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(Fwd) I guerrafondai spiegano la guerra ai pacifisti
- Subject: (Fwd) I guerrafondai spiegano la guerra ai pacifisti
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Wed, 19 Mar 2003 19:58:18 +0100
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------- Forwarded message follows ------- Date forwarded: Wed, 19 Mar 2003 19:44:58 +0100 Date sent: Wed, 19 Mar 2003 19:26:50 +0100 To: news at peacelink.it From: "Luna Cerris" <grandemur79 at hotmail.com> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>) Subject: I guerrafondai spiegano la guerra ai pacifisti Forwarded by: news at peacelink.it Send reply to: news at peacelink.it [ Double-click this line for list subscription options ] Fonte: http://www.nexusitalia.com/guerrafondaispieganolaguerra.htm I guerrafondai spiegano la guerra ai pacifisti Tratto da NHNE News List www.nhne.com Grazie a Jeffrey Newman, traduzione Tom Bosco Pacifista: Perche' stiamo invadendo l'Iraq? Guerrafondaio: Stiamo invadendo l'Iraq perche' e' in violazione della risoluzione 1441 del Consiglio di Sicurezza. Non si puo' consentire a un paese di violare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. P: Pero' pensavo che numerosi nostri alleati, compreso Israele, fossero in violazione di un maggior numero di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che non l'Iraq. G: Non si tratta solo di risoluzioni dell'ONU. Il punto principale e' che l'Iraq potrebbe avere armi di distruzione di massa, e il primo segno di una "pistola fumante" potrebbe benissimo essere una nuvola a forma di fungo sopra New York. P: Nuvola a forma di fungo ? Ma io pensavo che gli ispettori sugli armamenti avessero detto che l'Iraq non aveva armi nucleari. G: Si', ma il problema sono le armi chimiche e biologiche. P: Ma io credevo che l'Iraq non avesse alcun missile a lungo raggio per attaccare noi o i nostri alleati con armi del genere. G: Il rischio non e' un attacco diretto da parte dell'Iraq, ma piuttosto la rete terroristica alla quale l'Iraq potrebbe vendere tali armi.. P: Ma non potrebbe virtualmente qualunque paese vendere materiali chimici e biologici? Noi stessi ne abbiamo venduti un bel po' all'Iraq negli anni ‘80, o mi sbaglio? G: È una vecchia storia. Senta, Saddam Hussein e' un uomo malvagio che possiede un innegabile passato di soppressione nei confronti della propria popolazione sin dagli anni ‘80. Fa uso di gas contro i propri nemici. Sono tutti concordi sul fatto che sia un pazzo assassino avido di potere. P: Abbiamo venduto materiali chimici e biologici a un pazzo assassino avido di potere? G: Il problema non e' cio' che abbiamo venduto, ma piuttosto cosa ha fatto Saddam. È quello che ha lanciato un attacco preventivo verso il Kuwait. P: Un attacco preventivo non sembra una bella cosa. Ma il nostro ambasciatore in Iraq, Gillespie, non sapeva forse dell'invasione e diede di fatto la luce verde? G: Rimaniamo al presente, d'accordo? Per quanto riguarda oggi, l'Iraq potrebbe vendere le sue armi chimiche e biologiche ad Al Qaeda. Lo stesso Osama bin Laden ha diffuso un comunicato audio esortando gli Iracheni a effettuare attacchi suicidi contro di noi, dimostrando in tal modo una collaborazione tra i due. P: Osama Bin Laden? Lo scopo di invadere l'Afganistan non era quello di eliminarlo? G: In realta', non c'e' la certezza al 100% che quello delle registrazioni sia Osama bin Laden. Ma la morale che si evince dai nastri e' la stessa: potrebbe benissimo esserci una collaborazione tra Al Qaeda e Saddam Hussein a meno che noi non agiamo. P: Si tratta dello stesso nastro in cui Osama bin Laden definisce Saddam un laico infedele? G: Concentrandosi solo sul nastro sta perdendo il punto. Powell ha presentato prove sostanziali contro l'Iraq. P: Davvero? G: Si', ha mostrato immagini satellitari di una fabbrica di veleni di Al Qaeda in Iraq. P: Ma non e' saltato fuori che si trattava di un'innocua baracca nella parte dell'Iraq controllata dall'opposizione curda? G: E un rapporto dell'intelligence britannica... P: Non era risultato essere la copia di un documento compilato da uno studente universitario fuori corso? G: E i rapporti su laboratori militari mobili... P: Non si trattava solo di rappresentazioni artistiche? G: E i rapporti sugli iracheni che scappano nascondendo le prove agli ispettori... P: Questa versione non era stata smentita dal capo degli ispettori, Hans Blix? G: Si', ma esiste un mucchio di altre prove schiaccianti che non possono essere rivelate per non compromettere la nostra sicurezza. P: Quindi non esistono prove disponibili al pubblico della presenza di armi di distruzione di massa in Iraq? G: Gli ispettori non sono mica investigatori, non e' compito loro trovare le prove. Sta perdendo di vista il punto. P: Allora qual e' il punto? G: Il punto principale e' che stiamo invadendo