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"ecco perchè dire no"
- Subject: "ecco perchè dire no"
- From: "Anna Prato" <annaprato at tin.it>
- Date: Sat, 22 Mar 2003 19:46:05 +0100
L'appello in allegato è stato pubblicato da Lecce Sera l'ottobre scorso con il titolo "ecco perchè dire no" Anna Prato annaprato at tin.it Socio fondatore Associazione "Socialismo è libertà" p.s. domani a Lecce ci sarà una manifestazione di tutta la provincia contro la guerra Caro Direttore, Ho sempre pensato che ognuno di noi può apportare il proprio contributo, piccolo o grande che sia, per migliorare questa nostra vita sempre più segnata da incertezze, sofferenze, orrori. Questo mio messaggio è un mio piccolo contributo, la mia carezza per l'umanità, un appello per la Pace che è portavoce di un altro appello a me giunto a firma di Gino Strada e che riporto integralmente. Uno Straccio di Pace non è demagogia né utopia , è una scelta possibile che ognuno di noi può fare per dire no alle follie, alle lobby, a quei pochi "padroni - ometti" del mondo che pur di rimpinguare le proprie avidità ,i propri egoismi, in modo volgare ed arrogante, calpestano la volontà e la dignità di tanti, se vogliamoŠ della maggior parte del popolo della terra. A voi organi di informazione, istituzionali, semplici cittadini giunga quest'appello per la vita e la dignità dell'essere affinchè insieme si possa avvolgere tutto il nostro salento, terra d'accoglienza e solidarietà, in un grande "straccio" bianco e ricordare al mondo che la nostra Carta Costituzionale all'art. 11 recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionaliŠ" Anna Prato Via Marugi , 46 - Lecce annaprato at tin.it Uno Straccio di PACE Cari amici, "Fuori l'Italia dalla guerra", firmato ormai da oltre duecentomila persone, non è più soltanto un appello, ma diventa una iniziativa per sensibilizzare i cittadini, le famiglie italiane. Siamo convinti - e ne abbiamo ogni giorno nuove conferme - che la grande maggioranza dei nostri concittadini sia contraria alla guerra, in particolare alla nuova guerra contro l'Iraq che è ormai all'orizzonte. Per rendere visibile questa "opinione pubblica" che crediamo trascurata e oscurata da molti giornali e televisioni, chiediamo un gesto, una testimonianza: appendere stracci bianchi, bandiere di pace, alle finestre e ai balconi delle nostre case e dei luoghi di lavoro ma anche annodare un piccolo straccetto bianco al polso, alla borsetta, allo zaino, alla bicicletta, al guinzaglio del cane: ovunque sia visibile. Uno straccio di pace è un modo semplice per far sapere che vogliamo trovare nuove forme di stare insieme, nuovi modi per risolvere i problemi che non siano la violenza, il terrorismo, la guerra. Dobbiamo vincere una sorta di pudore, di timidezza, e dobbiamo credere che sia possibile: se i duecentomila che hanno firmato l'appello di Emergency - e ogni giorno diecimila persone si aggiungono all'elenco - esponessero uno straccio di pace - la cosa non potrebbe più essere ignorata o censurata. Duecentomila stracci di pace potrebbero addirittura rappresentare una massa critica capace di innescare una reazione a catena. E'una scommessa difficile, ma non dobbiamo perderla. O riusciamo a tenere "Fuori l'Italia dalla guerra" o non sarà possibile neppure tenere la guerra fuori dall'Italia. E' un impegno che vi chiediamo, è la prima di tante iniziative che, insieme con altre organizzazioni, vi proporremo per i prossimi mesi. Tenere l'Italia fuori dalla guerra è davvero nelle nostre mani. Buon lavoro a tutti noi Gino Strada http://www.allistante.it/emergency/allistante/ml/canc.cfm
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