Refusenik ?YESU-GVUL?



Spett.le
AMBASCIATA DI ISRAELE IN ITALIA
Via Michele Mercati, 14
00197 - ROMA


Egr. Sig. Ambasciatore Israeliano  in Italia

Sono una cittadina italiana amica del popolo israeliano. Apprezzo il
coraggio, l'intelligenza, la determinazione del vostro popolo che traspare
anche in tutte le forme di espressione scientifica ed artistica. Mi
piacerebbe molto visitare la Vostra terra. L'attuale aumento della spirale
di violenza nel conflitto israelo -palestinese mi scoraggia nel progettare
un viaggio per me così ambito. Il mio personale sogno è di poter vedere, un
giorno non molto lontano, il popolo israeliano vivere in pace sulla sua
terra in amicizia ed armonia con il popolo palestinese anch'esso in pace
sulla propria terra. Ritengo che questo sia anche il sogno di moltissimi
palestinesi e di moltissimi israeliani.
Recentemente ho partecipato ad un incontro promosso dal movimento Refusenik
'YESU-GVUL' (C'e' un limite).
Sono venuta per la prima volta a conoscenza dell'esistenza di questa
particolare situazione. Alcuni cittadini israeliani (uomini e donne)
durante il loro periodo di leva di tre anni (dai 18 ai 21) ed alcuni civili
riservisti post-leva nel loro richiamo obbligato annuale di un mese, si
rifiutano di prestare servizio in armi  presso i territori palestinesi
occupati, presso i posti di blocco, presso le carceri amministrative dove
vengono detenuti senza accusa e senza processo, per tre mesi prorogabili,
civili palestinesi.
I cittadini israeliani che si rifiutano di prestare il servizio sopra
indicato vengono incarcerati e puniti per  il loro atto di diserzione.  Ho
riflettuto a lungo su questa loro azione e sono giunta alla conclusione che
la loro coscienza non può essere soffocata e repressa. Si tratta di persone
sensibili, che amano la loro patria ed il loro popolo e sono pronte a
servirlo nei limiti e nel rispetto dei legittimi confini territoriali e
della normativa nazionale ed internazionale. Sono persone che con la
carcerazione vengono sottratte alle loro famiglie ad alle loro attività
economico - produttive. Io modestamente ritengo che impegnare queste
persone in attività sociali di volontariato utile alla collettività
porterebbe ad un vantaggio economico e sociale sia per la Vostra Nazione
che per l'individuo stesso.  In Italia, come lei ben sa, il servizio civile
nazionale ed internazionale è molto diffuso ed apprezzato a tal punto da
meritare di essere anche remunerato ed incentivato. Ritengo che la via
della pace tra israeliani e palestinesi debba partire da piccoli segnali ed
atti di interruzione dei meccanismi di propagazione della violenza. La
detenzione sopra precisata porta scontento al detenuto stesso ed alla sua
famiglia. Questo fenomeno di disubbidienza si stà propagando gettando
fruttuosi semi nella Vostra società civile.
La repressione ha come risultato solamente la creazione di nuovi eroi non
violenti. La prego di ascoltare la mia modesta voce e di intercedere presso
il Suo governo al fine di liberare  queste persone e dare loro la
possibilità di servire pacificamente la propria nazione. Sono sicura che il
popolo palestinese apprezzerà questo piccolo segnale di apertura verso una
distensione dei rapporti tra le vostre due nazioni. Shalom , Salaam , Pace

Claudia Tessaro
Via Santa Maria 36/C
33034 Fagagna  Udine.