crimini di guerra



Cari amici

            Facendo seguito a recenti incontri e scambi di lettere con
amici pacifisti esprimo in sintesi una proposta che riprende l' iniziativa
di VAS  relativa al ricorso alla corte penale internazionale :
        -In un sito web nuovo  o in pagine condivise dei siti pacifisti e
ambientalisti disponibili ,si potrebbe iniziare a raccogliere testimonianze
delle vittime irachene dei bombardamenti (missili a lunga gittata
,B52,elicotteri Apaches,mitragliatrici e altre armi )ma anche dei saccheggi
e della distruzione del patrimonio storico, artistico ,archeologico e
biblioteconomico dell'Iraq.
*cominciare la ricerca e la pubblicazione dei responsabili diretti e
indiretti del massacro.Non solo il mandante quindi che ,in una struttura
militare gerarchica , non dovrebbe essere difficile individuare.
*raccogliere testimonianze scritte ,verbali,video di atti di sopraffazione
,di danni fisici e morali (il panico ad esempio cui sono stati sottoposti i
bambini in venti giorni di bombardamenti giorno e notte ) e violazioni dei
diritti umani.
*configurazione dei reati compiuti dalle  truppe di occupazione e varie
specie di delitti commessi ,come riconosciuti dai codici penali dell'Iraq ,
degli Usa e dal diritto internazionale.Comprendendo la distruzione degli
acquedotti (con minacce di epidemie ),del sistema elettrico (con
drammatiche conseguenza ad esempio sugli ospedali  e acuendo le sofferenze
del popolo iracheno) degli impianti radiofonici e televisivi;con la
finalità di quantificare per quanto possibile i danni materiali
(distruzioni di abitazioni ed infrastrutture)e morali inflitti al popolo
iracheno.
*avviare le procedure per il risarcimento dei danni e la condanna dei
responsabili alla Corte penale internazionale,a sostegno dell'iniziativa di
VERDEAMBIENTE E SOCIETA'.
*costituire un osservatorio sulla violazione dei diritti compiuta e in atto
dalle forze di occupazione ;come  il saccheggio e incendio dei musei e
delle biblioteche e il trafugamento del patrimonio archeologico e
artistico,individuando i responsabili(alcuni già noti)
*costituire un comitato di giuristi a livello internazionale per la difesa
dei prigionieri e la tutela da gravi abusi (come è già avvenuto per i
prigionieri del'Afganistan  detenuti a Guantanamo,senza neppure le garanzie
minime dei detenuti in Usa)
*ospitare voci di dissenso alle complicità delle istituzioni del nostro
paese ,e delle imprese italiane ,al regime di occupazione  *esprimere un
sostegno attivo alla lotta degli iracheni contro l'occupazione militare.

Concludo con una speranza che ,un giorno non lontano, un presidente Usa
possa ripetere il gesto coraggioso del cancelliere tedesco Willy
Brandt quando si è inginocchiato sulle tombe dei caduti e ha chiesto
perdono per le vittime della violenza nazista.
Grato di un riscontro


Rino Vaccaro







Chiedo con urgenza alle associazioni culturali e ambientaliste a livello
regionale e nazionale di esprimere una forte protesta e di segnare una
distanza culturale nei confronti dei nuovi barbari