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05/03 Genova: ora in silenzio per la pace
- Subject: 05/03 Genova: ora in silenzio per la pace
- From: "norma" <norma.b at libero.it>
- Date: Tue, 4 Mar 2003 17:41:19 +0100
Agli orgni di informazione / Con preghiera di pubblicazione e diffuzione Rete controg8 per la globalizzazione dei diritti Mercoledì 5, tra le molte iniziative per la pace, si ripeterà anche la consueta ora in silenzio sui gradini del palazzo ducale di Genova. Parteciperanno anche gli appartententi al Ponente Social Forum, che hanno aderito al digiuno per la pace proposto dal papa; verranno raccolte adesioni per la manifestazione di sabato 8 marzo a Camp Darby. Alla conclusione dell'ora in silenzio, i partecipanti si uniranno alla fiaccolata proposta da Emergency che partirà alle 19.30 da piazza Raibetta. La rete controg8 ha condiviso le iniziative nonviolente di blocco dei treni diretti a Camp Darby diffondendo il seguente comunicato: "Un abbraccio solidale a quanti hanno bloccato i treni della morte! Non siamo stati fisicamente con loro, e ce ne rammarichiamo; ma vogliamo almeno esprimere la nostra solidarietà. La loro iniziativa, come l'interposizione a difesa dei palestinesi in Israele dello scorso anno, è l'azione diretta noviolenta di chi, constatata l'inaccettabilità morale di un fatto, tenta con ogni mezzo di impedirlo, mettendo in gioco il proprio corpo e senza arrecare danno ad alcuno. Le persone che hanno bloccato coraggiosamente i treni hanno difeso la nostra costituzione (che "ripudia la guerra") dalle decisioni di un governo che ha messo a disposizione del militarismo e dell'aggressività degli Stati Uniti ferrovie, porti ed infrastrutture italiani. Non sono i manifestanti ad aver violato la legalità: lo ha fatto il governo. Lavoratori appartenenti a diverse sigle sindacali hanno collaborato con i manifestanti. I portuali livornesi hanni dichiarato che scenderanno in sciopero immediato se verrà loro chiesto di collaborare ai preparativi di guerra. E' indispensabile ora che si dica con chiarezza e determinazione che nel momento in cui la guerra contro l'Iraq, (mai terminata, se si pensa all'embargo ed ai bombardamenti continui della no fly zone) diventerà deflagrante, l'intero paese si fermerà e proclamerà lo sciopero generale. E che sarà immediato e totale; persino la legge 12 giugno 90. n 146, che intrudusse le sciagurate "procedure di raffreddamento e conciliazione" che limitano fortemente il diritto di sciopero, recita: "Le disposizioni del presente articolo in tema di preavviso minimo e di indicazione della durata NON SI APPLICANO NEI CASI DI ASTENSIONE DAL LAVORO IN DIFESA DELL'ORDINE COSTITUZIONALE, O DI PROTESTA PER EVENTI LESIVI DELL'INCOLUMITA' E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI". E, se non in presenza di un governo e di un presidente della repubblica che violano deliberatamente la costituzione, allora quando?" rete controg8 per la globalizzazione dei diritti info: Norma Bertullacelli 010 5704871 - 347 3204042 Antonio Bruno 010 6982958 - 339 3442011 Graziella Gaggero 010 594796 - 347 4197646 Mariangela Grixoni 347 8300100 Roberto Leoni 010 5220512 Pino Parisi 339 2179295 Sergio Tedeschi 010 460483
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