risposta ad un dubbioso sul boicottaggio di aziende collegate a Bush e alla guerra



Per Lello

Ciao Lello,
grazie per averci scritto e per aver espresso i tuoi dubbi. Il boicottaggio che stiamo diffondendo è basato su uno studio del Centro Nuovo Modello di Sviluppo che a Vecchiano (Pisa) conduce da anni ricerche sul consumo critico. E' un centro noto e apprezzato, di grande rigore scientifico. Puoi ad esempio leggere il libro "Guida al consumo critico", edizioni EMI di Bologna (http://www.emi.it). Una forma di boicottaggio si va a ripercuotere "anche" sugli operai, del resto così è stato anche per le fabbriche di mine. Ma a ben vedere anche gli scioperi degli operai si ripercuotono sull'andamento delle fabbriche. La questione è quella di orientare nel verso giusto il senso etico del boicottaggio. Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo tende a promuovere forme di boicottaggio che siano condivise dalle popolazioni e dai lavoratori delle nazioni e delle aziende coinvolte. Il boicottaggio incide per pochi punti percentuali e manda un "segnale", così come lo mandi tu quando dici che un prodotto non ti piace o come lo fa un'associazione di consumatori quando dice che un'auto non è sicura. Le aziende sono molto attente ai consumatori e - quando un boicottaggio funziona - modificano in genere le loro condotte e lo comunicano. Quindi alla fine in genere non ne vien fuori un danno per gli operai ma una modifica della condotta dell'azienda, che è proprio il fine del boicottaggio. L'etica diventa anche una qualità certificabile con controlli previsti dai criteri di certificazione SA8000 (cito a memoria). Per concludere: noi non ci guadagnamo niente con i boicottaggi. E' una forma di orientamento attivo che il consumatore critico - ossia ognuno di noi - può adottare inserendo fra i criteri di scelta, oltre alla qualità e al prezzo dei prodotti, anche la loro "qualità etica".
Un cordiale saluto
Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink



At 10.51 09/04/03 +0200, you wrote:

From: ***
To: <info at peacelink.it>
Subject: Boicottaggi
Date: Wed, 9 Apr 2003 10:33:35 +0200

Mi chiedo se dietro ai Vs. boicottaggi non ci sia qualche concorrente delle
ditte che Voi dite di non comprare i loro prodotti.
Mi piacerebbe sapere alla fine che cosa ci guadagnate a mettere in atto
queste forme di protesta secondo me poco utili in quanto si vanno poi  a
ripercuotere sugli operai delle aziende boicottate.
Sicuro che non ricevero' risposta, Vi saluto
Lello