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Campobasso: il comune fa una intesa con l'Esercito
- Subject: Campobasso: il comune fa una intesa con l'Esercito
- From: "italo.disabato at libero.it" <italo.disabato at libero.it>
- Date: Tue, 25 Feb 2003 19:10:05 +0100
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Gruppo Consiliare Regione Molise Via IV Novembre,87 - 86100 CAMPOBASSO Tel. 0874.618575 - fax 0874. 699135 COMUNICATO STAMPA Apprendiamo dai giornali che qualche giorno fa è stato siglato un Protocollo d'Intesa tra il Comune di Campobasso e il Comando Reclutamento e Forze di Completamento Regionale "Molise", al fine di favorire l'informazione dei giovani ed avvicinarli alle attività promosse dall'Esercito italiano, per favorirne l'arruolamento. Nei compiti del Comune sarà previsto un servizio di accettazione delle domande, nonché l'organizzazione di incontri con i giovani e corsi di formazione per il personale dell'amministrazione che è destinati a tale servizio di sportello e di orientamento. Una Amministrazione che, quindi, fa ancora una volta dell'ambiguità il suo leit motiv e che passa con disinvoltura dalla sottoscrizione di un ordine del giorno contro la guerra, all'invio del Gonfalone del Comune alla Marcia della Pace del 15 Febbraio a Roma, alla stipula di un accordo con l'Esercito, con gli uomini, appunto, che in Italia, da quando si disattendono i dettami costituzionali, fanno della guerra il motivo unico del loro esistere. Una scelta, questa dell'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Campobasso che si indirizza subito ed esclusivamente a creare i presupposti di uno sbocco occupazionale nell'Esercito, rimandando al futuro l'eventualità di altre intese riguardanti il servizio civile e l'obiezione di coscienza. Il Partito della Rifondazione Comunista del Molise ritiene, invece, che bisogna offrire al mondo giovanile una opportunità complessiva, fornendo gli strumenti giusti a che si sappia di un servizio civile che significa impegno e solidarietà e che si conoscano le cause dell'obiezione di coscienza e le modalità per attuarla. È dimostrato, infatti, che spesso l'obiezione non si riesce a praticarla solo perché non si conoscono le procedure burocratiche ed amministrative per attuarla in pieno. Lo stesso discorso vale per il servizio civile. Noi riteniamo che il futuro dell'umanità è nella cultura pacifista, è nella costruzione della Pace e non si può ignorare il desiderio di pace che pervade milioni e milioni di cittadini del nostro mondo.. Un Comune dovrebbe perfino preoccuparsi di "creare" la possibilità di lavoro per i giovani cittadini, progettando e trovando modi e pratiche di attivazione di nuovi sbocchi occupazionali, anziché proporsi a megafono di una cultura militare, che oggi non è neppure posta su piani difensivisti, e che comunque continua a impegnarsi in interventi in varie parti del mondo ed a propugnare il concetto dell'intervento a discapito di ogni percorso di pace. La scelta del Comune ci sembra inopportuna soprattutto perché da una parte sente il rombo di una guerra imminente e di una già abbondantemente attiva, mentre dall'altra non riesce a schierarsi politicamente, se non nei fatti formali, e diventa all'improvviso come quei manifesti di una volta, quelli che, ammiccando ed imbrogliando con estrema impudicizia, recitavano: "Vieni nell'Esercito .. girerai il mondo". Infatti molti giovani sono adesso in Afghanistan ed imbracciano un fucile, che prima o poi lascerà partire un colpo, che comunque stroncherà una vita ... Campobasso, 25 febbraio 2003 Gruppo PRC Molise
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