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09/04 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- Subject: 09/04 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- From: "norma" <norma.b at libero.it>
- Date: Tue, 8 Apr 2003 14:47:13 +0200
Agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione e diffusione Mercoledì 9 aprile, dalle 18 alle 19, un'ora in silenzio per la pace sui gradini del palazzo ducale di Genova. Verrà distruibuito ai passanti l'elenco dei prodotti statunitensi di cui si propone il boicottaggio, e la lettera che segue, indirizzata alle organizzazioni sindacali. Lettera aperta alle organizzazioni sindacali Siamo scesi in piazza con voi sabato scorso a ricordare gli scioperi del '43 con tutta l'angoscia e l'indignazione che provocano le notizie provenienti dall'Iraq. Nel '43 lo sciopero era vietato, e chi si asteneva dal lavoro lo faceva consapevole di correre un grave rischio personale. Eppure i le lavoratrici ed lavoratori incrociarono le braccia. Gli storici attribuiscono agli scioperi del 43 grande importanza per il crollo del regime fascista. Oggi il nostro paese è pesantemente e direttamente coinvolto in una guerra che neppure gli aggettivi illegale e criminale sono sufficienti a definire. L'art. 11 della costituzione ed il diritto internazionale sono calpestati: e basta visitare canali e siti non di regime per indignarsi di fronte ad immagini disumane. Le organizzazioni sindacali italiane hanno in mano uno strumento potente per far sentire alto e forte il proprio no: LO SCIOPERO GENERALE. Di tutte le categorie, di tutti i sindacati, di tutti i lavoratori. Che davvero fermi l'Italia per tutto il tempo necessario perché il governo si renda conto che i lavoratori italiani non vogliono questa strage. Che sostenga quanti non hanno voluto e non vogliono collaborarvi, nè direttamente, nè indirettamente. I segnali della volontà dei lavoratori (italiani ed europei) di fermare la guerra con ogni mezzo a loro disposizione sono già stati numerosi: dall' adesione massiccia alle fermate del giorno successivo all'attacco; al rifiuto di lavoratori di prestare la propria opera in caso di collaborazione anche indiretta alla guerra, allo sciopero dei sindacati di base. Ma tutto questo non è stato sufficiente. Crediamo che il nostro governo comprenderà l'irriducibilità della nostra opposizione alla guerra solo se TUTTI i sindacati e TUTTE le categorie proclameranno immediatamente, come minimo, un'intera giornata di sciopero generale che fermi l'Italia. Non basterà a fermare la guerra? Forse no. Ma se non altro darà ai lavoratori ed alle loro organizzazioni la coscienza di averci almeno provato Rete controg8 Per la globalizzazione dei diritti
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