Fw: SOS PROFUGHI SUDANESI





Prosegue il lento calvario dei 53 profughi sudanesi nell'indifferenza
generale della città.
Fino ad oggi, nella totale latitanza delle istituzioni competenti e in
particolare di quella comunale (ossia dell'ente che è il più direttamente
responsabile per l'accoglienza), soltanto i ragazzi di un centro sociale
occupato e poche realtà della società civile palermitana si sono fatti
carico dell'accoglienza notturna e del minimo necessario per la loro
sopravvivenza.
Oggi, dopo lunghe e sostanzialmente vane trattative in Prefettura, si sta
prefigurando qualche prospettiva in merito al problema abitativo, soltanto
grazie a un impegno assunto dalla Provincia di Palermo.
Ma, a prescindere della pur importante soluzione abitativa - che comunque,
nella sua provvisorietà, non risolve nessuno dei problemi strutturali dell'
incapacità d'accogliere della città di Palermo - si sta ora creando un nuovo
e grave ostacolo alla loro permanenza in Italia: stanno fioccando i primi
dinieghi alla richiesta di asilo politico per i sudanesi.
Come realtà impegnate a difesa dei diritti umani degli immigrati e per dare
un segnale, a partire da Palermo, che coinvolga a livello nazionale
l'associazionismo antirazzista, lanciamo una SOTTOSCRIZIONE POPOLARE, per
sostenere concretamente le spese legali per la tutela del loro diritto all'
asilo e per garantire il diritto di difesa nel caso, molto probabile, si
debba ricorrere contro giudizi sommari che azzerano la loro tragedia umana.
C'impegniamo, inoltre, a sostenere una campagna informativa degli stessi
profughi, per la denuncia del conflitto dimenticato in Sudan, per sostenere
la loro causa e rivendicare il rispetto dei diritti umani e delle
convenzioni internazionali ovunque, anche lontano da dove si vogliono
giustificare guerre "umanitarie" o "preventive".

Per la sottoscrizione utilizzare il conto corrente postale n° 13683909,
intestato al CISS, via Noto 12, 90141 Palermo, indicando nella causale: "Pro
rifugiati sudanesi".

Ciss-Cepir (Centro per la Promozione dell'Integrazione dei Rifugiati),
Laboratorio Zeta, Aula Carlo Giuliani, Centro Siciliano Documentazione "G.
Impastato", Forum Sociale Siciliano di Palermo, Krak-Comitato di Resistenza
AntiCapitalista, Centro di Documentazione Libertaria "Pietro Riggio, Box1,
Fulvio Vassallo Paleologo-ASGI, Congosol, Antonella Monastra-Consigliere
Comunale PRC,  senatore Gigi Malabarba - PRC, Attac Italia, Dipartimento
Nazionale Immigrazione del PRC, S.In. Cobas-Sicilia, Guerre & Pace, Pietro
Milazzo - Lavoro e Società CGIL, Centro Sociale San Saverio, Ce.Mi - Centro
Migranti, CdC Federazione Anarchica Italiana, Marco A. Pirrone - Università
di Palermo Corso di laurea in Servizio Sociale, Maria Rosa De Zordo,
Mezzocielo, Salvatore Rizzuto Adelfio - Libreria Altroquando, L'Erroneo -
laboratorio indipendente di idee e comunicazione, Dino Frisullo,
Senzaconfine, Laici Comboniani, Renato Franzitta, Confederazione COBAS -
Sicilia, Alberto Mangano, Le Rose di Atacama, Daniele Barbieri, Associazione
interculturale di donne native e migranti Trama di Terre (Imola), CRIC
(Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione), Granello di Senape,
Senatore Alberto Maritati, Tavolo Nazionale Migranti, On. Graziella Mascia -
PRC, Giuseppe Boscarino, Manuela Foschi - Forlì Social Forum, Michele
Zizzari - Forlì Social Forum, Marilena Renda, Mariarosa Ragonese -
Associazione "Ellai Illai - Per un mondo senza frontiere", Missionarie di
Maria, Marilena Renda, Alessandra Siragusa, Associazione Emily Palermo,
Gilda Terranova - Libreria Kursaal Kalhesa, Matteo Di Gesù - Università di
Palermo Facoltà di Lettere, Medici contro la Tortura ONLUS,..
(aggiornato al 30.04.2003 ore 16.00)

Per ulteriori adesioni all'appello: cissprg at tin.it

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STATUS ZERO!
IMMIGRAZIONE E DIRITTI NEGATI DI CITTADINANZA

L'approvazione della nuova legge sull'immigrazione ha segnato un'ulteriore
drammatica limitazione dei diritti di immigrati, richiedenti asilo e
rifugiati.
Gli immigrati costretti ad abbandonare le proprie terre d'origine per
fuggire dalla miseria e dalla rapina delle loro risorse naturali, vengono
"accolti" nell'opulenta Europa da legislazioni sempre più restrittive,
costretti al lavoro nero in condizioni di neo-schivitù, se non sono vittime
di un ennesimo naufragio.
La situazione degli immigrati che fuggono da zone di guerra, nonostante sia
tutelata da numerosi trattati internazionali e dall'art.10 della
Costituzione in Italia è drammaticamente peggiorata.
Con la Bossi-Fini, chi riceve il diniego dello status di rifugiato, rischia
di essere espulso anche in caso di ricorso, con gravi rischi per la propria
incolumità fisica e psichica e la propria stessa sopravvivenza.
Il diritto all'accoglienza e all'assistenza che le norme internazionali
riconoscono a coloro che fuggono da guerre (anche quelle "preventive") e
persecuzioni non è oggi adeguatamente tutelato a causa della mancanza di una
legge organica per i richiedenti asilo. A ciò si aggiunge la totale
latitanza delle amministrazioni locali nel garantire l'accoglienza e l'
inserimento sociale. Lo stesso diritto al lavoro dei richiedenti asilo è
negato dall'attuale legislazione rendendo ancora più precaria la loro
condizione di vita in Italia. Esemplare è la situazione dei 53 profughi
sudanesi che da circa due mesi vivono senza alloggio né possibilità di
lavoro a Palermo. Stanno inoltre cominciando ad arrivare i primi dinieghi
alle loro richieste.

CISS - CEPIR

Centro per la Promozione dell'Integrazione dei Rifugiati