventivo allarme, non configurano da sole un successo di intelligence, che è tale nel momento in cui questi approcci preliminari sono la premessa per riuscire a determinare anche quando, chi e in quale preciso luogo ha intenzione di compiere un atto di terrorismo, in modo da prevenirlo e impedirgli di compierlo. «Non può essere affatto al riguardo considerato un successo dell'intelligence, ma al contrario è un suo nuovo clamoroso fallimento della portata di quello dell'11 settembre 2001, - puntualizza il senatore Maurizio Calvi - il trovarsi a piangere decine di morti, in uno scenario, pur correttamente delineato e tempestivamente, ma solo genericamente, annunziato, dopo un grave attentato, quale quello di Riad, dove l'intelligence non è stata in grado di impedire, con appropriata ed efficace azione, i paventati e - ripeto - solo genericamente annunziati eventi». «I recenti gravi atti terroristici in Arabia Saudita e in Cecenia, sono un nuovo smacco per i servizi angloamericani e russi, - prosegue il Presidente del CeAS - che devono portare l'intelligence internazionale, in particolare quella angloamericana e russa, ad una profonda analisi critica sul modo di essere, di operare, di svolgere azione di reale ed efficace contrasto al terrorismo». «Dire oggi che l'intelligence lo aveva paventato, mettendo in guardia contro possibili atti di terrorismo stragista, - conclude Maurizio Calvi - è un modo di eludere il problema, quasi a scusarla dell'incapacità di prevenire e di impedire, in definitiva ammettendone la pratica impotenza. L'esistenza delle strutture d'intelligence è motivata da una reale esigenza di sicurezza, che si esaurisce neutralizzando le potenziali minacce, non descrivendo con precisione gli scenari in cui esse si manifestano e potrebbero materializzarsi. Ancora una volta sembra essere carente il fattore umano, spesso trascurato e sottovalutato, laddove invece esso costituisce la componente decisiva in ogni azione di contrasto e di prevenzione». Particolareggiate informazioni sul CeAS e la sua attività sono reperibili sul sito: www.1ceas.org <http://www.1ceas.org> email: segreteria at 1ceas.org <mailto:segreteria at 1ceas.org> telefoni: 0773.662771 e 0773.665880 fax: 0773.695623 Roma 15 maggio 2003 Responsabile Stampa per il CeAS: Giorgio Prinzi telefono e fax: 06.7049.6222 con segreteria con commutazione automatica Tim: 339.1267704 E-mail: giorgioprinzi at aruba.it <mailto:giorgioprinzi at aruba.it> Sito Web: www.giorgioprinzi.it <http://www.giorgioprinzi.it>
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