No dollars for oil



No dollars for oil

"No blood for oil" ("Niente sangue in cambio di petrolio") è uno slogan
utilizzato fin da quando si profilava l' ipotesi di una guerra per il
controllo del petrolio del Medio Oriente.
Adesso la guerra è in corso ed occorre che finisca, subito.
Dinanzi ad un conflitto che ha ragioni essenzialmente speculative, occorre
utilizzare tutti i mezzi possibili per farla diventare "un pessimo affare"
per coloro che la sostengono: le azioni di boicottaggio sinora proposte non
sembrano abbiano ottenuto risultati apprezzabili ed in ogni caso
necessitano di un certo lasso di tempo per dispiegare i loro effetti.
"No dollars for oil: niente dollari per il petrolio"
più che uno slogan vuole essere una proposta, una provocazione, una
ipotesi, una minaccia non cruenta da utilizzare quale deterrente per porre
fine subito a questa assurda guerra che si svolge in Iraq ma che semina
ovunque nel mondo il germe dell' odio tra culture e religioni.
Orbene è paradossale che mentre gli Usa destinano ingentissime risorse per
la guerra, proprio i paesi Arabi maggiormente produttori di petrolio e che
popolano il Medio Oriente finiscono col finanziare l' economia in guerra,
lasciando in deposito i loro ingenti patrimoni presso le Banche che
investono in armamenti o scambiando l' oro nero con la carta moneta e i
titoli stampati dagli USA e dalle loro banche.
E se pretendessero di essere pagati in Euro? O in Yen?  E se spostassero
tutti i loro capitali presso Banche della "Vecchia Europa", o comunque di
Paesi non coinvolti nel conflitto?
Forse basterebbe la sola seria minaccia di una tale eventualità per imporre
un immediato ripensamento in ordine alla convenienza nel continuare questa
guerra: se il petrolio non venisse pagato in dollari e i paesi Arabi
spostassero i loro investimenti, la carta moneta Usa e tutto il mondo
finanziario che specula all' ombra del biglietto verde potrebbe subire un
tracollo epocale, dagli effetti molto più dirompenti di qualsiasi
bombardamento militare fin qui avvenuto.

" No dollars for oil: niente dollari per il petrolio" per porre fine alla
guerra e lasciare alla diplomazia il compito di trovare le soluzioni.
Se poi tutti i Paesi dell' Opec volessero realmente liberarsi dal giogo
economico che attualmente li vincola al dollaro, la "vecchia Europa"
potrebbe garantire con l' Euro  una moneta di scambio stabile ed
affidabile, che già i mercati mondiali hanno riconosciuto di valore
sostanzialmente identico al dollaro USA; la Gran Bretagna, bontà sua, non
ha aderito all' Euro e la scelta della divisa europea da parte dei paesi
Opec non potrebbe ritenersi per Lei in alcun modo premiante.

"No dollars for oil" è una idea che va certamente rivista e meglio
strutturata; è comunque una traccia su di un cammino che mira ad arginare,
prima possibile, la deriva tra le culture del mondo.
Una traccia che, con l' apporto di tutti, potrebbe diventare un solco utile
per chi crede che un modo migliore sia veramente possibile.
Palermo, marzo 2003
Renato Grosso        grossowk at neomedia.it