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CONVEGNO NAZIONALE Don Tonino, Vescovo secondo il Concilio CS/ 3
- Subject: CONVEGNO NAZIONALE Don Tonino, Vescovo secondo il Concilio CS/ 3
- From: "Luce e Vita" <luceevita at libero.it>
- Date: Fri, 25 Apr 2003 22:06:35 +0200
COMUNICATO STAMPA n. 3 CONVEGNO NAZIONALE "Don Tonino, Vescovo secondo il Concilio" Prima sessione La prima sessione del convegno nazionale "Don Tonino, Vescovo secondo il Concilio", moderata da Elvira Zaccagnino, presidente edizioni La Meridiana, ha visto avvicendarsi negli interventi tre relatori: Mons. Giancarlo Bregantini, vescovo di Locri, Claudio Ragaini, giornalista e già vicedirettore del settimanale "Famiglia Cristiana" ed infine don Ignazio Pansini, parroco in Molfetta. Un cammino a ritroso, scandendo i momenti più salienti della formazione dell'allora giovane sacerdote don Tonino, è stato tracciato da Claudio Ragaini che ha evidenziato gli elementi che portarono a maturare quelle scelte conciliari dapprima vissute come giovane prete accompagnatore di mons. Ruotolo ai lavori conciliari, poi come parroco di Tricase ed infine come vescovo della diocesi di Molfetta. In tutta questa evoluzione "don Tonino - dice Ragaini- uscì dalla sagrestia per vivere in mezzo al popolo, attento alle esigenze dei più bisognosi, sollecito al servizio della comunità, innovatore instancabile di iniziative condotte con i laici". Per don Tonino "Ugento rappresentò il granaio dove i semi del Concilio furono riposti ed analizzati; Tricase il vivaio dove germogliarono; Molfetta, il terreno dove ne raccolse i frutti maturi". Efficaci le parole del vescovo di Locri che si è soffermato sul tema "Don Tonino tra Bibbia e giornale". Mons. Bregantini, facendo riferimento anche a ricordi personali, ha spiegato ai presenti come don Tonino è riuscito a fare sintesi e a realizzare concretamente nella sua vita di Vescovo l'affascinante connubio tra storia e fede, tra sapienza e scienza, tra bibbia e giornale. "A mio giudizio - ha sostenuto il vescovo della Locride - posso dire che tale sintesi don Tonino l'ha imparata da alcune 'icone' che lo hanno guidato con chiarezza: la Trinità, il cuore di Maria, le mani di san Giuseppe e lo stile di san Francesco". Il Sud e la sua gente, la sua famiglia e Tricase, gli studi, "rapidi, ma intensi", il dopo Concilio con le sue passioni, la presenza dei poveri, i giovani con il loro entusiasmo, la "castità" e la "gratuità" della vita, furono per don Tonino "i ponti tra vangelo e giornale", i mezzi di cui si servì per "traghettare i cuori da una parte all'altra del fiume, senza bloccarli o inquinarli". Tutto questo per mons. Bregantini ha un nome ed un impegno: la pace, perché "la pace è custodia, la pace è verginità, la pace è croce innalzata sull'egoismo umano, la pace è povero accolto, la pace è un sud che si riscatta nel lavoro amato e fecondo, la pace è pane di casa spezzato e condiviso, la pace è poesia che cambia il deserto in un giardino, la pace è Trinità dolcissima in uguaglianza reale e distinzione personalizzata. La pace è Cristo". Un Concilio reso vivo nelle scelte pastorali operate nella Chiesa di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, è stato il filo conduttore dell'intervento di don Ignazio Pansini. Tre sono state le opzioni di fondo operate da don Tonino, le "luci di posizione" che hanno guidato il cammino pastorale: privilegiare l'evangelizzazione, ristabilire il primato della spiritualità, partire dagli ultimi. Queste scelte per don Tonino erano la naturale attenzione alla persona dietro la quale si celava "un'identità personale, un nome, un volto irripetibile al quale avvicinarsi e da accarezzare. La persona al centro. Non un'idea. Non una struttura". Scelte vissute in primo luogo nella Chiesa diocesana. La linfa da cui traeva ispirazione mons. Bello era l'eucarestia, radice ultima del suo agire. "Non per niente il primo e costante impegno di quell'uomo si è sviluppato attorno all'eucarestia. I suoi scritti nascono come preghiera in cappella dinanzi all'Eucarestia". Un'eucarestia inserita nel mistero trinitario che è il punto di riferimento ed il motivo d'essere di ogni suo agire. In essa, infatti, va ricercato "il prototipo stesso della Chiesa e dell'uomo". A conclusione dei lavori è stato proiettato un cortometraggio realizzato da Edoardo Winspeare, giovane regista salentino, che con il suo lavoro ha voluto rendere omaggio a don Tonino, profeta di pace e soprattutto uomo del sud. La prima serata del convegno si è così conclusa con lo spettacolo teatrale "Chiamatemi don Tonino", realizzato dalla compagnia "Quelli che con la voceŠProduzioni" e soprattutto ha lasciato nei presenti la consapevolezza che il sogno del Concilio di far planare la chiesa tra gli uomini, attraverso l'esempio di don Tonino, può diventare realtà mediante l'impegno di tutti gli uomini di buona volontà. Numeroso e partecipe il pubblico. Segnaliamo la presenza di Trifone Bello, fratello minore di mons. Bello. A cura dell'Ufficio Stampa Diocesi di Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi Per maggiori informazioni; Luce eVita p.zza Giovene, 4 70056 Molfetta (Ba) Tel/fax 080 3355088
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