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LA GUERRA DI "LIBERAZIONE" AMERICANA.... CHE SCHIFO!!!!!
- Subject: LA GUERRA DI "LIBERAZIONE" AMERICANA.... CHE SCHIFO!!!!!
- From: <salvod at email.it>
- Date: Tue, 8 Apr 2003 17:33:43 +0200
Una Email sconcertante giuntami da poco. A DIR POCO VERGOGNOSO!!!! DIVULGARE..... !!!! :-((((((((((( ----- Original Message ----- From: Militante Cristiano <militantecristiano at supereva.it> Sent: Tuesday, April 08, 2003 9:12 AM Subject: LA GUERRA DI "LIBERAZIONE" AMERICANA.... CHE SCHIFO!!!!! Penne-Bomba per liberare i bambini Giovedì 3 Aprile 2003 - 17 : 55 Errare è umano, ma perseverare è diabolico e, soprattutto, non può essere più una fatalità. Questo lo spontaneo commento dopo la denuncia dell'Unicef nei confronti degli aggressori anglo-americani in Iraq. Lo stesso colore giallo con cui sono confezionate le razioni e le bombe potrebbe indurre in errore i bambini iracheni. Il portavoce dell'Unicef, Fred Eckhard, ha quindi invitato le forze di coalizione a distribuire confezioni di aiuti umanitari avvolte in colori diversi dal giallo vivace che è distintivo delle bombe. Quest'ultime sono in realtà singole unità di ordigni a grappolo sganciati durante i raid aerei. Assemblati in modo da somigliare a lattine di bibite, gli involucri in metallo sono riempiti di esplosivo ad alto potenziale destinato a detonare su vaste aree. Ogni bomba a grappolo contiene 200 lattine, ma non tutte esplodono all'impatto con il terreno o con gli obiettivi prefissati. Una tragica svista dell'intelligence americana del Pentagono? No, visto che lo stesso identico problema si era presentato in Afghanistan dove innocenti furono vittime della somiglianza tra le bombe a grappolo e le razioni umanitarie. Ma c'è di più. Proprio nei giorni scorsi si è venuti a conoscenza del lancio sul territorio iracheno di "penne esplosive". Ebbene sì, bombe camuffate da penne pronte ad esplodere in mano al primo malcapitato. Non c'è che dire, in fatto di gesti infami e disumani gli States ne sanno una più del diavolo. Anche queste penne-bomba non sono poi una novità. Gli alleati, durante gli anni 1943-45, fecero largo uso di questi ordigni che, naturalmente, per la maggior parte liberarono i bambini italiani. Nel senso che li mutilarono delle mani. Le fantomatiche armi chimiche irachene, sono rimaste virtuali, ma le infamità atlantiche sono reali. Gli iracheni curano in ospedale gli aggressori feriti (dove hanno trovato il soldato Jessica?); gli atlantici hanno già cominciato fare i campi di concentramento a cielo aperto, proprio come a Coltano. TANTO PER CAPIRCI COSA SONO LE ARMI DI LIBERAZIONE AMERICANE!!!! La Convenzione di Ottawa Tra i paesi che non hanno firmato la convenzione di Ottawa per la proibizione dell'uso, dello stoccaggio, della produzione e del commercio delle mine antipersona e per la loro distruzione vale la pena di ricordare: Cuba, Stati Uniti, Russia, Turchia, Egitto, Israele, Marocco, Eritrea, Somalia, Nigeria, Cina e India. Il trattato approvato nel 1997 ad Ottawa è oggi stato firmato da tra quarti dei paesi del mondo, 138, mentre le ratifiche sono 101. Gli stati produttori sono passati da 54 a 16. I territori sminati sono stati 168 milioni di metri quadrati. Secondo i dati del rapporto 2000 ci sono oltre 250 milioni di mine negli arsenali delle forze armate di 105 paesi, in particolare Cina [110 milioni] e Russia [60/70 milioni]. Tra gli stati firmatari l'Italia mantiene il primato del numero di mine conservate nei magazzini delle forze armate [4,8 milioni]. Nel 1999 sono state distrutte circa 22 milioni di mine antipersona in 50 paesi. Solo diciassette di questi stati hanno eliminato completamente le riserve di mine. Tra i 138 paesi firmatari, solo 48 stati hanno provveduto a pubblicare un rapporto sulla stato di attuazione della convenzione pur essendone tutti obbligati. L'Africa sub-sahariana è la regione con il più alto numero di mine ancora in uso, in particolare in Angola, Burundi, Sudan, Etiopia, Congo ex-Zaire, Ruanda, Uganda e Zimbabwe. Ma sono Afghanistan, Cambogia e Myanmar i paesi con il più alto numero di vittime. Il ricorso più massiccio nell'ultimo anno e mezzo si è registrato in Cecenia e Kosovo. Le nazioni del mondo ancora contaminate sono 88.
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