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15/04 Castel Bolognese (RA): proiezione del documentario di John Pilger "Paying the price: killing the children of Iraq"
- Subject: 15/04 Castel Bolognese (RA): proiezione del documentario di John Pilger "Paying the price: killing the children of Iraq"
- From: "Gianpiero Landi" <gplandi at racine.ra.it>
- Date: Wed, 9 Apr 2003 21:53:23 +0200
Invio il Comunicato stampa e il testo del volantino per pubblicizzare la prossima iniziativa del Comitato Castellano contro la Guerra. Martedì 15 aprile 2003, con inizio alle ore 21, presso il Cinema Moderno di Castel Bolognese verrà proiettato il documentario di John Pilger "Paying the price: Killing the children of Iraq". Seguirà un dibattito. Girato alla fine del 1999, il film documentario di John Pilger è uno straordinario atto di accusa, costruito intorno alla tesi che a pagare il prezzo delle sanzioni che in dieci anni hanno annientato l'Iraq è stata soltanto la popolazione civile, e in particolare la sua parte più vulnerabile - i bambini. Oltre un milione di morti in dieci anni, almeno la metà dei quali bambini sotto i cinque anni di età. Per responsabilità diretta dei governi degli Stati Uniti e dell'Inghilterra, gli stessi che oggi - attraverso una guerra sanguinosa che ha colpito pesantemente anche la popolazione civile - si proclamano "liberatori" del popolo iracheno. Scopo dell'incontro è ricostruire il recente passato dell'Iraq, dal decennio 1980 in poi passando attraverso la prima guerra del Golfo (1991) e il successivo embargo, per capire gli avvenimenti della guerra attualmente in corso. E per intravedere come potrà essere il dopoguerra. Gianpiero Landi Comunicato Stampa CICLO DI INCONTRI SU "PACE E GLOBALIZZAZIONE" Comitato contro la Guerra - Castel Bolognese (con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale) Il Comitato Castellano contro la Guerra organizza, per il prossimo martedì 15 aprile 2003, la proiezione del documentario di John Pilger "Paying the price: killing the children of Iraq". (Traduzione in italiano e distribuzione a cura di Un ponte perŠ/Campagna "Rompere l'embargo"). La proiezione del filmato avrà luogo presso il Cinema Moderno, in via Morini 24 a Castel Bolognese (RA), con inizio alle ore 21. Seguirà un dibattito. Scopo dell'incontro è presentare la realtà dell'Iraq dal decennio 1980 in poi, passando attraverso la prima guerra del Golfo (1991) e il successivo embargo, nella convinzione che uno sguardo al recente passato di quel paese sia necessario per potere capire gli avvenimenti della guerra attualmente in corso. E per intravedere come potrà essere il dopoguerra. * * * * * * * * * * * * Girato fra l'ottobre il dicembre 1999, il film documentario di John Pilger è uno straordinario atto di accusa, costruito intorno alla tesi che a pagare il prezzo delle sanzioni che in dieci anni hanno annientato l'Iraq è stata soltanto la popolazione civile, e in particolare la sua parte più vulnerabile - i bambini. L'embargo, invece, non ha minimamente danneggiato, ma al contrario ha rafforzato il regime iracheno, e in particolare Saddam Hussein, in teoria l'obiettivo dichiarato delle sanzioni. E non basta: è stato l'Occidente ad appoggiare, finanziare ed armare Saddam, finché questo ha fatto comodo, fornendogli anche molte delle sue armi di distruzione di massa: quelle stesse che ieri hanno fornito il pretesto per una continuazione infinita delle sanzioni, e oggi per lo scoppio della guerra. Non è dunque una questione di difesa della democrazia o dei diritti umani. La posta in gioco era e rimane il controllo da parte degli Usa di una regione strategica e di un'area petrolifera che si estende dal Golfo Persico all'ex-Unione Sovietica. Per questo si è continuato a massacrare la popolazione civile: oltre un milione di morti in dieci anni, almeno la metà dei quali bambini sotto i cinque anni di età. John Pilger ci porta in Iraq, nella spaventosa realtà dei