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Licenziato Stefano Musacchio per aver affisso la bandiera della Pace
- Subject: Licenziato Stefano Musacchio per aver affisso la bandiera della Pace
- From: "italo.disabato at libero.it" <italo.disabato at libero.it>
- Date: Sun, 16 Mar 2003 20:14:20 +0100
LA FIAT POWERTRAIN DI TERMOLI LICENZIA STEFANO MUSACCHIO PER AVER AFFISSO LA BANDIERA DELLA PACE. PER ITALO DI SABATO (segretario regionale del PRC) E´ UNA PROVOCAZIONE CONTRO MILIONI DI PERSONE CHE LOTTANO PER LA PACE ED UN ATTACCO SENZA PRECEDENTI AI DIRITTI DEI LAVORATORI ED AL MOVIMENTO SINDACALE. Italo Di Sabato segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista ha dichiarato: "La Fiat GM Powertrain di Termoli ha pensato bene nel giorno dello sciopero europeo contro la guerra (14 marzo 2003 n.d.r) indetto da tutti i sindacati, di licenziare STEFANO MUSACCHIO reo di aver affisso la bandiera della Pace in occasione del "family Day" svoltosi il 1 marzo. L´azione dei vertici aziendali termolesi è una gravissima provocazione non solo verso un lavoratore che ha dedicato tutta la sua lunga esperienza sindacale per la conquista e la tutela dei diritti dei lavoratori, ma contro tutta la moltitudine di persone che in ogni parte del pianeta fanno sentire la propria voce ed il proprio desiderio di pace. Sappiamo bene che sia la Fiat che la General Motors sono produttrici di macchinari bellici, però crediamo che il peggior modo per giustificare il proprio appoggio ad un eventuale attacco all´Iraq sia quello di reprimere con il licenziamento il dissenso dei lavoratori verso questa assurda missione di morte. Conosco molto bene Stefano Musacchio, in quando anche storico militante del PRC, per credere alla accuse mosse dalla Fiat di aggressione verso un sorvegliante. So invece bene, per esperienza accumulata in questi anni, di ricatti e false testimonianze che sorveglianti e capi squadra molte volte hanno fatto per intimidire i lavoratori. E´ non è un caso che sono già tante le sentenze emesse dal Tribunale di Larino sia per attività antisindacale della Fiat che per falsa testimonianza dei capi squadra che accusavano arbitrariamente i lavoratori che non abbassavano la testa ai soprusi aziendali. Sono convinto che gli organi giudiziari competenti faranno giustizia e piena luce di questo increscioso episodio. Inoltre, ritengo il licenziamento di Stefano Musacchio un grave attacco ai diritti e alle libertà sindacali avvenuto in un momento cruciale della vita del paese (attacco all´art.18 dello statuto dei lavoratori) e della vertenza Fiat in atto. Non è un caso che la Fiat licenzia, a due mesi dal rinnovo delle RSU, un rappresentante sindacale dei più rappresentativi all´interno della fabbrica (il più votato nelle scorse elezione delle RSU), forse proprio per "normalizzare" lo stabilimento in vista di ipotetici tagli occupazionali. Saremo vicino a Stefano con tutto il nostro affetto e solidarietà, con la convinzione che questa provocazione deve intensificare le iniziative per la pace e per i diritti a partire dai presidi organizzati dal Rifondazione Comunista e dal comitato per il SI ai referendum previsti in tutte le piazze del Molise per domani 16 marzo". Intanto la federazione Provinciale di Rifondazione Comunista di Campobasso ha indetto un presidio di protesta davanti ai cancelli della Fiat di Termoli per Martedì 18 marzo alle ore 13. Campobasso 15 marzo ´03 Ufficio Stampa PRC
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