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Lettera a un deputato sugli aiuti umanitari in Iraq
- Subject: Lettera a un deputato sugli aiuti umanitari in Iraq
- From: <v.pira at movimondo.org>
- Date: Thu, 24 Apr 2003 00:13:07 +0200
Roma, 19 aprile 2003 Lettera aperta all' on. Giampaolo Landi di Chiavenna Gent.mo onorevole, I giornali del 19 aprile riportano la notizia delle sue dichiarazioni sull'utilizzo dei fondi destinati agli aiuti umanitari in Iraq. Lei si augura che i fondi del governo italiano privilegino le ONG vicine alla maggioranza e non quelle che hanno contestato la politica estera del governo italiano. Niente deve essere al di sopra delle parti come gli aiuti umanitari. Tante ONG abbiamo assunto un codice di condotta che orienta l'azione della Croce Rossa. In esso tra le altre cose si afferma che: "il diritto di ricevere ed offrire assistenza umanitaria è un principio fondamentale di cui devono godere tutti i cittadini di tutti i paesi. Come membri della comunità internazionale, riconosciamo il nostro obbligo a fornire assistenza umanitaria dovunque sia necessaria. Quindi la necessità di accesso senza alcun ostacolo alle popolazioni colpite è di importanza fondamentale nell'esercizio di questa responsabilità. La motivazione fondamentale del nostro intervento in risposta al disastro è quella di alleviare la sofferenza umana tra coloro che non sono in grado di sopportare i disagi causati dal disastro. Quando diamo aiuto umanitario non si tratta di un atto politico o di parte e per tanto non dovrebbe essere percepito come tale. L'aiuto viene dato senza distinzioni di razza, credo o nazionalità dei beneficiari e senza nessun altro tipo di distinzione. Le priorità dell'aiuto sono calcolate unicamente sulla base del bisogno di esso." E ancora in un altro punto : Le ONG che operano nell'umanitario "sono agenzie che lavorano indipendentemente dai governi. Pertanto formuliamo le nostre politiche e strategie di attuazione e non miriamo a realizzare la politica di alcun governo, eccetto nel caso in cui coincidano con la nostra politica indipendente. Non ci permetteremo mai consapevolmente - o per negligenza -, né lo permetteremo ai nostri dipendenti, di essere utilizzati per raccogliere informazioni di natura politica, militare, o relativa ad aspetti economici per governi o altre entità che possano avere propositi diversi da quelli strettamente umanitari, né opereremo come strumenti di politica estera dei governi donatori. Utilizzeremo l'assistenza che riceviamo per rispondere alle necessità, e quest'assistenza non dovrà essere motivata dalla necessità da parte dei donatori di disporre di risorse eccedenti, né dall'interesse politico di nessun donatore in particolare. Valorizziamo e promuoviamo la donazione volontaria, da parte di individui interessati, di mano d'opera o di risorse economiche che abbiano lo scopo di appoggiare il nostro operato e riconosciamo l'indipendenza di azione promossa da una tale motivazione volontaria. Con il proposito di proteggere la nostra indipendenza cercheremo di evitare la dipendenza da una singola risorsa finanziaria." Questi i principi che orientano il nostro operato. Auspico quindi che tutte le ONG di qualsiasi orientamento culturale e di qualsiasi ispirazione esprimano il loro disappunto sulla sua richiesta e che il governo non la tenga in considerazione in quanto contraria ai principi fondamentali che ispirano l'aiuto umanitario. La inviterei invece a prendere in considerazione lo stato di crisi e di non funzionamento della Cooperazione italiana che è bloccata da vergognosi ritardi e orientata unicamente a rispettare procedure burocratiche e non ad adempiere agli obiettivi di solidarietà tra i popoli come previsto nella legge 49/87. Tanti progetti approvati non iniziano perché la ragioneria di stato blocca, senza giustificazione, i pagamenti. Molte ONG sono obbligate a fermare le attività di cooperazione e far rientrare i volontari perché il MAE non mantiene gli impegni presi. La ringrazio per l'attenzione e la prego di non coinvolgere gli aiuti umanitari e la cooperazione internazionale nelle polemiche partitiche congiunturali. Cordiali saluti Vincenzo Pira MOVIMONDO
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