reparti pediatrici degli ospedali, dove medici coraggiosi ma disperati combattono una lotta quotidiana per cercare di strappare alla morte i loro piccoli pazienti: affetti da leucemia e tumori e condannati a morire dalla mancanza di medicinali. Ci fa entrare nelle scuole: edifici decrepiti, improbabili aule prive di banchi, dove bambini malnutriti siedono per terra. E ancora ci mostra le strade di Baghdad, dove gli iracheni, costretti dal bisogno, vendono libri, oggetti personali, i loro averi più intimi. Ci porta nel sud contaminato dalle armi all'uranio impoverito; nella località del nord dove in uno dei raid aerei quasi quotidiani è stata uccisa una intera famiglia di sei persone: semplici pastori che guardavano le loro greggi. Vediamo la responsabile dell'Unicef mentre ci parla della tragedia di una intera generazione. Ascoltiamo Denis Halliday e Hans von Sponeck, i due coordinatori umanitari dell'Onu che si sono dimessi per non essere più complici del massacro, denunciare il genocidio in atto in Iraq e puntare il dito contro la comunità internazionale, in particolare Stati Uniti e Gran Bretagna. " Stiamo facendo una guerra ai bambini e al popolo dell'Iraq attraverso le Nazioni Unite. (Åc) La storia massacrerà i responsabili", sono le parole di Denis Halliday. Anche gli oppositori iracheni in esilio, sottolineando il sostegno che l'Occidente ha ripetutamente dato a Saddam, quando questo serviva i loro interessi, dicono che non è ammissibile punire una intera nazione, uccidere donne, vecchi, bambini, per le malefatte di un governo che essi non hanno scelto e che non hanno la possibilità di cambiare. Questo mentre l'allora portavoce del Dipartimento di Stato Usa, James Rubin, e il presidente in carica del Comitato sanzioni, l'ambasciatore olandese presso l'Onu, Peter van Walsum, cercano di difendere l'indifendibile, incalzati da un incredulo e sdegnato Pilger che chiede: "Perché è idealistico suggerire che a questi bambini dovrebbe essere consentito vivere?". Il documentario, andato in onda per la prima volta sulla televisione britannica ITV (Independent Television Network) il 6 marzo 2000, è stato da allora proiettato in numerose occasioni: davanti al Parlamento Canadese e al Parlamento Europeo, in Nuova Zelanda, all'Arab Film Festival di Berkeley, all'International Film Festival di Vancouver. E' stato acquistato dalla SBS australiana e dalla televisione belga. Non è mai stato trasmesso dalla RAI. Per informazioni rivolgersi a: Gianpiero Landi (Tel. 0546-55501) E-mail: gplandi at racine.ra.it ------------- Comitato contro la Guerra - Castel Bolognese (con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale) MARTEDÌ 15 APRILE ORE 21.00 CINEMA MODERNO Via Morini, 24 - CASTELBOLOGNESE Proiezione del documentario: PAYING THE PRICE: KILLING THE CHILDREN OF IRAQ (Il prezzo da pagare: l'uccisione dei bambini iracheni) Traduzione in italiano a cura dell'Associazione "Un ponte per Baghdad" Autore: John Pilger (Durata: 75 minuti) Ingresso libero Uno sguardo al recente passato dell'Iraq, dal decennio 1980 in poi passando attraverso la prima guerra del Golfo (1991) e il successivo embargo, per capire gli avvenimenti della guerra attualmente in corso. E per intravedere come potrà essere il dopoguerra. Girato alla fine del 1999, il film documentario di John Pilger è uno straordinario atto di accusa, costruito intorno alla tesi che a pagare il prezzo delle sanzioni che in dieci anni hanno annientato l'Iraq è stata soltanto la popolazione civile, e in particolare la sua parte più vulnerabile - i bambini. Oltre un milione di morti in dieci anni, almeno la metà dei quali bambini sotto i cinque anni di età. Per responsabilità diretta dei governi degli Stati Uniti e dell'Inghilterra, gli stessi che oggi - attraverso una guerra sanguinosa che ha colpito pesantemente anche la popolazione civile - si proclamano "liberatori" del popolo iracheno.
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