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L'EZLN CONDANNA L'INVASIONE DEGLI STATI UNITI
- Subject: L'EZLN CONDANNA L'INVASIONE DEGLI STATI UNITI
- From: "Annamaria Pontoglio" <maribel at uninetcom.it>
- Date: Sun, 6 Apr 2003 12:08:24 +0200
L'EZLN CONDANNA L'INVASIONE DEGLI STATI UNITI COMUNICATO DEL COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO INDIGENO-COMANDO GENERALE DELL'ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE. MESSICO Aprile 2003. Al popolo del Messico: Ai popoli del Mondo: Fratelli e sorelle: Violando le leggi internazionali, quelle della ragione e dell'umanità, i governi di Stati Uniti e Gran Bretagna, con l'appoggio di altri governi del mondo, hanno invaso il territorio iracheno. L'attacco all'Iraq è solo una pagina del libro del terrore che il potere del denaro ha scritto per tutto il pianeta. In questi momenti la guerra conta vittime dirette principalmente tra civili uomini, donne, bambini ed anziani. Le distruzioni che stanno compiendo le forze militari di Stati Uniti e Gran Bretagna, provocheranno ancora più morti civili ed ancora più miseria per il popolo iracheno. In tutto il mondo, persone oneste hanno manifestato il loro ripudio a questa guerra. E' da notare che sono stati principalmente i giovani, le donne ed i bambini che con maggior fermezza hanno gridato il loro "NO" alla guerra. Mai come prima nella storia, questa guerra ha suscitato un sentimento universale di rifiuto, sebbene non ci sia stato alcun riflesso, in tutta la sua magnitudine, con mobilitazioni svoltesi in tutti i cinque i continenti. In una delle azioni di ripudio della guerra, nei giorni scorsi un gruppo di persone di diversi paesi ha diffuso la dichiarazione "Lavoriamo per la pace e la giustizia", un documento che cerca di definire una posizione chiara ed universale contro la guerra in Iraq. Tra le molte qualità del documento, c'è quella di andare più in là della situazione congiunturale provocata dal presente conflitto bellico, promovendo una riflessione seria ed intercontinentale contro il neoliberismo e gli effetti distruttivi della globalizzazione, e proponendo una diffusione e discussione partendo dal basso, con la gente e non con la classe politica. I promotori della dichiarazione hanno dichiarato che il loro obiettivo è diffonderla tra la gente che, in tutto il mondo, è contro la guerra, e tra loro gli zapatisti. In considerazione di quanto sopra, l'EZLN dichiara: PRIMO. L'EZLN accoglie questa iniziativa mondiale e tutte le mobilitazioni che sono state realizzate per ripudiare la morte e la distruzione in Medio Oriente. SECONDO. Di conseguenza, l'EZLN sottoscrive la dichiarazione "Lavoriamo per la pace e la giustizia", senza condizioni. Il CCRI-CG dell'EZLN, impegna, con la firma del suo portavoce, la parola dei suoi 77 comandanti ed inizia ora la diffusione della dichiarazione nei 2 mila 222 villaggi e comunità zapatiste in tutto il Messico. TERZO. L'EZLN rivolge un appello alla società civile messicana ed internazionale affinché conosca, discuta, arricchisca e sottoscriva questa dichiarazione. In particolare, facciamo appello ai giovani, alle donne ed ai bambini a fare propria questa dichiarazione ed a promuoverla in tutto il mondo. QUARTO. L'EZLN si rivolge in particolare agli individui. Le organizzazioni sociali e non governative del Messico, affinché inizino una campagna nazionale di diffusione del documento "Lavoriamo per la pace e la giustizia", promovendone la discussione, l'arricchimento e la sua sottoscrizione. In particolare, l'EZLN sollecita il Fronte Zapatista di Liberazione Nazionale (FZLN) che, insieme alle organizzazioni sociali, gruppi ed individui, indipendenti e critici dei partiti politici, organizzino tavoli di informazione, discussioni e raccolta firme e formino brigate che, con lo stesso obiettivo, visitino scuole, colonie, fabbriche, negozi, villaggi, ejidos, comunità e qualsiasi luogo in cui esistano persone oneste e nobili, per invitarli ad unirsi al ripudio della guerra. L'EZLN propone che in questi tavoli e brigate, ci si informi e si discuta non solo sull'attuale guerra in Iraq, ma anche delle conseguenze funeste delle politiche neoliberiste e della globalizzazione nei nostri territori, denunciando i complici e gli operatori locali di queste politiche di morte e distruzione. QUINTO. L'EZLN si rivolge ai comitati di solidarietà con la lotta zapatista in Europa, in America Latina e nel resto del mondo, per chiedere loro, rispettosamente, nei loro paesi e secondo i propri mezzi ed ingegno, ovvero, con altri strumenti, di dissociarsi dalla follia assassina dei rispettivi governi. L'EZLN rivolge una petizione speciale e rispettosa ai popoli nordamericano e britannico, alle loro organizzazioni e individui, artisti, intellettuali e religiosi, affinché, sia sottoscrivendo questo documento sia in altri modi, si dissocino dalla follia assassina dei loro rispettivi governi. SESTO. L'EZLN propone che le diverse organizzazioni che si creeranno per coordinare gli sforzi e realizzare azioni comuni, informino regolarmente l'opinione pubblica sulle attività che si realizzeranno e sul numero di firme raccolte, oltre che comunicarlo all'indirizzo di posta elettronica dei promotori del documento: http://www.zmag.org. SETTIMO. L'EZLN propone che il 1° maggio 2003, Giornata Internazionale dei lavoratori, si informi a livello mondiale sull'iniziativa. Fratelli e sorelle: Non possiamo restare zitti di fronte a quanto sta accadendo ora. Mentre i nostri governi fingono di preoccuparsi per la pace, mentre i nostri governi litigano tra loro per quello che resterà di un paese distrutto, mentre i nostri governi biasimano la guerra· per le possibili perdite economiche delle grandi imprese, mentre i nostri governi si sottraggono ad una definizione pubblica e chiara di condanna contro coloro che stanno conducendo una guerra contro l'umanità intera, noi non possiamo fare del cinismo e dell'indifferenza una nuova religione. Per qualcuno potrà sembrare poco firmare un documento, ma ciò che si propone non è solo una firma, ma la discussione e l'arricchimento, la sottoscrizione della dichiarazione non significa abbandonare la realizzazione di altre mobilitazioni, al contrario, questa servirà affinché la gente partecipi maggiormente, a che più gente che si faccia ascoltare e più gente si impegni in un movimento che è mondiale, proprio provocato dalla guerra. Per gli zapatisti non è importante il numero delle firme, ma la ribellione e la sfida che le alimenta. In tutti i modi, in ogni luogo, in tutte le lingue e con tutti i colori, diciamo: No alla guerra! Democrazia! Libertà! Giustizia! Dalle montagne del Sudest Messicano. Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno- Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale Subcomandante Insurgente Marcos Messico, aprile 2003 (traduzione Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)
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