Comunicazione



Spett. Redazione,

vi sottopongo questo fatto, apparso oggi sulla stampa locale, e riguardante
il mio territorio di residenza.
Non v'è dubbio che, a parte le ovvie considerazioni prettamente giuridiche
(ex DPR 121/2000), ritengo particolarmente grave, in senso pedagogico,
l'atteggiamento del Comune di Castiglione di Garfagnana.
Se avete in mente iniziative credo sarebbero particolarmente opportune.

Cordialmente.

M.Bellonzi

Da La Nazione, cronaca di Lucca, 11.03.03
«Via lo striscione dalla scuola»

CASTIGLIONE - Uno striscione di stoffa iridata con la scritta «pace»,
realizzato dagli alunni della scuola elementare di Castiglione Garfagnana e
collocato dagli stessi bambini sulla ringhiera dell'accesso esterno
dell'edificio scolastico, è stato rimosso per ordine dei vigili urbani,
intervenuti dopo che alcuni abitanti del paese avevano denunciato il fatto
alle autorità comunali. Il Comune di Castiglione Garfagnana è guidato da una
giunta di centrodestra.
I vigili urbani hanno chiesto al preside dell'istituto, Luigi Lucchesi, di
rimuovere lo striscione, facendo riferimento ad una circolare del prefetto
che vieta l'esposizione al di fuori degli edifici pubblici di bandiere
diverse dal tricolore e da quella della comunità europea.
Di fronte alle argomentazioni dei vigili urbani, il preside ha obbedito,
sistemando lo striscione nell'atrio della scuola, fra lo sconcerto degli
alunni e dell'insegnante di religione che li aveva seguiti nella
realizzazione del manufatto, Primetta Suffredini.
Il preside ha, quindi, inviato una lettera ad alunni e genitori spiegando di
aver acconsentito alla richiesta dei bambini di esporre il loro lavoro
all'esterno della scuola perchè non si trattava di una vera e propria
bandiera appesa al pennone insieme ai due vessilli istituzionali, ma di un
semplice striscione con un messaggio di «convivenza, di amore e
fratellanza», attaccato ad una ringhiera. «Come dirigente dello Stato ho
rimosso lo striscione - ha affermato il preside - ma quanta amarezza per il
lavoro e le attese dei bambini».