LETTERA APERTA



CONTRO LA GUERRA,
VI INVIO UN TESTO UN PO' INSOLITO.
SALUTI FRATERNI.

TONI COLLOCA
COBAS SCUOLA TORINO



Lettera aperta da un altro Universo, ai non-esseri Bush, Blair, Aznar,
Berlusconi, e tutti coloro che li contornano e li sostengono.
Tempo convenzionale del 19 marzo 2003.
Nello spazio cosmico, nel tempo convenzionale adottato da una fetta di
civiltà che abita su un infinitesimale pallino blu, - poco più di una
piccola zattera -, un piccolo uomo miserabile e tracotante, insieme ad
altri piccoli uomini miserabili e tracotanti, si preparano a far uccidere
vigliaccamente una povera e fragile popolazione che vive in un punto non
troppo grande della zattera terrestre nel cuore del medioriente.
Al termine del massacro di alcune migliaia di loro simili, appartenenti
alla razza umana per intenderci, i piccoli uomini miserabili, molto
scadenti dal punto di vista dell'umanità, della cultura, della saggezza, si
dichiareranno tronfiamente soddisfatti della carneficina.
Dichiareranno al mondo - l'equipaggio naufrago della piccola zattera
vagante nell'universo - che avranno liberato, quella piccola zolla, dallo
strapotere di un dittatore.  Poi si dedicheranno a spremere dalle piccole
sacche di quel territorio tutto il succo nero che potranno inghiottire i
loro stupefacenti macchinari.
Dichiareranno che la loro missione è stata un successo, se ne
infischieranno dei piccoli occhi innocenti e terrorizzati che termineranno
la loro infelice apparizione su questo piccolo globo terracqueo con una
morte tanto folle quanto insensata.
I bambini che sono nati su quella zolla di questa strana astronave non
diventeranno mai grandi, ma a coloro che ritengono di essere gli uomini più
grandi della Terra, ciò non può interessare, essi sono occupati a far di
conto e a impressionare gli altri con esibizioni di forza bruta.
Se misurata col metro cosmico appare ancor più tragica la visione di ciò
che accade su quell'angolo di mondo e in generale sull'intero pianeta: esso
è in ostaggio!
Lo spazio sulla nave è ristretto e già incomincia la carneficina per
stabilire chi può starci e chi no, gli amministratori della cabina di
pilotaggio hanno deciso: loro sono la razza eletta, massacreranno tutti
coloro che non la pensano come loro; lasceranno anche un certo numero di
servitori per le faccende di tutti i giorni, sempre che siano fedeli
schiavi e non si ribellino, perché al primo tentativo di ribellione: guai,
la furia scatenata si abbatterebbe sui sudditi infedeli!

L'esistenza ha in sé molti enigmi, ma sapere che alcuni appartenenti alla
razza umana sono così infami, imbecilli, arroganti, dis-umani, inutili se
paragonati con il metro dell'esistenza umana, fa veramente male. 
Saper di dover condividere questo difficile viaggio tra la nascita e la
precaria esistenza fino alla nostra scomparsa, con simili ributtanti
non-esseri che hanno solo il profitto, la guerra, la carneficina, la
sopraffazione come metro di vita, una vita scadente e di merda, che
impongono a tutti noi costruendo una gabbia entro cui dobbiamo vivere,
rappresenta l'aberrazione massima della società umana.
Se per incanto potessimo trasferirli su un'altra zattera vagante
nell'universo, potremmo goderci il nostro breve viaggio in pace col calore
dei nostri figli, dei nostri amici, con il sorriso verso una nuova alba,
fino alla nostra ultima alba.  Peccato dover condividere il viaggio con
alien(at)i  tanto inutili, quanto straordinariamente pericolosi.
Solo liberandoci presto del loro ammorbante e ripugnante abbraccio mortale
potremo riprenderci le nostre tenere vite e i nostri destini e, finalmente,
potremo dedicarci ad essere nel senso più pieno del termine, Esseri Umani,
Sociali, Cooperativi, Solidali. 

Toni Colloca - Torino