l'Iraq in quanto la risoluzione 1441 minacciava "serie conseguenze". Se non agiamo, il consiglio di sicurezza diventera' un'irrilevante circolo culturale. P: Dunque il punto principale e' sostenere i provvedimenti del consiglio di sicurezza? G: Assolutamente... a meno che non siano contro di noi. P: E cosa succede se il consiglio di sicurezza si esprime contro di noi? G: In tal caso, dobbiamo guidare una coalizione di volontari per invadere l'Iraq. P: Coalizione di volontari? Chi sarebbero? G: Gran Bretagna, Turchia, Bulgaria, Spagna e Italia, per cominciare. P: Mi sembrava che la Turchia avesse rifiutato di aiutarci a meno che non pagassimo decine di miliardi di dollari. G: Nondimeno, adesso potrebbero essere volontari. P: Pensavo che l'opinione pubblica di tutti quei paesi fosse contro la guerra. G: L'attuale opinione pubblica e' irrilevante. La maggioranza esprime la propria volonta' eleggendo dei delegati per prendere decisioni. P: Dunque sono le decisioni dei leader eletti dalla maggioranza ad essere importanti? G: Si'. P: Ma George B... G: Intendo dire, dobbiamo appoggiare le decisioni dei nostri leader, comunque siano stati eletti, perche' stanno agendo nel nostro migliore interesse. Questo vuol dire essere un patriota. Questa e' la linea di fondo. P: Quindi se non appoggiamo le decisioni del presidente, non siamo patriottici? G: Non ho mai detto questo. P: Allora cosa sta dicendo? Perche' stiamo invadendo l'Iraq? G: Come ho gia' detto, perche' esiste la possibilita' che abbiano armi di distruzione di massa che minacciano noi e i nostri alleati. P: Ma gli ispettori non sono riusciti a trovare nessuna di queste armi. G: L'Iraq ovviamente le sta nascondendo. P: È a conoscenza di questo? Come? G: Perche' sappiamo che aveva le armi dieci anni fa, e ancora non risultano saltate fuori. P: Le armi che gli abbiamo venduto, vuole dire? G: Precisamente. P: Ma io pensavo che quelle armi chimiche e biologiche in dieci anni si degradassero diventando inutilizzabili. G: Ma c'e' una possibilita' che qualcuna non si sia degradata. P: Quindi sinche' esiste anche una minuscola possibilita' che vi siano tali armi, noi dobbiamo invadere? G: Esattamente. P: Ma la Corea del Nord attualmente possiede una gran quantita' di armi chimiche, biologiche e nucleari utilizzabili, e missili a lungo raggio che possono raggiungere la costa ovest, e ha espulso gli ispettori sugli armamenti nucleari, e ha minacciato di trasformare l'America in un mare di fuoco. G: Quella e' una questione diplomatica. P: Allora perche' stiamo invadendo l'Iraq invece di usare la diplomazia? G: Ma mi sta ascoltando? Stiamo invadendo l'Iraq perche' non possiamo permettere che le ispezioni si trascinino all'infinito. L'Iraq ha rallentato, ingannato e negato per oltre dieci anni, e le ispezioni ci costano decine di milioni. P: Ma io credevo che la guerra ci costasse decine di miliardi. G: Si', ma non e' una questione di soldi. È una questione di sicurezza. P: Ma una guerra preventiva contro l'Iraq non infiammerebbe i sentimenti del fondamentalismo islamico nei nostri confronti, diminuendo la nostra sicurezza? G: Forse, ma non dobbiamo consentire ai terroristi di cambiare il nostro modo di vivere. Una volta che lo facciamo, i terroristi avranno gia' vinto. P: Allora qual e' lo scopo del Department of Homeland Security, degli allarmi dai codici colorati, e del Patriot Act? Questi non cambiano il nostro modo di vivere? G: Pensavo avesse domande riguardanti l'Iraq. P: È cosi'. Perche' stiamo invadendo l'Iraq? G: Per l'ultima volta, stiamo invadendo l'Iraq perche' il mondo ha richiesto a Saddam Hussein di disarmare, e lui non l'ha fatto. Adesso deve affrontarne le conseguenze. P: Quindi, allo stesso modo, se il mondo richiedesse a noi di fare qualcosa, come trovare una soluzione pacifica, noi avremmo l'obbligo di ascoltare? G: Per "mondo", intendevo le Nazioni Unite. P: Quindi, abbiamo l'obbligo di ascoltare le Nazioni Unite? G: Per "Nazioni Unite", intendevo il Consiglio di Sicurezza. P: Quindi, abbiamo l'obbligo di ascoltare il Consiglio di Sicurezza? G: Intendevo la maggioranza del Consiglio di Sicurezza. P: Quindi, abbiamo l'obbligo di ascoltare la maggioranza del Consiglio di Sicurezza? G: Be'... potrebbe esserci un irragionevole veto. P: Nel qual caso? G: Nel qual caso, abbiamo l'obbligo di ignorare il veto. P: E se la maggioranza del Consiglio di Sicurezza non ci appoggia per niente? G: Allora abbiamo l'obbligo di ignorare il Consiglio di Sicurezza. P: Non ha alcun senso... G: Se le piace tanto l'Iraq, dovrebbe trasferirsi laggiu'. O magari in Francia, insieme a tutti gli altri arrendevoli scimmiotti mangiaformaggio. È il momento di boicottare il loro vino e i loro formaggi, su questo non c'e' dubbio. P: Io mi arrendo. ------- End of forwarded message -------
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