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(Fwd) Il "duce" Berlusconi dichiara la guerra, NOI SCIOPERIAMO
- Subject: (Fwd) Il "duce" Berlusconi dichiara la guerra, NOI SCIOPERIAMO
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Tue, 01 Apr 2003 01:05:42 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "glr" <glr.y at iol.it> To: "Dist. List 1" <glr.y at iol.it> Date sent: Sun, 30 Mar 2003 11:48:17 +0200 Subject: Il "duce" Berlusconi dichiara la guerra, NOI SCIOPERIAMO! Send reply to: "Dist. List 1" <glr.y at iol.it> Copies to: aa-info at yahoogroups.com Priority: normal ------- Forwarded message follows ------- From: "Cetrusco" <cetrusco at tiscalinet.it> Date sent: Sun, 30 Mar 2003 11:31:11 +0200 Subject: Il "duce" Berlusconi dichiara la guerra interna Il "duce" Berlusconi dichiara la guerra interna Con uno sbalorditivo e dittatoriale decreto il governo Berlusconi ha dichiarato la guerra interna, proclamando lo STATO DI EMERGENZA per possibili azioni terroristiche connesse con la guerra all'Iraq. Concretamente tale Stato di Emergenza si traduce nella militarizzazione totale della Protezione civile e del controllo politico sul territorio nazionale. Guido Bertolaso, attuale capo della Protezione civile, viene nominato Commissario straordinario del governo per la gestione dello Stato di Emergenza. I suoi poteri, su tutto il territorio nazionale, divengono pari a quelli che attualmente la Protezione civile ha sulle zone ove si abbattono calamità naturali, assommandovi però tutta la decisionalità politica tipica dei Prefetti, delle Questure e delle varie polizie in merito a tutto ciò che può "turbare l'ordine pubblico". In altri termini Bertolaso potrà, a suo insindacabile giudizio e sottomettendo a tale valutazione le altre strutture preposte alla gestione dell'"ordine pubblico", usare militarmente il corpo della Protezione Civile (come si vuole fare per i Vigili del Fuoco), chiudere interi territori e vietarne il transito, evacuare zone di vastità variabile, vietare scioperi e manifestazioni in "zone a rischio", imporre la militarizzazione di attività lavorative, censurare notizie o informazioni e così via. Mai in tutta la storia repubblicana dell'Italia è successo qualcosa del genere: la gigantesca mobilitazione contro la guerra deve immediatamente puntare il dito contro questa intollerabile dichiarazione di guerra interna e richiedere con la massima forza l'immediata cancellazione di tale delirante e "ducesca" decisione. In particolare, la richiesta di immediato annullamento del decreto sarà al centro dello SCIOPERO GENERALE dichiarato per il 2 aprile dai Cobas, dalla Cub e da tutto il sindacalismo di base (che si articolerà con manifestazioni regionali e provinciali nella mattinata del 2) CONTRO LA GUERRA E LA PARTECIPAZIONE ITALIANA AD ESSA. A tal proposito, la proclamazione dello Stato di emergenza spazza via definitivamente le già risibili e reiterate "esternazioni" della Commissione di garanzia, che, per impedire gli scioperi, continua a sostenere che l'Italia non avrebbe nulla a che fare con la guerra in corso e che, dunque, le procedure per gli scioperi dovrebbero seguire le normali trafile dei tempi di pace (e peraltro, anche in tempi di pace, le obiezioni fatte dalla Commissione allo sciopero del 2 aprile non avrebbero comunque alcuna delibera di supporto). IL 2 APRILE SCIOPERO GENERALE PER FERMARE LA GUERRA E PER CANCELLARE IL DITTATORIALE STATO DI EMERGENZA CONFEDERAZIONE COBAS Roma, 29 marzo 2003 ------- End ------- End of forwarded message -------
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